LA TERZA GUERRA MONDIALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Febbraio, 2015 @ 7:33 am

Detto altrimenti: purtroppo ci risiamo … (post 1932)

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Post 1932, anno 1932 – Decennale del fascismo, amnistia per 22.200 prigionieri politici. Nasce l’auto Balilla, reclamizzata con il disegno di una Signorina (eseguito da Gino Boccasile) di una copertina della rivista Grandi Firme poi censurata dal fascismo in quanto diretta dal signor “Pitigrilli” alias Dino Segre,  ebreo amico della famiglia di Natalìa Ginsburg, l’autrice di “Lessico familiare” tanto per intendersi.

La Balilla, reclamizzata come “l’auto per tutti”. Per tutti? Per tutti coloro che se la possono permettere, ovvio, ovvero per pochi. Ah si … vabbè, basta intendersi … è come la legge … che è uguale per tutti, salve le eccezioni di legge … s’intende! E’ su quel “tutti” che bisogna intendersi, sennò  non ci capiamo …

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Una guerra fatta di imperialismo, post imperialismo, multinazionali, mala finanza, petrolio, droga, armi, potere, strapotere, disuguaglianze sociali a livello mondiale, guerre di religione, guerre pseudo-religiose, scempio della (guerra alla) natura, fanatismo strumentalizzante, fanatismo strumentalizzato, mancanza di futuro, ignoranza, sfruttamento delle persone e delle popolazioni, violenza sulle donne e sui diversi, etc..

Guerra su diverse “scale”: mondiale, regionale, locale, personale. Se si volesse rappresentare il mondo d’oggi, si potrebbe disegnare uno schema a due entrate: una verticale quanto alla dimensione geopolitica, ed una orizzontale, quanto alle pretese motivazioni dell’evento. Quante sono le combinazioni possibili? Sono moltissime: esattamente “N su K fattoriale” per chi conosce un po’ di matematica.

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Mettiamole le strisce!

Le cause e i rimedi. La cause? Notiamo che i focolai della violenza si sviluppano nelle aree ex colonizzate o governate da regimi totalitari o dalle evasioni fiscali. I rimedi? Tot capita, tot sententiae: la mia “sententia” è la seguente: Stati Uniti d’Europa (GB inclusa!) e USA si accordino con CH, Cina, Giappone, India etc. per il controllo dei movimenti finanziari, dei sistemi fiscali, della produzione e commercio delle armi e della droga, della gestione delle risorse, del rispetto dei diritti civili etc.. Insomma, un intervento “dall’alto” secondo i principi propugnati da una Persona che io – in questa sede – voglio apprezzare per le sue qualità di “capo politico”: tale Signor Bergoglio.

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Dice … ma nel frattempo? Nel frattempo è guerra! Una nuova “guerra del Peloponneso”, ovvero una guerra “totale”,  non per la conquista di un porto, di un territorio, di un mare, ma per la “distruzione totale dell’avversario e della sua cultura”. 2500 anni fa Atene, la città della civiltà e della cultura (che aveva voluto quella guerra e quel tipo di guerra!), la perse di fronte a Sparta, la città delle armi.

P.S.: Libia? il 9 novembre 2012 scrissi un post sulla Libia: cliccate “Libia” nell’apposito riquadro sotto il mio curriculum vitae …