IDEOLOGIE, IDEE, ETICHETTE e varie ed eventuali

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Novembre, 2015 @ 11:24 am

Detto altrimenti: antropologia del pensiero e varie ed eventuali                  (post 2163)

“Illo tempore”, in quel tempo … (dire “in” illo tempore è sbagliato, secondo la lingua latina), c’erano le ideologie: sinistra, destra (le più famose) e alcune altre, per cui se tu pronunciavi un giudizio di valore su di un fatto, venivi subito individuato ed etichettato in modo corretto: ovvero, il “giudizio di appartenenza” che veniva pronunciato nei tuoi riguardi ti descriveva esattamente per quello che eri, per il tuo pensiero, la tua convinzione, la tua appartenenza (politica).

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Oggi le ideologie sono cadute. Destra … sinistra … ci ha provato per primo Giorgio Gaber con la sua canzone “Destra sinistra” a rimettere un po’ di ordine e dopo di lui in parte anche Luciano De Crescenzo con il suo film “Così parlò Bellavista”, ma entrambi non ci sono riusciti a ristabilire l’ordine, a rimettere le cose ognuna al proprio posto.

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A proposito (o “a sproposito”? N.d.r.!) mi viene in mente quel tale rettore dell’Università (di Genova, io ero presente!) il quale, essendo intervenuto per sedare una possibile scazzottata fra studenti di sinistra e di destra, disse “Calma, liberiamo il passaggio del cortile: mettetevi alcuni a destra, altri  a sinistra del passaggio … (!!?? N.d.r.)

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Ma torniamo a  noi. Oggi le idee si sono moltiplicate. Già per bere un caffè al bar: “Ristretto/ lungo; in tazza grande/piccola/al vetro; macchiato caldo/freddo;  macchiato con/senza schiuma; corretto grappa/fernet; amaro/zucchero/dietor; normale/decaffeinato”: un esperto di matematica fattoriale potrebbe facilmente calcolare il numero delle possibili combinazioni senza ripetizione! Una fra le tante possibili combinazioni è la seguente: un caffè lungo, decaffeinato, in tazza grande, macchiato caldo, senza schiuma, con il dietor.

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thM5K8LLHPOggi “le idee moltiplicate” hanno sostituito le ideologie e – quel che più conta – si sono distribuite in modo disordinato nelle varie aree ex ideologiche, per cui spesso capita che tu esprima un giudizio di valore che oggi è uno dei tanti contenuti tipici di una certa corrente politica “A” e conseguentemente tu venga subito etichettato come esponente di quella corrente, anche se tu oggi ti senti più vicino ad un’area politica diversa.

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thRR9PAS3ZUn esempio. L’altro giorno mi sono dichiarato contrario al TAV, Treno ad Alta Velocità in Val di Susa. Mi hanno subito detto: “Ecco, abbiamo capito: sei un Grillino”. Eh no, cari miei, invece io sono solo uno che cerca di ragionare e che di fronte all’ affermazione dell’ex Ministro dei Trasporti Lupi: ”Il TAV serve perché da lì passa il 30% delle merci” avevo replicato: “30% di quanto? E il totale, negli anni, è in crescita o in diminuzione? Lo sa il signor (ex) ministro che alle merci non interessa arrivare prima, bensì in orario? Come può far viaggiare merci e passeggeri sulla stessa linea se insieme a treni merci che  sviluppano al massimo 90 kmh con treni passeggeri da 200 kmh? Etc.”

Ma tant’è … “Dai confessa, sei un grillo parlante … e poi … lo sappiamo … abiti a Trento ma sei nato a Genova … dai che a S.Ilario (quartiere genovese residenza di Grillo, n.d.r.) ci andavi spesso!” (Si, a prendere il sole, 50 anni fa, n.d.r.). “E  poi …

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Così non va bene, nemmeno se la fai rotonda!

e poi del TAV del  Brennero, che ci dici, blogger?” Che vi dico? Che per anni sono stato azionista e consigliere di ATT3 Alptransfer Ewiv Geie, (Gruppo Economico di Interesse Europeo), gruppo privato per il traforo del Brennero, con sede in Bolzano, costituito da circa 500 ingegneri e manager di Germania, Austria, Trentino, Sud Tirolo e Italia (v. post del 10 gennaio 2014, “Il traforo del Brennero”). Noi proponevamo un tunnel a tre canne uguali solo per treni merci  autoguidati e per i passeggeri l’attuale linea, ammodernata. All’epoca le Ferrovie degli Stati insistettero per una canna unica, la quale costava di più, era più pericolosa e assai meno funzionale ed efficace. Ora pare che abbiano deciso per le tre canne (è già qualcosa!) ma pare che mandino treni merci e passeggeri sugli stessi binari. Evvabbè … Comunque lasciatemi togliere il sassolino dalla scarpa e ri-elencare qui sotto vantaggi e svantaggi della nostra proposta:

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Quasi bene, perchè le tre “canne” dovrebbero essere delle stesse dimensioni! Infatti, in caso di incidente in una canna, la terza (normalmente usata per servizio) entra in funzione e il traffico non si interrompe.

Vantaggi:
• maggiore sicurezza per le merci e soprattutto per i passeggeri, perché è pericolosissimo mandare treni merci a 90 kmh e passeggeri a 150 kmh sulla stessa linea!
• Maggiore puntualità del servizio. Alle merci non serve arrivare presto, ma arrivare in orario.
• Maggiore funzionalità.In caso di incidente in galleria, migliore e più rapida possibilità di intervento e minor tempo di interruzione della linea.
• Minori tempi di realizzazione: le “talpe” che scavano gallerie di quella dimensione sono molto più veloci.  Inoltre, si può iniziare a scavare da più punti contemporaneamente.
• Minori costi di realizzazione (ad esempio, non servono sistemi di areazione ed altre cautele riservate al traffico passeggeri). Inoltre canne di quel diametro sono autosostentantesi, ovvero sulle loro pareti interne basta una gettata di cemento per evitare la caduta dei sassolini e null’altra opera di sostegno interno è richiesta.
• Maggiore piacevolezza del viaggio: i passeggeri (turisti) possono ammirare la bellezza dei luoghi senza subire lo stress di una corsa in una galleria di oltre 50 km.

Svantaggi:
I passeggeri non avrebbero recuperato quell’ora in meno di viaggio che pareva fosse “assolutamente indispensabile”  (?) nel tragitto da Trento a Innsbruck!

Dice … “Ma come, caro il mio blogger, sei contrario al TAV in Val di Susa e ti applichi tecnicamente per realizzare il TAV del Brennero?”  Rispondo: questione di flussi di merci, ragazzi, che sull’asse nord-sud sono in aumento, non in diminuzione, ed al fatto che già ora l’A22-Autostrada del Brennero è al limite del collasso quanto al traffico merci. Tuttavia io non mi riferisco principalmente ai volumi di traffico, quanto all’ attuale grado di usura e di sopportazione dei manufatti autostradali, in particolare dei ponti, ormai al limite. Di questo passo che facciamo fra non molto? Chiudiamo l’autostrada per rafforzare i suoi ponti? O aspettiamo che ne crolli uno per poi far vedere a tutti quanto siamo bravi nell’individuare il responsabile del disastro?

TAV … Treno ad Alta Velocità per trasportare velocemente i passeggeri, salvo poi giustificarlo per la maggiore quantità di merci trasportabile a velocità ridotta (la sola alla quale possono viaggiare i pesantissimi treni merci)? Qualcosa non quadra, non pare anche a voi?

Dice … “Ma tu non eri laureato il giurisprudenza? Che c’azzeccano questi tuoi interventi da ingegnere civile?”  Rispondo: eh, cari ragazzi, è la vita … è la vita che spesso ti porta ad imparare tanti mestieri, soprattutto se “tieni famiglia”!