FIAB TRENTO A SABBIONETA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Giugno, 2016 @ 5:27 am

Detto altrimenti: cultura a pedali        (post 2400)

 

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FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta (gruppo di Trento, 220 associati). Fiab, non “pedali” bensì “cultura a pedali”. E innanzi tutto cultura delle relazioni interpersonali: stare insieme, ritrovarsi, accomunati da un “simbolo”: la bicicletta, ovvero da un quid che unisce, che accomuna, che identifica. Quindi cultura della scoperta, dei piccoli grandi tesori della natura e dell’arte del nostro Bel Paese ove il sì suona.

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Resoconto? No, questo mio, nostro per chi legge, è un rivivere la giornata di ieri: un successo pieno di sole fra giornate piovose (fortuna iuvat audaces); di ricchezza di percorsi (grazie alle nostre “guide” Fiab locali che ringraziamo veramente molto di tutto: Daniele Mattioli, Massimo Codurri e Gianfranco Bettoni); di paesaggi (la confluenza Oglio-Po); la scoperta della scultura di Italo Lanfredini; la simpatia del pranzo al lambrusco dell’ agriturismo El Merendero; la ricchezza di Sabbioneta illustrata magistralmente dalla guida Dr.ssa Marcella Luzzara. In totale 50 km casa-casa. Ma procediamo con ordine.

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In meno di due ore da Trento a quasi Curtatone (col pullman, ovviamente!). Indi le ciclabili e strade assai poco frequentate, prima a livello della campagna, poi sui poderosi argini dell’Oglio e del Po. La dolcezza di curve armoniose di un percorso dipinto dal verde dei campi e dall’azzurro di un cielo trapunto di bianche e innocue nuvole.

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Breve sosta a Commessaggio per ammirare l’imponente torre daziaria, nei pressi della confluenza Oglio-Po, subito dopo avere attraversato il ponte di barche.

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WP_20160605_025Indi, a circa 40 km dalla partenza: la villa-cascina-laboratorio dello scultarchitetto (uno scultore un po’ architetto. O viceversa?) Italo Lanfredini (info@italolanfredini.it – www.italolanfredini.it – 347 7974956). Scultarchitetto dei volumi improvvisi, del ferro e della creta, di formesculture inserite nella natura. Un grande laboratorio-officina nel quale egli realizza prima il modello in scala delle sue opere e quindi l’opera vera e propria, avvalendosi anche di mezzi meccanici per movimentare le masse di materia che modella e fa rinascere a nuova forma di vita. Scultarchitetto poeta. Poeta dal greco poieo, creo. Infatti egli crea opere insolite, assolutamente imprevedibili, estrae dalla materia una nuova natura, un diverso ruolo. Grazie Italo, della tua disponibiltà a riceverci!

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WP_20160605_036E siccome l’uomo e la donna non sono di legno e non vivono solo d’arte, pochi km prima di Sabbioneta eccoci al pranzo al lambrusco presso l’ Agriturismo El Merendero in località 46010 Commessaggio (Mn), SS 420 Viale della Libertà,  3395287045 – 329 3423305. Verdure, pastasciutta alle erbe o alla bolognese, lambrusco e caffè. Ah … dimenticavo: c’era anche l’acqua minerale (evvabbè …). E il nocino per digerire.

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Finalmente Sabbioneta! E qui siamo magistralmente guidati dalla Dr.ssa Marcella Luzzara, guida autorizzata per Mantova e provincia marcella.luzzara@alice.it – 0039 346 7937510 lingua: francse, così recita il suo biglietto da visita. Marcella letteralmente ci illumina della sua scienza, conoscenza e del suo modo accattivante, comunicativo e sorridente di trasferirci il suo sapere.

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Vita e opere di Vespasiano Gonzaga: la città fortezza fra il milanese e il veneziano, la galleria per le esposizioni delle opere d’arte, il palazzo ducale, il teatro, la sua carriera politica e nobiliare, i suoi tre matrimoni. E noi trentini un po’ rivani a ricordare che tale Alfonsina Gonzaga, in sposa all’ultimo dei Madruzzo, capitano delle armi a Riva del Garda, ha edificato in quella città la splendida chiesa dell’Inviolata. Per finire la visita alla splendida chiesa della Beata Vergine Incoronata (dall’esterno non lo diresti, ma all’interno è un trionfo di spazi che ti innalzano, di inaspettata e incredibile verticalità spirituale!) ed alla sinagoga. Il tutto arricchito dalle informazioni d’arte e di storia di Marcella, Grazie, Dottoressa!

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Concludo: Sabbioneta, fuori dalle rotte autostradali, pur “depredata” da Maria Teresa d’Austria, da Napoleone e dalla sua stessa Mantova (molte sue opere d’arte sono allocate nei musei del capoluogo), ha un fascino ed una ricchezza assai particolare ed invita a riflettere sul fatto che la nostra Italia sia il più ricco ed entusiasmante museo a cielo aperto del mondo!

Non mi resta altro da dire se non joint us, unitevi a noi, iscrivetevi alla FIAB !

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