IMMIGRAZIONE IN TRENTINO, IN ITALIA, IN EUROPA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Aprile, 2015 @ 4:03 pm

Detto altrimenti: qualche riflessione … facciamola insieme … dai …   (post 2013)

In Trentino altri 40 profughi. E qualcuno protesta …

.

thEPOQNVQ8.

“Il predominio dell’Occidente” splendido testo del Prof. Daniel R. Headrick (Ed. il Mulino). E’ un testo che ho citato più volte. Ci ricorda come l’Occidente nei secoli e per secoli abbia colonizzato e sfruttato il resto del mondo. Ma ora … ora “Graecia capta ferum victorem coepit” si diceva del fatto che l’antica Grecia, conquistata dai Romani, a  sua volta li conquistò con la sua cultura e la sua filosofia.

.

.thXJXO8P1Z

Dice … ma che c’azzecca con la colonizzazione? C’azzecca, c’azzecca … Un esempio per tutti. Intorno al 1850 alcuni Stati europei, alleati, portarono ben due guerre alla Cina (le cosiddette guerre dell’oppio) “rea” di avere vietato l’importazione dell’oppio che gli inglesi facevano produrre ai loro schiavi (coolies, fa più fine) nella loro colonia India. Oggi il mio computer, il mio berrettino da sole, i miei blue jeans etc. sono “Made in China”. Vi basta?

.

.th4QBSYYMQ

Ma non tutti gli stati ex colonie stanno reagendo come la Cina. Infatti la Cina sta avendo il “merito” di sapere mantenere un potere dittatoriale che – lo si voglia o no – sta ponendo le basi per una trasformazione del paese da povero e agricolo in ricco e industriale. Dove troverà il suo limite? Nella distruzione dell’ambiente naturale e nella ribellione delle masse escluse dal progresso-ricchezza. Ma questa è un’altra storia. Vedremo.

.

thEC8FKJNP

No, non è la folla dei vacanzieri all’assalto dei traghetti per la Sardegna …. Provate ad immaginare ad essere voi in mezzo a quella folla, sul molo, sotto il sole, con un bimbo piccolo al collo …

Ma veniamo ad altri paesi, nei quali noi Europei abbiamo spadroneggiato da colonizzatori prima, salvo poi trasformarci in improvvisi moralizzatori portatori di una improvvisa democrazia che non ha retto al trapianto-impianto. Una conseguenza di ciò sono le guerre intestine, civili ma soprattutto incivili (quando mai una guerra è civile? A mio avviso la guerra è sempre manifestazione di inciviltà, n.d.r.) che determinano – fra l’altro – la creazione spontanea o coatta di flussi migratori enormi verso l’Occidente, “via” Italia.

.

.

.

.

E l’Europa? Alla finestra, a guardare, a parlare … E l’ONU? Come ci ha ricordato Nicola Gratteri (vedi qualche post fa) , l’ONU è oggi occupato a discutere gli effetti della guerra dei Balcani, Ah .. vabbè … allora … a saverle le robe …

Certo che se tu avessi anche le srìtrisce, se tu fossi già la bandiiera degli Stati Uniti d'Europa ...

Certo che se tu avessi anche le srìtrisce, se tu fossi già la bandiera degli Stati Uniti d’Europa …

Dice .. ma tu che sai tutto … tu che hai sempre una soluzione, caro blogger, cosa proponi? No, amiche ed amici, io non so sempre tutto, io non ho sempre una soluzione: tuttavia mi sforzo di avere sempre un’idea, una riflessione mia. E la mia è questa: direi all’UE: “Cara UE, com’è che la GB è “parzialmente” in Europa (non ha la nostra moneta; non accetta i controlli bancari) in senso a lei favorevole, ed io Italia sono “parzialmente” in Europa in senso a me sfavorevole, nel senso che sono lasciata sola di fronte allo tzunami immigratorio?”. Chevvordì? Lo spiego subito: noi Italiani siamo tenuti a rispettare le regole europee, spesso ci prendiamo delle belle multe perché non facciamo bene i compiti, etc. mappoi (mappoi) di fronte alle ondate migratorie che riempiono i nostri ormai straboccanti centri di accoglienza siamo lasciati soli. Proseguirei. “E allora, cara Europa, o dentro o fuori. E noi vogliamo stare dentro l’UE, tu stessa UE ne hai bisogno. Ma  anche tu, UE, stai “dentro” i nostri problemi e curati delle frontiere italiane che sono anche e soprattutto le tue/nostre  frontiere europee”.

.thCJPTVAI3

.

.

Dice … ma dell’immigrazione in Trentino non ci dici nulla? Ah già … scusate … dimenticavo: invito i Trentini che vi si oppongono a rileggersi la storia della emigrazione trentina.

.

.

.

.

.

.

.

.