FOTOGRAFARE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Maggio, 2016 @ 9:19 pm

Detto altrimenti: …………….    (post 2392)

Guardi, vedi, immagini, fermi il tutto con uno scatto. Ci tieni che si conservi quel momento, per te e per gli altri. I giornalisti, quelli veri – non i semplici blogger – le chiamano “fotonotizie”. Io le chiamo “fotopensieri” oppure, se siete stanchi e non vi va di pensare, “fotoimpresisoni”. Impressionare. Una volta si impressionavano le pellicole e le lastre. Oggi è tutto elettronico, forse anche troppo. Quando avevamo i “rollini” da 6-12-24 pose … stavamo attenti a non sciupare la pellicola, la riservavamo per qualcosa di importante o almeno di rilevante. Oggi molti scatti sono fatti così, per provare … dai vediamo cosa ne esce, tanto mica finiscono i pixel … dai. E allora? E allora io cerco di immaginare di avere ancora in mano una vecchia Comet II (la III era troppo cara), si regolava la distanza, sul retro due fori rossi sotto i quali passava, trascinata da un manopola, la pellicola. Lo stesso numero lo vedevi due volte, nelle due finestrelle successive, ed erano due gli scatti che avevi a disposizione per ogni numero. Dice … ma tu, blogger, sei anche un fotografo? No, raga, scialla, calma, mai detto. Solo che mi dicono che avrei una capacità – chissà poi se è vero – di “vedere” la foto come se fosse già stampata prima di scattarla.  Tutto qui. E poi, con questi telefonini – che in tedesco mica si chiamano telefunkiel che li facciamo ridere, loro che li chiamano portatili- … con questi telefonini dicevo anche uno pigro come me se la cava sempre-pronta-in-tasca-questa-quasi-macchina-fotografica, ed ecco che scatti foto che mai avresti potuto fare perché mica uno che non è fotografo si porta sempre dietro quell’ambaradam di macchina fotografica. Amba Radam, una montagna sulla quale si svolse una delle nostre tante battaglie di esportatori di civiltà in Etiopia. Come la più conosciuta Amba Alagi. Ambaradam, un gran casino diciamo oggi, perché … perchè le tribù africane erano schierate alcune con noi ed altre contro di noi e accadeva che ci si uccidesse fra alleati, un gran caos, appunto. E così ve ne ho detta un’altra (non lo sapevate, vero?).

 

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Ma la foto? Eccola, qui a fianco. Il titolo? “Le due lune”.

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