TERRORISMO: EUROPA, UBI ES? QUO VADIS EUROPA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Novembre, 2015 @ 8:32 am

Detto altrimenti: i sette peccati capitali dell’Europa    (post 2185)

Il nostro Padre Dante oggi scriverebbe così:

Ahi serva Europa, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, /  non donna di province, ma bordello.

  • th0F8YPDDCServa in senso latino, quindi schiava degli egoismi nazionali, i quali si auto alimentano attraverso una strategia molto semplice: l’ignavia, l’inazione, la percezione e la reazione sensoriale al posto della necessaria visione e reazione d’insieme.
  • La gran tempesta  dantesca è alimentata  da due focolai di tempo cattivo, due pericolosi centri di bassa pressione: la globalizzazione sfrenata e il terrorismo.
  • Donna di province, significava per Dante: Donna, Domina, vera Signora virtuosa che sa gestire il suo ruolo con moralità, sapienza ed ordine.
  • Bordello, il contrario di quanto sopra.

 

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 Ciò premesso, veniamo all’elenco dei sette peccati capitali europei.

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Una volta erano questi …

 1 - Il peccato di sproporzione. Alla TV, ieri sera. Un tale (non so chi ma non importa) in una trasmissione (non so quale ma non importa), ha dichiarato (cito a memoria): “L’estate scorsa l’Europa ha discusso per mesi e mesi come gestire la crisi finanziaria della Grecia, ovvero di un Paese che esprime un PIL uguale a quello della nostra provincia di Bergamo. Oggi l’Europa parla pochissimo della necessità di coordinarsi per far fronte al terrorismo”.

2 – Il peccato di mancata prevenzione. L’Europa si preoccupa di contrastare la malattia terrorismo molto di più del come prevenirla. In altre parole, l’Europa dovrebbe essere molto più chiropratica ben prima di essere costretta ad affidarsi alla chirurgia.

3 – Il peccato di direzione. L’Europa accetta che il terrorismo  spinga i singoli paesi europei a chiudersi dentro le proprie frontiere fisiche e mentali anziché verso la creazione degli Stati Uniti d’Europa.

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Mettiamole le strisce! Se non ora, quando?

4 – Il peccato di presunzione. I singoli Stati presumono che basti mandare avanti questa semi Europa per risolvere problemi di livello mondiale.

5 – Il peccato di contraddizione. L’Europa  acquista con dollari petrolio di contrabbando, fabbrica e vende armi contro dollari ed euro e poi si lamenta se qualcuno utilizza molto male quei dollari, quegli Euro e quelle armi.

6 – Il peccato di oblio. L’Europa dimentica che chi semina vento raccoglie tempesta. Infatti per secoli e secoli l’Europa ha seminato il proprio colonialismo …

7 – ll peccato di irresponsabilità. Irresponsabile è l’esempio occidentale della violenza insita nella corruzione, negli enormi disonesti arricchimenti, nelle enormi disuguaglianze sociali, nello sfruttamento delle persone e delle risorse della natura, nell’acquistare i prodotti dei paesi che non rispettano i diritti civili.

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A questo punto occorre un bell’atto di dolore, una robusta confessione ed una valanga di Pater-Ave-Gloria …

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