“TEMPO DI SECONDA MANO – LA VITA IN RUSSIA DOPO IL CROLLO DEL COMUNISMO”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Novembre, 2015 @ 1:39 pm

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Detto altrimenti: “… un tempo già usato, di seconda mano … nel quale il futuro non sta nel posto che gli competerebbe …”. Libro di  Svetlana Aleksievich, Premio Nobel: un “crollo” che è molto peggio di una “caduta”. E già qui … Ma procediamo con ordine.       (post 2184)

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SVETLANA ALEKSIEVICH

Come Irene Nemirovsky (ma molto, molto più modestamente!!) sto scrivendo queste righe a mano, su di un libricino, a caratteri minuti. Sono le tre di notte, sono solo in una camera d’ospedale per un piccolo intervento subito il giorno prima. Solo, con un libro, una penna e il citato libricino. Una penna (o una matita). Vi sono libri che leggo con la penna/matita in mano tanto è il timore di perdermi qualche frase, qualche concetto, qualche idea, qualche passaggio. Già … (a me piace molto iniziare con un “già”) perché leggere alimenta la mente, favorisce la riflessione, apre al confronto: e allora se confronto deve essere, perché rischiare di perdersi qualche pezzo di vita altrui?

E invece no. Questo libro scrive da solo, anzi “incide” i suoi contenuti  nel tuo cervello, nella zona “memoria” e soprattutto nel tuo cuore,  nella zona  “sentimenti”. E la penna serve solo per scrivere questo post, visto che non possiedo un tablet e non mi sono portato il PC in ospedale.

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Dicono che un libro nasce solo quando viene letto. E’ vero. Infatti fino a quel momento è come un essere vivente che vaga nel deserto più deserto, un essere che nessuno vede e conosce, che non dà e non riceve: in una parola, che non “comunica”. E senza comunicazione – communis actio, azione comune – non esiste “comunità, concetto (e realtà) che ne comprende ispo facto un’altra, la “civiltà”. Insomma, senza comunicazione non esiste alcuna società civile.

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Qualche post fa parlavo di “ideologie, idee ed etichette” (cfr. ivi) Orbene, il fatto di avere considerato (anche) la categoria delle ideologie non significa affatto che io le approvi: infatti l’ideologia è una “idea che non comunica, che non si confronta, che non dialoga”: e nel ponderoso lavoro di Svetlana ne troviamo (criticate, ovvero “analizzate”) ben due: l’ideologia comunista e quella liberista. Ed allora, direte voi, vieni al dunque, caro blogger, vieni al libro! Ok … ok, arrivo!

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  • th8ZFUC8QLInnanzi tutto l’Autrice è un premio Nobel per la letteratura. Io le avrei dato il Nobel per la Pace.
  • Il titolo.TEMPO DI SECONDA MANO” ovvero dalle atrocità della polizia staliniana e dei suoi gulag (primo tempo)  allo scandalo dell’enorme arricchimento di alcuni e dell’enorme impoverimento di moltissimi (secondo tempo: tempo già “usato”, di seconda mano).
  • Il sottotitolo è incompleto: infatti si tratta della vita in Russia anche prima del crollo del comunismo.
  • Non si tratta di un romanzo, nemmeno di un romanzo storico, bensì di una raccolta di “interviste storiche” a personaggi reali, rigorosamente inquadrati nello spazio e nel tempo della Storia. Il tutto accompagnato, in calce, da decine e decine di note storiche su personaggi, eventi, date, testimonianze.
  • La cronaca diventa Storia. Il libro trasforma in “Storia” quella che per alcuni – a causa della ancor giovane età degli accadimenti – potrebbe essere ancora soltanto “cronaca”.
  • E’ (anche) il libro dei “nemici”, di una popolazione che vive “in contrapposizione”, che ha bisogno di un nemico vero o presunto tale. A determinare ciò saranno stati nemici veri, quali lo Zar e Hitler ad addestrare i Russi a questa “arte” … non so. Sta di fatto che l’ “inimicizia” è uno dei fili conduttori (non l’unico, non il prevalente) delle interviste, anche di quelle fatte a persone che questo sentimento (negativo) aborrono.

Nemici? Anni fa mi trovavo per lavoro nel Libano del Primo Ministro Hariri (che poi avrei incontrato poco tempo prima che i Siriani lo facessero saltare in aria). Alcuni dei miei (tanti) interlocutori d’affari erano Siriani: “Purchè voi non abbiate contatti con i nostri nemici” (sic). Nemici? E chi sono? Israele, la risposta. Restai esterrefatto.

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    “Tempo di seconda mano” ricorda per certi aspetti “Vita e destino” di Vasilij Grossman e anche  “Le benevole” di Jonathan Littell

    “TEMPO DI SECONDA MANO” E’ anche il libro dell’amicizia, della forza di volontà, del non arrendersi mai, dell’incredibile capacità umana di resistere, resistere, resistere … anche di fronte all’inimmaginabile. Flector non frangar, mi piego ma non mi spezzo.

  • E’ anche il libro della “verità”. Basta – “finalmente” (per dirla con il Manzoni) – nel voler considerare “buoni” i cow boys e “cattivi” gli Indiani; “negativo” il (vetero) comunismo e “positivo” il (moderno) sfrenato liberismo. Se non altro perché la ragione ed il torto non si possono dividere con un taglio così netto tal che restino interamente ognuna da una parte (Manzoni); o anche perchè ciò che oggi politicamente parlando è il bene, domani potrebbe essere politicamente il male (Svetlana).
  • E’ il libro delle contraddizioni umane: persone carnefici e/o vittime del comunismo e/o del capitalismo che rimpiangono/criticano/ aspirano ad un passato/futuro.
  • E’ il libro della caduta del muro. No, non di quello di Berlino, bensì il muro della nostra disattenzione = ignoranza del “fatti russi” degli ultimi decenni.
  • E’ il libro delle “stragi (in)civili”, della violenza (gratuita) per la violenza, delle uccisioni inter etniche, dell’incredibile sadismo e crudeltà umana ….
  • (spazio libero per i vostri commenti)
  • thGYNNUF24La lunghezza del libro. Edizioni Bompiani Overlook 2014, 777 pagine, €24,00 ma in internet lo trovate ad €20,14. La decisione di acquisto realizza un ottimo rapporto prezzo/prestazioni, non certo nel senso del “costo a pagina”, ci mancherebbe! Quanto piuttosto nel favorevole rapporto prezzo/beneficio che si ricava dalla sua lettura, dalla quale si esce arricchiti in quanto essa rafforza la nostra conoscenza e quindi consapevolezza e quindi credibilità verso noi stessi e verso gli altri.
  • La lunghezza di questo post. Dicono che i post devono essere brevi. Io non lo sono stato. Ma la durata media di ogni accesso ai miei post è di 90 secondi, il che vuol dire che le lettrici ed i lettori “sopra media” (2-3 minuti) avranno avuto il tempo di leggerlo integralmente: del che li ringrazio.

 Buona lettura a tutte e a tutti!

P.S.: Una testimonianza “italiana”, raccolta qui da noi in questi giorni. Ho mostrato la bozza del post ad un bosniaco. Io ho detto che ero stato in Bosnia nell’immediato dopoguerra per portare aiuti umanitari a Prijedor e a Banja Luka. Mi ha detto: “Nulla è ancora cambiato per la povera gente. Avreste dovuto andare più nell’interno, dove la situazione è ancora peggiore. La gente stava meglio con Tito”. Rispetto a questa dichiarazione io non prendo posizione alcuna, mi limito a riferirla.

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