LO STATO DI PALESTINA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2016 @ 7:21 am

Detto altrimenti: che la cosa non passi inosservata!     (post 2242)

Leggo da internet:

thK0BQUMBWCittà del Vaticano, 2 gen. (askanews) – Entra in vigore l’accordo bilaterale tra Santa Sede e Stato di Palestina, (il grassetto e la sottolineatura sono interventi miei, n.d.r.) dopo la sigla del pre-accordo lo scorso 26 giugno e la ratifica da parte delle due parti. “In riferimento al Comprehensive Agreement between the Holy See and the State of Palestine, firmato il 26 giugno 2015”, si legge in una nota diramata dalla sala stampa vaticana, “la Santa Sede e lo Stato di Palestina hanno notificato reciprocamente il compimento delle procedure richieste per la sua entrata in vigore, ai sensi dell’Articolo 30 del medesimo Accordo. L’Accordo, costituito da un Preambolo e da 32 articoli, riguarda aspetti essenziali della vita e dell’attività della Chiesa in Palestina, riaffermando nello stesso tempo il sostegno per una soluzione negoziata e pacifica del conflitto nella regione”.

Osservo:

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Andiamo alle origini, leggiamo il libro-testimonianza “Con il vento nei capelli – Una Palestinese racconta” (Giunti ed.) della palestinese Salwa Salem per vedere come i Palestinesi furono cacciati a viva forza dalle loro case e dalle loro terre per far posto ad altri. Cacciati da chi voleva farsi perdonare di non essere intervenuto con forza per far cessare la strage dei campi di sterminio nazisti.

Papa Francesco. Per me e per tanti altri un ottimo Papa, un Dono di Dio. Non per quelli affezionati al quaeta non movere (non smuovere le acque stagnanti). Per me e per tanti altri Papa Francesco è anche un ottimo Capo Politico del suo Stato. Lo dimostrano la politica (rectius, “pulizia”) finanziaria interna e la politica estera adottate.

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Post scriptum:

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    Oggi Lui non sarebbe nato a  Betlemme

    Cliccando “Salwa Salem” – che fra l’altro ha tenuto anno fa una conferenza a Riva del Garda e che è morta in Italia, dove si era trasferita, nel 1992 – trovate altre notizie su di lei sia fra i miei post che in quelli della collega Mirna Moretti.

  • All’ONU ad opporsi al riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina sono rimasti in pochi, fra i quali USA, Canada e Israele.
  • Secondo le mie reminiscenze dall’esame di “Diritto canonico” del corso di laurea in giurisprudenza (UniGenova, 1968), avrei preferito che a firmare l’accordo fosse stato lo “Stato Città del Vaticano” e non un organismo diverso (la “Santa Sede”, organo supremo del governo della Chiesa Cattolica): ciò sarebbe stato possibile, perchè se è vero che l’impegno palestinese è a tutela della religione cattolica, l’impegno romano è di politica internazionale vera e propria.

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