FIAB: SCAMBI CULTURALI A PEDALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Settembre, 2015 @ 9:06 am

Detto altrimenti: La Federazione Italiana Amici della Bicicletta “fa rete”  sulle ALI dell’amicizia  (post 2123)

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Sul Ponte di … Rendena …

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Già … infatti se ai primi di giugno gli amici di Fiab Mirano e Mira (Michele e Silvana conducendo) ci avevano fatto da guida nelle loro terre (la Riviera del Brenta), ieri abbiamo ben volentieri ricambiato guidandoli ” a pedali” da Riva del Garda per due giorni nelle nostre valli. Era con noi anche il Presidente di Fiab Catania, Prof. Giovanni Sanfilippo: insomma, una Fiab “dalle Alpi alle piramidi (o quasi!) …

Il 12 settembre, alle cascate del Nardis in Val di Genova … Val di Genova … forse che i Genovesi venissero qui a rifornirsi di alberi per le loro navi? Oppure “Genova” dal latino “ginocchio” (data la forma della valle) o da ianua, porta? Subito dopo, visita alla Chiesa di S. Stefano a Carisolo, edificata nel 1250 e affrescata dai fratelli Baschenis 200 anni dopo. E poi giù, fino a Ragoli, dando poi un’occhiata – data l’ora purtroppo  solo di passaggio – al Maso Limarò e al suo canjon.

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Nel Parco dell’Ora, a Riva del Garda

Il 13 settembre sarebbe stato in programma l’intero giro della Busa del Garda (fino ai Laghi di Cavedine e Toblino), ma il tempo incerto ci ha suggerito di restare più vicini all’Hotel (S. Giorgio di Arco) e quindi li abbiamo accompagnati a visitare Riva del Garda, con le sue chiese (prima fra tutte la splendida Inviolata edificata da Alfonsina Gonzaga in Madruzzo), le sue viuzze storiche, i viali ottocenteschi, la Torre edificata dalla famiglia Apponale con il suo Anzolin de la Tore, la Rocca e il suoi giardini, la Fraglia della Vela, il Palazzo comunale con la targa delle dominazioni rivane.

Il motto sullo stemma  araldico di Riva? Eccolo: “Currit Benacum libere Ripa lacum” ovvero “Io Principe Vescovo autorizzo i Rivani a percorrere liberamente il Lago di Garda.

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Incontri ravvicinati a Ragoli

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Indi su e giù tutta la ciclabile a Lago, fino alla dogana austriaca di Arco con la spiegazione delle “galeas per montes conducendo” da parte dei Veneziani nel 1439, a far guerra ai Milanesi/Genovesi signori (pro tempore) della città, che impedivano ai Veneziani di correre in aiuto della alleata Brescia, assediata dai Milanesi. Da qui la spiegazione della Torre Veneziana (il bastione) e della sua semi distruzione da parte del generale napoleonico Vendome.

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Infine verso nord sulle ciclabili per Arco (visita al centro storico con declamazione di relativa poesia

17 MAG 2014. (4)

Lago Toblino

Arco 

L’impero / ha teso il suo arco / a scagliare / saette di pietra /nei fianchi bagnati /del Sarca. /Ghibellina / la rocca / troneggia la storia. /  Strapiombi di forze / graffiano il cielo / che vedi / dal lago lontano / e sposano / in duomo di pietra / le palme africane danzanti.

Das Reich / hat seinen Bogen gespannt / um Blitze aus Stein / zu schleudern / in die nassen Flanken / der Sarca. / Ghibellinisch / die Burg / beherrscht die Geschichte. / Felsueberhaengende Kraefte / zeichen den Himmel / den di siehst / von fernen See / und vermaehlen sich / in der Kathedrale  aus Stein /       mit den tanzenden afrikanischen Palmen.

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Indi sulle ciclabili  di Dro con sosta e spuntino al bar della piazza e ritorno attraverso il Ponte Romano di Ceniga.

78 - Maso Limarò

Maso Limarò

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Amici veneti, dovete tornare per rifare la ciclabile della Val Rendena, pedalare tutta la ciclabile del Maso Limarò e magari fermarsi a provare l’ebrezza dei suoi percorsi aerei su ponti tibetani e cavi d’acciaio, ed inoltre visitare le marocche con le orme dei dinosauri e gli splendidi laghi di Cavedine, Toblino e S. Massenza. Good Bike a tutte e a tutti e … care lettrici e cari lettori Joint us, iscrivetevi alla Fiab: adbtrento@libero.it — www.slowbiketrento.xoom.it

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