IERI AVEVO INVIATO UNA LETTERA A L’ADIGE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Marzo, 2015 @ 9:13 am

Detto  altrimenti: di solito me le pubblicano tempestivamente, ma oggi … forse per non influenzare il dibattito odierno in sede politica … ed allora me la pubblico io sul “mio” giornale blog   (post 1968)

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Il Campanile Pradidali. Qui ho scalato la Via Castiglioni

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Post 1968, anno 1968 – Mi sono laureato a luglio. In settembre sono stato al Rifugio Rosetta (Pale di S. martino, TN) gestito da Michele Micel Gadenz, capo del soccorso alpino, a fare scalate e a dare una mano occasionale al locale soccorso alpino. Poi son partito “militarsoldato”!

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Ma, dice… e la tua lettera? Eccola:

Inizia

Lettera aperta a Lorenzo Dellai

Caro Lorenzo, innanzi tutto grazie perché per tanti anni mi/ci hai salvato dalla destra e dal centro destra. Te ne ringrazio, anche se devo ammettere che in passato non avevo mai capito a fondo la tua persona, la tua capacità politica di pre-vedere, di vedere – e di capire – prima di molti altri. Tu hai dato molto alla politica, e viceversa.

Oggi tuttavia non posso concordare con la tua ultima iniziativa.

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Ma procediamo con ordine. Io non sono mai stato un politico né un “politico”: del resto me lo disse Bruno Kessler sin dai primi tempi in cui – da lui chiamato – lasciai Milano e arrivai in Trentino, venticinque anni fa, per fare il Direttore dell’ISA: “Za … che lu non l’è un politic!”. E aveva ragione. Ero e sono un manager, sia pure da poco in pensione. Ma si sa, olim manager, semper manager …

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th8UCZIH3UUn anno fa, quasi per caso, andai al congresso UPT, partito del quale ero un iscritto “dormiente”, come certi conti correnti bancari. Ascoltai i due candidati. Mi convinse una certa Donatella Conzatti, che non avevo mai incontrato prima d’allora. La votai. Donatella vinse. Da quel momento mi sono messo a sua disposizione per il partito, per i contributi di esperienza di vita e manageriale (non certo politica!) che sentivo di potere dare. E così è stato e così sarà, almeno fino a quando qualcuno non mi dovesse dire che il mio apporto è obsoleto e/o non più gradito.

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Lorenzo Dellai

In questo anno, frequentando la sede, ho percepito l’assenza dei big, ovvero di coloro che avevano sostenuto chi poi al congresso aveva perso. E questo già per me – manager – è stato un preciso segnale di allarme, nel senso che non ho riscontrato collaborazione alcuna da parte della “vecchia guardia” con la Segretaria formalmente e legittimamente eletta. Poi, mi è parso addirittura di cogliere qualche “remata contro”, ma si sa … la politica … Evvabbè, mi sono detto … la politica …  tu non sei un “politico” … che vuoi capire mai? Ma che poi, a tre mesi dalle elezioni comunali, improvvisamente emerga una nuova “Associazione” … be’ questo proprio non riesco a comprenderlo e quindi ad approvarlo, così come non mi pare condivisibile che si legga sulla stampa  “la segretaria la pianti di creare problemi”: anche perché anch’io l’ho sostenuta ed aiutata, e a fronte del mio lavoro (ovviamente non retribuito) mi sento insieme a lei ingiustamente rimproverato di “creare problemi”, mentre invece ci stavamo occupando e pre-occupando dei “contenuti”, delle “politiche” più che della “politica”, del livello della “gente comune” più che di quello “degli amministratori e governanti-governatori”. E poi – last but not least – di fronte alla frammentazione di tutti gli altri partitoni del sistema, mi sono detto, non sarebbe bene fare una virtuosa eccezione e puntare sulla nostra coesione interna? Basterebbe sapere aspettare … ecco cosa mi sono detto.

E invece no. Ecco un nuovo contenitore, un’associazione che dovrebbe “aiutare i partiti”. Ma a parte che quando qualcuno mi vuole “aiutare” faccio mio il “timeo Danaos et dona ferentes”, a me pare invece che l’ “aiutarli” sia – nel peggiore dei casi – un “sostituirli”, o, nel  caso migliore – si fa per dire migliore  – un “condizionarli”. Ora, quanto alla “sostituzione” noto che all’estero i partiti restano e cambiano i politici, qui da noi avviene purtroppo il contrario, e non mi sta bene. Quanto al “condizionamento” con interventi “pre-politici”, anche questo non mi sta bene perché esistono tempi, sedi, e ruoli politici istituzionali nei quali ed entro i quali operare.

thAU3BIUN0 Da manager qual sono (“E dai, dirai tu, si, vabbè, manager, piantala lì, l’abbiamo capita!”), infine, questa iniziativa mi ricorda quella delle scatole cinesi nelle SpA: con la maggioranza del 51% di una prima finanziaria controllo una serie di ulteriori spa fino a che comando nella grande società operativa della quale di fatto possiedo solo il 5%. Questa mia è una esagerazione, ma il mio amico filosofo del diritto naturalizzato austriaco Hans Kelsen affermava che per verificare la validità di una tesi occorre sperimentalmente spingerne le conclusioni alle sue estreme conseguenze, salvo poi “rientrare”. Ed è quello che io ho fatto.

Concludo: grazie per quello che hai fatto per il Trentino e per il Paese. Non me ne volere se non condivido quello che stai facendo in questi giorni.

 Finisce