MA QUANTO SCRIVI, CARO BLOGGER …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Novembre, 2015 @ 4:55 pm

Detto altrimenti:  non si riesce a starti dietro …     (post 2188)

thTXUVXJR9.

Così mi scrive il lettore Gianfranco. Eh,  scialla, raga, calma! Innanzi tutto sono in pensione; sono a casa per i postumi di un piccolo intervento;  è finita la stagione della bicicletta e non è ancora iniziata quella dello sci. Quindi … che volete mai? Ma poi … ma poi, scusate un po’ … se state leggendo un libro, ogni volta quanti minuti leggete di seguito? 15? 30? 60? Quando siete stanchi o avete altro da fare, mettete il segnalibro alla pagina e arrivederci alla prossima seduta!

.

thBZPWXTXY

Ecco, mi piacerebbe che interpretaste ogni mio post come la pagina di un libro sfogliato dal respiro di esperienze di vita

E con me? Con me provate ad interpretare i miei post come paginette di un libro (che poi ci sono anche tante figure!) … di un libro che io stia pubblicando poco a poco, man mano che lo sto scrivendo. Cosa cambia? Nulla, anzi, ciò che leggete è probabilmente assai più vario e sicuramente più attuale di quanto possa mai essere il contenuto di qualsiasi libro. E allora? Allora … dai … allungate i tempi di permanenza di ogni vostra visita alle mie sudate “carte elettroniche”. Cosa? Vorreste  un mio libro vero? L’ho già scritto, si intitola “Dagli Appennini (della Liguria, dove sono nato) alle (nosse)  bande” (alle nostre parti, ovvero in Trentino, dove risiedo da tren’anni): la storia della mia vita. Sono 400 pagine ma non ve lo dò da leggere:  infatti ognuno crede che la storia della propria vita sia un “romanzo” … e invece, sai cheppalle! Quello il  libro io più che  altro l’ho scritto per i miei eredi, quando lo leggeranno fra tanti, tanti anni … perché non si perda il ricordo delle origini. E comunque eccovi accontentati: ecco qui un post corto corto: questo!

Ciao e alla prossima!

Firmato Riccardo (qui ho copiato tale Gen. le Armando Diaz, il quale, avendo sottoscritto il proclama della vittoria con il famoso “Firmato Diaz”, face si che molti contadini – fraintendendo e comunque volendo rendergli onore – battezzassero i propri figli con il nome di “Firmato”!)

.

.