LA BENEMERITA INCALZA E ARRESTA IN-CALZA PERCHE’ IN-TASCA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Marzo, 2015 @ 7:05 am

Detto altrimenti: mi preoccupa la “normalità” della mancata indignata e concreta reazione popolare e la “normalità” del ritardo della reazione del governo di fronte all’ennesimo enorme scandalo pubblico    (post 1969)

Post 1969, anno 1969 – Jan Palach si brucia vivo. Strage di Piazza Fontana. Io vengo trasferito dalla Taurinense alla Brigata Alpina Tridentina, Sten di cpl.

Primo motivo di angoscia: pare che siamo assuefatti, pare che nel nostro subconscio si pensi “beato lui che c’era arrivato a …”. dai, confessiamolo, una buona volta! Assuefatti al male e alla non-reazione al male, anzi … quasi invidiosi della altrui capacità di delinquere impunemente. A mio avviso invece ci sarebbero gli estremi per uno sciopero generale.

Secondo motivo di angoscia: come è possibile che si sia arrivati a quel segno? Che nessuno prima abbia capito o almeno intuito? Non ci posso credere …

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Ercole Incalza, “chi era costui”? Dirigente pluridecennale del Ministero dei Lavori pubblici, inglobato nel Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, persona alla quale il Ministro Lupi – intercettato – dichiarava che prima potesse essere disfatto il suo (suo, eius, di lui, di Incalza, evviva il latino!) ufficio sarebbe  caduto il governo!

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Terzo motivo di angoscia: che si trovi “normale” una simile affermazione del Ministro, la quale testimonia una pericolosa connivenza quanto meno “concettuale, inerte e acritica”.

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Carneade di Cirene, filosofo scettico del 200 a. C..

Carneade di Cirene, filosofo scettico del 200 a. C..

“Carneade! Chi era costui?” Celeberrima frase manzoniana ne I Promessi Sposi, messa in bocca a Don Abbondio, il quale, ignaro della imminente visita a sorpresa di Renzo e Lucia, studiava su certi libroni filosofia varia, fino a quando s’era imbattuto in tale sconosciuto Carneade, dal che la sua esclamazione: “Carneade! chi era costui?” Ruminava tra se’ Don Abbondio seduto sul suo seggiolone …    Ma torniamo a noi.  Reagire? Quando mai! I Siciliani affiliati ad una certa organizzazione “non del tutto legale”, quelli che una volta operavano con coppola e lupara ed oggi operano nell’economia e nella finanza, di fronte ad un evento simile usano dire: “Calati juncu ca passa la china”, piegati (in silenzio, senza cercare di resistere) canna, che poi tanto la piena del fiume passa e tu ti rialzi.

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