POPULISMO OGGI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Ottobre, 2016 @ 7:32 am

Detto altrimenti: le parole sono pietre … firmato Don Milani   (post 2492)

Matteo Renzi dagli USA: “Dobbiamo sconfiggere il populismo”. Ma di cosa si sta parlando? Vediamo un po’.

Internet: Il populismo  è un atteggiamento culturale e politico che esalta in modo demagogico e velleitario il popolo, sulla base di principi e programmi generalmente ispirati al socialismo]. Il populismo può essere sia democratico e costituzionale, sia autoritario. Nella sua variante conservatrice è spesso detto populismo di destra.

Al bar: fare le cose per avere consenso, non perché sono buone, giuste, sagge, socialmente o economicamente utili.

Riflettendoci un poco

downloadDi sinistra: 18 politico, esami di gruppo, scuola facile, aumenti per tutti, … etc..

Di destra: siccome “ghe pensi mi”, reazione del gruppo di potere al potere di fronte a legittime richieste del demos (popolo): “Il demos? Il loro è solo populismo!”. Questo populismo “di destra” accusa di populismo la sinistra: infatti vuole un demos che dia solo risposte confermative. Per questi populisti è scontata la coincidenza del pensiero del leader con i desiderata del popolo. Il leader si immedesima nel popolo: “Voi percorrete una strada, la vostra strada. Vengo anch’io” (e invece la strada è la sua! N.d.r.)

imagesPopulismo e religione. Deus vult, Dio lo vuole, Got mit uns …

Populismo e partiti democraticamente organizzati? Incompatibilità totale! Piuttosto “movimenti” che si spacciamo per moti spontanei del demos ma che invece … non c‘è nulla di più rigidamente organizzato (si pensi ad un movimento recente, molto diffuso sul web … o ai leader eterni, n.d.r.).

Populismo e democrazia. Il populismo è istinto, emozione, calore: trascina anche chi non vuole essere trascinato. La democrazia è pacato confronto, freddo, se vogliamo, ma reciprocamente rispettoso.

Populismo e retorica. Il populismo è retorica; non argomenta con logica e pacatezza; alza la voce come se parlasse sempre ad quel triste balcone di Piazza Venezia; interrompe l’interlocutore; lo dileggia; sollecita ovazioni, non ragionamenti; definisce “soldatino” del capo politico avversario il cittadino che non appartiene alla propria schiera; sta seduto stravaccato mentre parla, tanto lui è superiore; vola alto così non rischia di doversi spiegare, tatno non capireste, etc.

I dissenzienti del populista di turno? Non sono semplicemente persone che la pensano diversamente da lui, bensì veri e propri “nemici del popolo”.

E per voi, care lettrici e affezionati lettori …per voi cosa è il populismo? Dite la vostra che la pubblico ben volentieri!  Buona giornata a tutte e a tutti e populismo a nessuna e a nessuno!

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