A PEDALI SUL LAGO DI GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Luglio, 2015 @ 2:19 pm

Detto altrimenti: ovviamente non “sul” bensì “lungo il -“, evitando il traffico … (post 2096)

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Gardesana orientale.  In bicicletta! Era un po’ che un amico me lo diceva che esiste una  “quasi pista ciclabile”. E questa mattina mi sono deciso: vado a vedere. A vedere che poco a sud di Riva del Garda, sulla sponda veronese del lago, da poco prima del porto di Navene, si può pedalare senza il rischio di essere travolti dalle auto. Ci vado e poi se è vero ne scrivo, così prendo tre piccioni con una fava: pedalo; vedo posti nuovi; ne faccio partecipi le mie lettrici ed i miei lettori. Paghi uno ricevi tre.

Si parte. Ore 07,45 (06,45 solari). Mountain bike, pneumatici lisci (da strada), luci di posizione. Indosso bretelle catarifrangenti. Infatti, poco dopo Torbole, cinque gallerie di cui alcune poco illuminate. Il traffico è ancora scarso. Vento debole da nord (tutto fa!). Al km 12 (conteggiato dal centro di Riva, 7 da Torbole) sulla destra, un piccolo posteggio auto dal quale si diparte un sentierino in terra battuta, scosceso, che in 15 metri ti porta alla “ciclabile”, qualche metro più in basso della strada provinciale (più oltre, anche discesine asfaltate). E’ fatta, mi dico, ci sono! Infatti ora pedalo tranquillamente. Auto, ovviamente, non se ne parla! Bagnanti, pochissimi, data l’ora. Il fondo è in cemento, asfalto, qualche sterrato. Andrebbe bene anche per bici da corsa, ma aspettiamo a dirlo.

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Cliccate due volte sulla foto, cliccate!

Si attraversano porticcioli nascosti, casupole di pescatori “di sti ani” (traduco: del tempo antico), scorci deliziosi di piccole spiagge, praticelli ben curati. La pista si mantiene a circa un metro sopra il livello dell’acqua, quindi necessariamente pianeggiante. Tuttavia a Malcesine lo stradello (alias “la quasi ciclabile”) non può costeggiare il lago “causa castello a strapiombo sull’acqua”.

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Il Castello di Malcesine: da est in bici, ma da ovest …

Quindi si sale per 150 m. con una pendenza che arriva al 8-9 %: prima difficoltà, relativa però, data la brevità della rampa, in cima alla quale suggerisco di voltare a destra (pausa caffè) per attraversare il centro storico del paese, fino a raggiungere la zona di poco sovrastante il porto. Indi si prosegue lasciandosi sulla destra il circolo velico “Fraglia Vela Malcesine”. Sempre in pianura, poco prima della Baia di Sogno la pista si alza un po’, circa 300 metri al 6-7% (seconda difficoltà, anch’essa relativa)  per poi discendere alla suddetta baia. Indi si prosegue senza altre salite. Ogni tanto la pista attraversa la foce di torrentelli asciutti, il cui alveo è stato pavimentato a lastre di pietra: qualcuno l’ho pedalato, qualcun altro l’ho attraversato bici alla mano.

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Il mio capolinea odierno

Per farla breve, mi ero dato due ore di tempo, e in tale lasso  sono arrivato a Castelletto di Brenzone (km. 30,5 dal centro di Riva del Garda). Mi sono concesso una sosta di mezz’ora (banana e succo di mirtillo). Durante il ritorno il vento da nord era calato di molto (l’Ora da sud si è alzata alle 12,00).Una borraccia d’acqua con i sali. Non so se la pista prosegue oltre Castelletto: andrò a vedere la prossima volta, magari iniziando a pedalare proprio da lì, anche perché la vorrei utilizzare come via per il ritorno a Riva del Garda, dopo che – insieme a Francesco e altri amici della Fiab Trento – sarò disceso dalla cima del Monte Baldo fino a Garda.

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FIAB: i ciclisti “illuminati”

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Nel ritorno, dopo Malcesine, raggiungo una ciclista che non ha le luci di posizione. Rallento, mi metto a ruota, l’accompagno fuori dalle gallerie. E’ una tipa di Venezia. Ringrazia. Conosce la FIAB. Ho fatto la buona azione quotidiana.

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Ovviamente i ciclisti che percorrevano la Strada provinciale erano più veloci di me: fondo liscio, nessun attraversamento di porticcioli e alvei torrentizi, nessun ponticello da superare, etc. ma volete mettere la tranquillità della pedalata e la bellezza degli scorci che improvvisamente si aprivano alla mia vista?

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Ho cercato di attaccare bottone, ma questa turista era troppo impegnata a controllare il suo peso …

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Tot. km percorsi: 61,00. Concludo con le “istruzioni per l’uso”:

  • se si vogliono evitare le gallerie, portarsi con l’auto sino al citato parcheggio che si trova sulla destra, fra la strada provinciale ed il lago, al km. 7 da Torbole;
  • sconsiglio bici da corsa: ottime le mtb, buone le citybike;
  • le stagioni consigliate: primavera e autunno, sempre. Inverno, nelle ore calde della giornata.  Estate, la mattina molto presto, per via che dalle 09,30 in poi aumenta considerevolmente il traffico dei pedoni e dei teli da spiaggia!

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La “Baia di sogno”, prima di Malcesine, sulla via del ritorno

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Qualcuno potrà dire che “ho scoperto l’acqua calda”, che lui già conosceva questa pista. Evvabbè, ma forse tanti altri non la conoscevano, ed io scrivo soprattutto per costoro.

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Good (Fiab) bike a tutte e a tutti!

P.S.: dice … e … per iscriversi alla FIAB , Federazione Amici della Bicicletta – Trento … come si fa? Semplice, consultate www.slowbiketrento.xoom.it! Vi aspettiamo a b …ici aperte!

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… e qui abbiamo fatto il bagno!

P. S.: oggi, 9 luglio, ci sono tornato con il Fiabbinio Claudio C. e siamo arrivati  a Torri del Benaco. Solo che dopo Castelletto, verso sud, la “quasi ciclabile” in molti tratti non è più pedalabile, soprattutto a causa di una abbondante “pavimentazione” con “ghiaino semovente” che attende la crescita dell’erba ed un po’ di terra per stabilizzarsi: oggi sulle ruote della mtb fa l’effetto delle sabbie mobili, ragion per cui siamo risaliti sulla statale.

(Forato: una puntina da disegno. Utilizzata bomboletta, che mi ha riportato a casa dopo 25 km. Indi sostituita camera d’aria).

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