LA POLITICA DEL CUCULO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Aprile, 2015 @ 12:48 pm

Detto altrimenti: no, non il film del 1975 “Qualcuno volò sul nidi del cuculo” … no, bensì “ Qualcuno lavorò per il nido del … cuculo” …                                             (post 1996)

Post 1996, anno 1996 – Mucca pazza.

Cuculo in nido altrui

Cuculo in nido altrui

“Romagna”, di Giovanni Pascoli:  “… ch’io non ritrovi nella mia verzura / del cuculo ozioso i piccolini …” Cuculo ozioso? Perché mai? E’ presto detto. Il cuculo è infatti noto per la sua peculiare caratteristica del parassitismo di cova. Esso consiste nel deporre il proprio uovo all’interno del nido che altri uccelli, con grande impegno  molte giornate di lavoro, hanno costruito. La femmina del cuculo  infatti depone un solo uovo in ogni nido (altrui) da aprile in poi per un totale di circa quindici-venti uova, le quali  tutte somigliano molto a quelle della specie “ospite” da lei stessa scelte come “balie di cova e allattamento”. Alla schiusa, che di norma avviene dopo circa dodici giorni, il piccolo del cuculo, con l’aiuto del dorso, si sbarazza delle altre uova non ancora schiuse presenti nel nido rimanendo quindi come unico ospite del nido. I genitori adottivi vengono ingannati da questo comportamento e nutrono il cuculo come se fosse un proprio nidiaceo per due-tre settimane.

Cuculo ozioso? Senza nulla togliere al Pascoli io preferirei definirlo “cuculo politico”, non vi pare?