RELIGIONE, MORALE, POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Gennaio, 2015 @ 5:23 pm

Detto altrimenti: poche righe in cerca di chiarezza   (post 1886)

Post 1886, anno 1886: 11 febbraio (11 febbraio? No, non quello dei Patti lateranensi!): si vota una legge ipocrita a “difesa” dei minori: è vietato utilizzarli al di sotto dei 9-12 anni nelle fabbriche e nelle miniere, MA NON in agricoltura e nei lavori domestici, che poi erano i settori nei quali erano i bambini erano maggiormente occupati.

Recentemente un lettore ha scritto che io mescolerei religione e politica. Scusandomi se ho dato questa impressione, chiarisco il mio punto di vista.

Religione: per il cristiano (io cerco di essere tale)  Religione è “Creazione e Resurrezione”: the rest are details. Questa Religione, poi, non “è” morale, ma “ha” (adottato) una morale: infatti ricordo che il principio “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te e fai agli altri ciò che vuoi sia fatto a te” era scolpito nella roccia del Codice Hammurabi, 2200 anni prima di Cristo.

Morale: vedi sopra (ovvero: è un valore innanzi tutto laico).

Politica: intesa non come politica, bensì come “Politica” con la “P” maiuscola, ovvero come  “interesse, capacità, volontà, impegno ad occuparsi della Polis in allora Città Stato, oggi, lo Stato” A mio sommesso avviso oggi la Politica dovrebbe rifarsi a valori morali (laici) che poi sono quelli propugnati dalla dottrina sociale di Papa Francesco, senza per questo che una persona come me, che ritiene che quei valori e non altri siano gli unici per “raddrizzare” l’andamento dell’umanità, possa essere accusato di confessionalismo.

Infatti, fenomeni come la politica coloniale, il comunismo, il liberismo, la globalizzazione, la massimizzazione del profitto economico “a prescindere”, lo sperpero delle risorse naturali, le enormi disuguaglianze sociali, il razzismo, l’imperialismo, l’assolutismo, la corsa agli armamenti, la schiavizzazione di interi popoli, la negazione della persona umana, l’intolleranza religiosa, etc. hanno tutti mostrato i loro limiti e gli effetti perversi che hanno prodotto e stanno producendo anche a danno dei loro stessi propugnatori. Occorre quindi cambiare il “modello di mondo”: se poi un modello di mondo (migliore) mi è indicato da un signore che fra l’altro fa anche il Papa, a me va benissimo.

P.S.: in questo stesso senso vanno interpretati i miei frequenti riferimenti a molti uomini di chiesa, quali Don Lorenzo Milani, Don Lorenzo Guetti, Don Luigi Ciotti, San Tommaso Moro, Don Marcello Farina (dal quale ultimo ho imparato – fra le tante altre cose –  il vero significato di “Bene Comune”).