EXPO EX POST

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2015 @ 7:35 am

un postDetto altrimenti: sull’Expo un post “ex post”, ovvero un post ragionandoci sopra “dopo”, ora che l’Expo è finita      (post 2156)

Che io non ci sia andato l’avrete letto nel mio articolo precedente, quello sull’antropologia dell’Expo. Oggi ve ne racconto un’altra, quella sulla non corrispondenza fra il contenuto della manifestazione e il contenuto della sua etichetta (il “bugiardino”, quel foglietto esplicativo che accompagna ogni scatoletta di medicine …)

Il contenuto: la capacità di ogni paese di organizzare qualcosa, di farsi conoscere dagli altri. L’etichetta: “gestiamo meglio le risorse alimentari del pianeta”.

L’etichetta mi sta bene. Non il contenuto.

Infatti sarebbe occorso cambiare una delle due: o si è trattato di un marketing dei territori, e allora occorreva cambiare l’etichetta. Oppure si è voluto cercare di eliminare la fame nel mondo, e allora sarebbero stati i contenuti che  avrebbero dovuto essere diversi. Quali, direte, voi, in quest’ultima ipotesi (quella mirata ad eliminare la fame nel mondo)? Ecco, provo ad elencare alcuni “contenuti mancati”:

  • VO_Monsanto2[1]per ciascun paese, quanti alimenti si producono, quanti se ne consumano, quanti se ne importano/esportano, quanti se ne sprecano;
  • mappa dei soggetti della produzione – commercializzazione – distribuzione degli alimenti;
  • per ogni tipo di alimento, costi e ricavi di ogni produzione – commercializzazione-distribuzione ai vari livelli.
  • flussi finanziari ed economici che generano e che sono generati dai flussi degli alimenti;
  • regimi fiscali degli utili derivanti dalla produzione – commercializzazione – distribuzione degli alimenti;
  • politiche internazionali di acquisizione da parte del pubblico e dei privati di aree e di fonti di acqua;
  • politiche internazionali per il riequilibrio produttivo, del commercio, della distribuzione e fiscale del settore.

The end


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