‘STA MATTINA IN BICI!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Ottobre, 2016 @ 7:28 pm

Detto altrimenti: bici a pedalata assistita o no?   (post 2476)

Oltre alle due biciclette un po’ alla buona, da città, quelle che spero che io me la cavo (che non me le rubino tanto sono poco appetibili), io di bici ne ho tre: da strada (corsa); mtb “normale”; mtb a pedalata assistita. Il 3 febbraio prossimo finirò di compiere il mio 73° anno d’età. Qualche dato della mia stagione corrente: ad oggi 3502 km percorsi, il 77 % senza assistenza elettrica. Già, perché l’aiuto elettrico lo richiedo quando devo fare una salitaccia, siccome che il mio dottore mi ha invitato a non fare un regalo all’INPS, essendo io un V.I.P. – Vecchietto In Pensione. L’ultima salita “seria” senza aiuto elettrico l’ho fatta del 2011: il Bondone “via” Garniga Terme, quasi 1500 metri di dislivello in 22 km. Ma oggi? Oggi cosa ho fatto? Anzi, cosa abbiamo fatto? Io e un altro V.I.P., Giovanni, 150 anni in due?

Siamo partiti da Trento alle 09,00. Che freddo, raga! In città 9 gradi, la minima della mattina in cima alla prima salita (Vigolo Vattaro) 5 gradi! Sopra lo zero, ovviamente ma però (lo so che “ma però” non si dice, ma però io mi diverto a scriverlo!) … ma però provare per credere. Il fatto è che ancora crediamo nel caldo del primo autunno e invece improvvisamente siamo ormai nei suoi primi freddi e ci vestiamo troppo poco.

.

wp_20161004_001

Giovanni in … un posto al sole!

.

Discesona al Lago di Caldonazzo – inutile ricerca di un cappuccino (primo giorno di chiusura dei bar) – per strade poderali arriviamo al Bar ai piedi della salitella che porta a Levico. Sosta con cappuccino e brioche. Indi Levico, strada vecchia Levico, arriviamo in località Masetti.

.

.

Il Castello di Pergine è lì … troppo bello: saliamo. 1,5 km al 15%. Foto. Si scende: Pergine. Si sale: Lago di Canzolino. Si scende fino al bivio per Cavalese. Si scende: bivio per Civezzano. Si sale fino ai forti del Maso Cantanghel. Si scende fino a Trento. Tortale 52 km in 3,20 ore. Consumo elettrico: 70%. Modalità di utilizzo: livello “eco” (il minimo” tranne che sulle rampe al Castello citato e ai Forti di Civezzano (livello 2, “tour”). Energia consumata: il 70% del totale. Disponibilità residua in pianura a livello “eco”; 70 km. Non male. Infatti ho consumato poco, pari alla metà di quanto la batteria mi concede in totale  (circa 150 km) per pedalate in pianura con aiuto azl Livemmo più basso (“eco”)..

Dice … ma perché la bici elettrica”? Perché senza non sarei mai salito al castello, tanto per dire una. E poi, che vi credete … si pedala anche con queste bici! E come! Tanto per cominciare pesano 25 kg! (una da corsa da 8 a 11, la mtb normale, 14).Certo poi che certi giovani “poco educati”, roba sui 20 – 30 anni, senza alcun aiuto elettrico ci superavano sulle salite! Ma si può? Evvabbè … io intanto alla mia tenera età ci sono arrivato e ai miei tempi volavo anch’io in salita, e senza mtb, bensì con la bici da corsa rapporti al pedale 52-39 e alla ruota 28.

wp_20161004_007Note generali: freddino, visibilità ottima, scenari da favola ovvero “trentini”! In particolare, dal castello di Pergine, sullo sfondo, all’orizzonte ho visto il Brenta: la Cima Tosa, la Brenta Alta, gli Sfulmini, il Campanile Alto, la Torre dei Brenta: tutte cime da me scalate “qualche” anno fa! Se allora me l’avessero detto ….

E poi, bici elettrica anche perché. arrivato a casa, dopo 110 gr. di spaghetti al ragù, mi è rimasta la voglia e l’energia di scrivere il post precedente e questo. Vi pare poco?

Good Bike Everybody!

.

.