INTEGRAZIONE DI MESTIERI STAGIONALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Aprile, 2015 @ 12:30 pm

 Detto altrimenti: un modello teorico, sul quale tuttavia riflettere un poco … (post 2015)

Post 2015, anno 2015 – Siamo al giro di boa! Nel senso che mi sono “doppiato” (“doppiato”, non “dopato”, diamine!) da solo! Ricordate infatti che fino a pochi post fa citavo un qualche evento dell’anno corrispondente al numero del post che stavo scrivendo? E ora, che farò? Dal prossimo post, il n. 2016, mi “inventerò” il futuro, una sorta di nuovo Orwell, ma in senso positivo e cioè non catastrofico bensì bene augurante. Al prossimo post, dunque! Ma ora cominciamo …

Questa mattina sono stato in una serra gestita da amici a comperare alcune piante. Una loro lavorante è malata. “Non è facile sostituirla, sai … occorre essere preparati, non ci si improvvisa in questo lavoro …” Ed ecco che ho trovato di cosa scrivere oggi …

 

th[3]Proviamo ad immaginare che esista una scuola professionale che insegni materie “stagionali”, ad esempio 20 materie, e che ogni alunno, al momento dell’iscrizione, si scelga la sua quaterna di materie, una per stagione. Un esempio: Giorgio (chiamiamolo così) si è scelto le seguenti quattro materie: “Arte della floricultura”; “Corso per accompagnatore ciclistico”; “Arte della vendemmia; “Corso per riparatori di sci”. Una volta terminati gli studi, Giorgio potrà lavorare in primavera in una serra; in estate accompagnando i cicloturisti; in autunno come vendemmiatore; in inverno come addetto alla riparazione di sci.

Lo so raga, scialla, calma, lo so … il mio è un modello teorico, l’ho dichiarato io per primo. Tuttavia è un modello che  induce a pensare in modo diverso, ad avere una visione diversa delle cose, come invitava a fare quel professore nel film “L’Attimo fuggente”, il quale suggeriva ai suoi alunni di salire in piedi sui banchi proprio per avere una visione nuova, diversa dalla solita …