C’EST L’ARGENT QUI FAIT LA GUERRE ET … LA POLITIQUE AUSSI ed altri racconti

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Gennaio, 2015 @ 7:27 am

Detto altrimenti: da che mondo è mondo … (post 1893)

Post 1893, anno 1893. I Krupp con Diesel realizzano il primo motore “a ciclo diesel” denominato “D”. In Sicilia il Movimento dei Fasci costituisce il Partito Socialista Siciliano. Continua lo scandalo della Banca Romana.

L’ISIS chiede 200 milioni di dollari USA per non sgozzare e decapitare due prigionieri. Se non è guerra per denaro questa …

"Non capisco perchè noi si debba pagare 200 ciò che costa 100"

Non capisco perchè noi si debba pagare 200 ciò che costa 100″

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GILBERTO GOVI, (foto a lato) commedia “Colpi di timone”. Convinto di essere condannato ad una morte imminente a causa di un incidente, inizia a dire pane al pane e vino al vino denunciando apertamente le malefatte altrui. Cos’ facendo, inaspettatamente raccoglie molto consenso all’interno del suo ambiente di lavoro.

OBAMA, libero dalla possibilità di una rielezione, e forte dei risultati economici ottenuti (in termini di politica estera, PIL  di occupazione) dice pane al pane e vino al vino, e cioè che i ricchi devono contribuire maggiormente al miglioramento della condizione del ceto medio e dei poveri. Mi chiedo: se limitassimo molto la possibilità di rielezione dei nostri politici, forse sarebbero indotti maggiormente a fare sul serio il bene del paese anziché il loro personale.

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DESTRA, SINISTRA. Dicono in molti che non sono più concetti ai quali ci si possa riferire … A pensar male …. ed io voglio indovinare: forse chi dice così lo fa perché vuole che il suo cambiare schieramento non possa essere accusato di “banderuolismo” o “scilipotismo” che dir si voglia. Dice … ma qual è il tuo pensiero? Eccolo:

  • Che soprattutto ai piani alti – salvo rare eccezioni – le ideologie di destra e di sinistra siano state sorrette dalla ricerca del potere e del denaro, rispettivamente prevalentemente in capo alle classi più ricche e a quelle più povere;
  • che “destra e sinistra” almeno figurativamente, ci riportano ad una suddivisione “orizzontale”;
  • che oggi la suddivisione ideologica sia più appariscentemente “verticale”: ai piani alti, vista mare, i ricchissimi; a livello strada, il ceto medio; negli interrati, i disoccupati, i sottoccupati, i senza futuro;
  • che occorra aiutare soprattutto chi sta ai piani interrati per elevarli … fino a dove? Ovviamente fino al livello strada. Infatti è improbabile pensare un percorso diretto dall’interrato ai pani alti.

CETO MEDIO. Da qui l’importanza di non distruggere il ceto medio, sia come meta raggiungibile dagli interrati, sia come classe la quale – se non altro grazie alla sua elevata composizione numerica – consuma molto garantendo la produzione.

FS – FERROVIE DELLO STATO. Al che ripristinerei anche le tre classi ferroviarie e tre tipi di treni: prima, seconda e terza classe; treni accelerati, ordinari, rapidi. Già, perché l’attuale strutturazione del sistema ferroviario italiano rispecchia quella della società attuale: treni elegantissimi, sempre più veloci e costosi da un lato; treni per pendolari e linee secondarie sempre più carenti, rari, sporchi, dall’altro. etc.. Secundum non datur.

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Warning, attenzione: per certi aspetti io sono un “kelseniano” e amo seguire il metodo del filosofo del diritto Hans Kelsen: estremizzare al massimo i concetti per verificarli, salvo poi ridimensionare il tutto.

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