ACCADEMIA DELLE MUSE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Ottobre, 2016 @ 7:20 am

Detto altrimenti: avvio dell’anno accademico 2016-2017       (post 2483)

 

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Giovanni, Giovanna, Cristina, Letizia, Stefano

Circolo Culturale Privato “Accademia delle Muse” – Si riparte! Questo è il nono anno del nostro gruppo di amici. Nove anni che da ottobre a giugno, il primo lunedì di ogni mese (quasi sempre il primo), ci riuniamo per condividere l’arte di ognuno, ove per “arte” si intende tutto ciò che ognuno di noi può offrire agli altri; musica, poesia, pittura, storia, teatro, fotografia, viaggi, canto, navigazione a vela, cicloturismo, letture etc. etc,. etc..

Non esiste alcuna formalità di iscrizione ma solo essere amici di un aderente ed mettere a disposizione degli altri la propria “arte”. Nel mio elenco indirizzario e mail siamo in 100, di cui circa 45 mediamente presenti alle riunioni. Non male, direi! Ci ritroviamo in casa della Presidente Cristina.

Ieri sera … anzi, “ieri seratona” serata di inizio anno. Cristina al pianoforte, Giovanna e Letizia canto, Stefano voce, Giovanni alle slaids per accompagnare con proiezione di quadri famosi da lui scelti e commentati. L’esposizione vocale, canora e musicale: vedi sotto., Il tema? Vita e opere di una Donna (“Domina”) trentina: Elvira de Gresti di San Leonardo.

Introduzione di Giovanni Soncini (Accademico, ingegnere, fisico, docente universitario, pittore, ciclista) 

download“I brani musicali che stasera vi presentiamo vogliono essere un omaggio alla figura della musicista e compositrice trentina Elvira de Gresti di San Leonardo. Abbiamo ricavato le notizie che sentirete dal libro Elvira de Gresti di San Leonardo: la vita e le opere curato da Luisa Pàchera e pubblicato nel 2010 a Rovereto. Il libro, corredato da un CD che contiene brani per pianoforte solo e per voce e pianoforte, è reperibile presso la Biblioteca comunale di Trento.   Durante le esecuzioni musicali saranno proiettate immagini di dipinti di pittori coevi della compositrice. In particolare vedrete opere di pittori fin troppo famosi: Vincent van Gogh (quello che si è tagliato l’orecchio!); Claude Monet, probabilmente il più noto fra gli impressionisti francesi; Theodore Robinson, pittore impressionista americano formatosi in Francia alla scuola di Monet. Vedremo opere di pittori classici accademici, in particolare Lawrence Alma Tadema, famoso ai suoi tempi, tanto da essere nominato “Sir” dalla Regina Vittoria nel 1899 ed ora quasi completamente dimenticato, di pittori romantici quali Jean Fancoise Millet e Friedrich David Caspar, il più noto interprete del romanticismo tedesco. Riscopriremo Gaetano Previati, uno dei maggiori esponenti del “divisionismo italiano”, attualmente in esposizione presso il MART), e rivedremo alcuni dei dipinti più famosi di Giovanni Segantini. Infine presenteremo opere di pittori trentini attivi nel primo novecento, in particolare Eugenio Prati, Umberto Moggioli e Bartolomeo Bezzi, e chiuderemo sistematicamente le nostre proiezioni con un’opera di Fortunato Depero, il nostro “futurista” roveretano”.

 Ed ecco i testi che hanno intercalato l’esecuzione dei vari brani musicali

NATA IN AURE LIBERE: ELVIRA DE GRESTI DI SAN LEONARDO

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Barbara, Cristina

Elvira de Gresti di San Leonardo è stata una donna fuori dal comune: ha scritto testi, composto musica e suonato le sue opere al pianoforte, è vissuta in piena autonomia tra il Trentino e la Lombardia come poche donne nate a metà dell’Ottocento hanno potuto fare.

Il termine compositrice inteso in senso esclusivo è molto recente, risale a circa 120 anni fa. In precedenza non esistevano compositrici come le intendiamo modernamente, ma musiciste che consideravano la composizione come una naturale espressione della loro attività di interpreti.

La produzione di Elvira de Gresti è centrata quasi esclusivamente sul genere delle liriche da salotto, che adottano le forme brevi di matrice romantica, e sulle composizioni pianistiche. Si trovano riferimenti costanti al mondo pianistico d’oltralpe, come Mendelssohn, Schumann, ma anche Chopin. Questi richiami non sminuiscono il valore delle composizioni, confezionate con mano felice, in una sintesi tutt’altro che scontata.

Ora Cristina vi darà un saggio dei brani per pianoforte della de Gresti, eseguendo la Berceuse. Si tratta di un brano maturo e compiuto che riporta al clima tardo-romantico e decadente di fine secolo. Le sonorità si fanno via via più rarefatte, le armonie a tratti più vaghe, la scrittura, sempre lata, fa largo uso di pedali armonici e di blocchi sonori con funzione coloristica con inevitabile rimando ai timbri e alla scrittura della produzione pianistica francese di quegli anni.

Cristina: Berceuse 

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Cristina e Letizia

Elvira nasce ad Ala nel 1846 e lì rimane per tutta l’infanzia e buona parte della giovinezza; all’inizio degli anni Sessanta si trasferisce a San Leonardo, piccolo borgo antico nel comune di Avio vicino a Borghetto e in età adulta si reca a Milano per seguire le sue aspirazioni musicali.

Il padre di Elvira, Federico, laureato in legge, sarà per più di trent’anni podestà di Ala; la madre Carlotta Alpruni è figlia del dottor Giuseppe Alpruni di Borgo Valsugana e della contessa Anna Lutti di Trento.

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Le notizie biografiche in nostro possesso sono tratte da un manoscritto che Elvira redasse nel 1936 e che si intitola “Cenni biografici su Federico de Gresti Leonhardsberg (italianizzato poi in San Leonardo) e sul figlio di lui Oddone, scritti dalla figlia, rispettivamente sorella, Elvira de Gresti di San Leonardo”. Questo documento è conservato a San Leonardo nell’archivio della famiglia de Gresti-Guerrieri Gonzaga e consta di 5 fogli firmati da Elvira.

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Gloria Zeni e la sua opera: “Domus patrum revirescit”

I rapporti di Elvira con la sua famiglia sono buoni, in particolare con la cognata e coi sei nipoti, soprattutto con Gemma, l’unica femmina, la più piccola e sua figlioccia di battesimo. Nella sua memoria Elvira scrive che “Gemma, nata a San Leonardo nel 1873, divenne bella, viva e intelligente com’era, il gioiello di casa”. Gemma si sposa col marchese Tullo Guerrieri Gonzaga e Elvira dedica agli sposi una sua composizione Tinte azzurre, melodia per canto con accompagnamento di pianoforte, che ora Giovanna e Cristina vi eseguiranno.

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Giovanna e Cristina: Tinte azzurre

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Il dono di Giovanni Soncini alla Presidente Cristina

Elvira vive per quasi 50 anni a Milano, dove si dedica alla composizione e allo studio del pianoforte: durante questo lungo periodo lei frequenta i migliori circoli mondani nei quali era molto apprezzata per le sue doti oratorie, per la sua cultura e per la grande abilità di concertista. La casa editrice Ricordi pubblica vari lavori di Elvira e altre sue composizioni musicali su parole tedesche vengono pubblicate da case editrici in Germania.

Nei salotti di Milano Elvira ha modo di incontrare anche dei trentini che apprezzano la sua musica e riportano in patria la sua bravura di pianista e compositrice: probabilmente per questo nel 1914 l’Accademia degli Agiati di Rovereto la accoglie fra i suoi soci. Questa famosa istituzione viene fondata nel 1750 da alcuni intellettuali della scuola di Girolamo Tartarotti, viene riconosciuta dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria e svolge una funzione culturale importante, annoverando fra i suoi soci numerosi letterati, artisti e scienziati di fama internazionale. Non sono molti i soci donna e questo ci fa capire che la designazione di Elvira può essere considerata un pieno riconoscimento delle sue doti artistiche.

Elvira invia in diverse occasioni le sue composizioni all’Accademia degli Agiati, che ne conserva quasi cento. Di queste, alcune sono pubblicate, la maggior parte sono manoscritte, tante sono versioni diverse di un unico brano, tutte sono depositate presso la Biblioteca civica di Rovereto, che conserva e gestisce il patrimonio dell’Accademia.

Fra le composizioni per voce e pianoforte inviate all’Accademia degli Agiati, ora Letizia e Cristina eseguiranno Sulla laguna di Venezia, brano nel quale riecheggia il clima armonico del Venetianisches Gondellied di Mendelssohn.

Letizia e Cristina: Sulla laguna di Venezia

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Stefano, “the voice”

Scoppia la prima guerra mondiale: già dopo il primo anno sono circa 25.000 i soldati austriaci di lingua italiana fatti prigionieri e dispersi in Russia e molte madri si rivolgono a Elvira, ma soprattutto alla nipote Gemma per essere aiutate ad avere notizie dei figli dispersi. Nel 1915 l’Italia entra in guerra contro l’Austria e il fronte si assesta poco più a nord di Ala. Elvira è a Milano e ci rimane fino alla fine della guerra. La nipote Gemma adopera le sue conoscenze per accelerare la ricostruzione dei centri abitati e il rifornimento degli ospedali di Rovereto, Riva del Garda e Borgo Valsugana. Gemma sarà determinante per realizzare il progetto di don Antonio Rossaro di costruire la Campana dei Caduti Maria Dolens a Rovereto.

Ora Giovanna e Cristina vi eseguiranno l’Ave Maria, brano nel quale il legame con la solida formazione musicale classica della compositrice si manifesta anche nel gusto contrappuntistico che affiora di tanto in tanto, rimandando all’omonimo brano di Gounod, che a sua volta richiama il Preludio n. 1 del Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach.

 Giovanna e Cristina: Ave Maria

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Claudio Fuochi ci presenterà le “sue” ninfee (diap)

 Elvira è intrisa della cultura romantica, appresa anche nel diretto contatto con i testi letterari tedeschi, ma nelle sue composizioni si trovano comunque alcuni agganci alle opere dei musicisti italiani coevi, come Riccardo Zandonai. La dimensione affettiva della sua musica aderisce al generale clima estetico e culturale dell’epoca: il simbolismo pittorico e il naturalismo italiano di Giovanni Segantini, Gaetano Previati ed Eugenio Prati si esprimono nella de Gresti in sonorità liquide e impalpabili e in armonie di impatto timbrico e coloristico. Anche la scelta dei testi, nelle liriche, guarda ai contenuti cari a questi pittori, in cui l’iconografia dell’idillio si alterna ai temi della fede, il paesaggio partecipa all’espressione del sentimento e le atmosfere rarefatte sembrano velare le fattezze dei soggetti. La natura e la sua contemplazione, come nel brano Monte Rosa che ora ascolterete e che abbiamo scelto in onore delle nostre montagne, sono intesi come veicoli di elevazione spirituale e di contatto con il divino.

 Letizia e Cristina: Monte Rosa

 download-1Se i testi rispecchiano in gran parte l’attualità delle correnti culturali del tempo, i contenuti musicali della produzione per voce e pianoforte sono lontani dal gusto operistico dilagante in Italia e trovano semmai consonanza con il repertorio liederistico tedesco. Tutti trattati in forma durchkomponiert, cioè una musica relativamente continua e non ripetitiva, dove le parole sono messe a punto per la musica e ogni verso è diverso, questi lieder evidenziano come la parte pianistica dialoghi alla pari con quella vocale. Il pianoforte non è semplice accompagnamento, ma dà luci ed ombre alle parole, interpreta il significato del testo potenziandolo e spesso trasformandolo.

I richiami musicali alla letteratura liederistica sono talvolta palesi, come nel duetto La fanciulla delle Alpi che ripropone una raffinata parafrasi delle armonie schubertiane. Con questo brano il nostro lavoro si conclude: speriamo che vi sia piaciuto e che abbiate potuto apprezzare questa eccezionale figura di donna musicista originaria della nostra terra.

Letizia, Giovanna e Cristina: La fanciulla delle Alpi

Da: Elvira de Gresti di San Leonardo : la vita e le opere / a cura di Luisa Pachera. – Rovereto : Osiride, 2010

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Il flamengo prossimo venturo!

E’ seguito il consueto intermezzo enogastronomico (le nostre riunioni non sono u prima di né un dopo cena, bensì un “durante”. Un momento particoalre è stato rappresentato dalla presentazione dei nuovi Accademici: Loretta Grisenti (“Corsi di flamenco per adulti e bambini info Loretta 3470988532 granaina@hotmail.com   Associazione culturale ROCIO, www.rocio.it) , Omar Garcia, Gloria Zeni, Claudio Fuochi, Carla Roccabruna, Rosanna Pedrotti.

Sono state quindi presentate alcune iniziative diverse nel consueto “Angolo delle anteprime”: fra le altre, Riccardo ha preannunciato l’organizzazione di una gita sociale   in primavera (Monika provvederà a formulare alcune proposte) e la castagnata Fiab del 16 ottobre. Iscrizioni presso adbtrento@libero.it. – Inoltre, recital di poesie, prosa, musica, danza di Alfonso Masi & C., in occasione degli 80 anni dalla morte di F. Garcia Lorca: 14 ottobre 2016 ore 20,30 Palazzo Panni in Arco (entrata libera).

Nella seconda parte della serata Cristina ha illustrato il programma annuale, con una breve presentazione dei “pezzi” da parte degli “Autori”:

  •  7 novembre – Alfonso Masi,  Shakespeare – Loretta Grisenti e il flamenco.
  • 5 dicembre – Auguri dalla piccola Vienna (Gio/Let/Stef/Cris) – Umberto ne “Il nudo nell’arte” (dia).
  • 9 gennaio – C.M.Von Weber, Concerto per fagotto (Let/Cris) – Gloria Zeni, presentazione libro Domus patrum revirescit (dia).
  • 6 febbraio – Carnevale con Walt Dysney (Gio/Let/Stef/Cris) – Maria Teresa & Company, Commedia.
  • 6 marzo – Riccardante Lucattieri, La fraglina commedia – Paolo Consiglio, I tre Cristi (dia).
  • 3 aprile – Omaggio a Fabrizio De Andre’, Patrick e Co., Riccardo voce recitante – Claudio Fuochi e le sue ninfee (dia).
  • 8 maggio – Barbara e amiche in “Altri tempi” revival – Francesca Endrizzi, La figura di Albino Zenatti.
  • 5 giugno – Allievi del Conservatorio musicale di Riva del Garda, M° Ruzza – Marisa Decarli, Scorci di Trento.

Oltre a ciò, gita sociale in primavera e Festa di mezz’Estate. Buona Accademia a tutte e a tutti!

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