EDIZIONE STRAORDINARIA: UN ULTERIORE DANNO DEL TERRORISMO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Novembre, 2015 @ 2:01 pm

Detto altrimenti: il day after le stragi di Parigi         (post 2176)

Oltre l’orrore e lo stazio delle tremende stragi, il terrorismo ci procura un ulteriore gravissimo danno: infatti potrebbe condurre gli Stati  verso una politica di chiusura su se stessi, in posizione – di fatto – anti Stati Uniti d’Europa.

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Cos’altro aspettiamo? Mettiamole le strisce!

Infatti, come rispondere al terrorismo? C’è chi dice: “Qui ci vogliono le maniere forti!” “E’ ora di finiamola” “Facciamogli vedere di cosa siamo capaci noi!” “Chiudiamo le frontiere” … Sit sane verum, sarà pur vero che ormai molti sono condotti a queste (sole) conclusioni muscolari. Tuttavia, oltre che a rispondere militarmente attraverso la NATO, occorre porsi anche (anche) un altro problema di politica estera: dove ci potrebbe condurre una reazione che non fosse inquadrata in una politica europea? Alla chiusura di ogni stato su se stesso, alla non-Europa: ed ecco un ulteriore gravissimo danno per tutti noi causato dal terrorismo internazionale. E invece no. La nostra reazione deve essere l’accelerazione del processo di unificazione politica dell’UE negli USE-United States of Europe, o se preferiamo, EUE-Etats Unis d’Europe. Nel frattempo … Italia, attenta: le frontiere “interne” europee sono ben più facili da chiudere da parte dei tuoi colleghi Stati Europei di quanto non lo sia la tua, quella sul mare, quelle sulla quale approdano i profughi. E allora attenta Italia! La politica europea  non può arrivare ad ignorare questo aspetto: infatti potresti subordinare la tua partecipazione militare alla partecipazione dell’UE al problema ed ai costi dell’immigrazione sulle nostre coste.

Ma non basta indirizzare correttamente la politica estera. Infatti occorre non squilibrare la politica interna di ogni paese. La politica interna, fatta di equilibri fra centro, destra, sinistra, non può cedere al “purchè torni la sicurezza e l’ordine” di tristissima memoria: infatti non vi è alcuna ragione per sacrificare, sull’altare della emergenza terrorismo, la democrazia europea.

Un’ulteriore considerazione: la religione dell’Islam sconfessi pubblicamente e fermamente chi uccide al grido di  “Allah akbar”, Allah è grande.

Infine … e Papa Francesco? Che dire … un Papa chiropratico, ovvero un Medico che prima di prescrivere medicine a cura dei mali, cerca di indicare i comportamenti per prevenire l’insorgere della malattia. Con il massimo rispetto, ammirazione, stima, devozione e gratitudine  per la sua Persona, s’intende!