DACAU, MATHAUSEN E ALTRI DUE LAGER “MINORI”: L’EX INTERNATO MARIO LIMENTANI RACCONTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Aprile, 2012 @ 6:57 pm

Mario è sopravvissuto alla scala della morte

Detto altrimenti: per non dimenticare, perché non si ripeta

Trento, 20 aprile 2012. Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Incontro con un reduce dai lager nazisti. Non è il primo reduce cui sento raccontare questa tragedia. Gli ho stretto la mano, come ho fatto all’alpino reduce dalla Russia, ad Arco di Trento. Mentre parlava, Mario,  classe 1925, pensavo che al momento del suo arresto insieme ad altri Ebrei romani, io, classe (3 febbraio) 1944, ero appena nato e nonostante le difficoltà del momento, venivo nutrito curato, amato. Questo il mio primo pensiero. Poi un altro: al mio babbo, carabiniere, toscano, che dopo l’8 settembre disse no ai tedeschi e si fece due anni di campo di prigionia in Germania. Quindi ho pensato alla strage degli Armeni e a tutte le altre stragi dell’epoca moderna, moderna si fa per dire, ma in realtà … niente di moderno e di nuovo sotto il sole.

Mario Limentani

Infatti la mia riflessione mi ha portato al 1400, secolo nel quale sono cominciate le stragi imperialistiche, condotte dalle nazioni “civili” (nell’ordine di tempo: Portogallo, Spagna, Olanda, Inghilterra, Francia, Italia) per assoggettare le “razze inferiori di incivili e barbari” (sic). L’odio e la violenza razziale nascono quindi ben prima del nazismo, ed ancora oggi non è del tutto finita, a livello di nazioni violente e di singoli individui violenti. Non li cito, ma ognuno sa chi sono. E’ inutile che mi dilunghi. Ma uno spazio sul mio blog volevo, dovevo riservarlo a questa occasione, a questa Persona.

Mario, una sua frase. “Ho sofferto molto per ciò che ho subito, ma ancora di più per ciò che ho visto infliggere agli altri”

Mario, grazie della tua testimonianza.

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