“1945-1946 DALLA GUERRA ALL’AUTONOMIA” di LUIGI SARDI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Ottobre, 2016 @ 6:14 am

Detto altrimenti: dal giornalismo alla storia, per una memoria ed un futuro consapevole   (post 2491)

img_4151Splendido Palazzo Roccabruna in Trento. Due amici, Luigi Sardi già giornalista ora scrittore e quasi stoico e Giorgio Postal sei volte senatore, ora storico. Un libro, l’ultimo (per ora) di Luigi.

Il saluto di Luigi: “1945 – L’ufficiale ventiduenne trentino Edo Benedetti (che sarebbe divenuto – fra l’altro – anche sindaco di Trento), in Vaticano incontra tale Alcide De Gasperi che con l’occasione gli mostra riservatamente uno schema, un “quadro” entro il quale avrebbe potuto-dovuto essere strutturata l’Autonomia del TAA”.

Postal: la grande storia è fatta di piccoli eventi, singolarmente riportati dalla “stampa di Luigi”, autentica biblioteca-memoria. E la Storia del periodo è caratterizzata da tre caratteristiche:

  1. l’unitarietà della storia del Trentino e del Sud Tirolo;
  2. il richiamo permanente al governo nazionale;
  3. le grandi questioni internazionali quale quella del confine al Brennero.

 

Un po’ di cronologia:

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    Postal, Sardi

    1943, GB, USA, F sono per il confine a Salorno.

  • 1945, Trento: macerie, fame (il rancio distribuito dagli USA alla popolazione in Piazza Venezia); la “scoperta” del dentifricio, della Coca Cola, della gomma da masticare; le donne rapinate a mano armata dei legnetti che avevano raccolto per le loro stufe; l’ avvio della ricostruzione ma soprattutto il “tempo dell’incertezza sul futuro”.
  • 4 maggio 1945 alle ore 16,00 gli americani entrano in Trento;
  • 8 maggio 1945 a Bolzano nasce la SVP che reclama l’autodeterminazione;
  • per tutto il 1945, l’Austria chiede l’annessione del Sud Tirolo;
  • 6 giugno 1946, Churchill alla camera dei Comuni fa un discorso durissimo contro il confine al Brennero;
  • 24 giugno 1946: dopo 6 riunioni dei Ministri degli Esteri e di altre 8 dei loro vice, si stabilisce il confine al Brennero. Accadde così: il Presidente della riunione era tale Molotov (si, proprio lui, quello delle “bottiglie”!) che afferma: confine al Brennero. Sospensione della seduta, gli USA escono dall’aula. GB e F incerti. Gli USA rientrano: d’accordo, Fine. Tutto ciò – forse – perché Tito aveva le sue truppe ancora attestate sull’Isonzo …
  • 5 settembre 1946, accordo De Gasperi-Gruber a Parigi.

1945, Trento, nasce l’ ASAR, una Associazione (visto che gli Alleati non concedevano la creazione di un partito): ASAR, Associazione Studi Autonomisti Regionali. Nasce e raccoglie 110.000 iscritti! E’ trasversale ai partiti e così come rapidamente è nata, altrettanto rapidamente scompare sotto la spinta della radicalizzazione delle diverse ideologie politiche.

Aneddoti

  • 1925, il fascismo progetta ma non realizza il collegamento via fune fra l’aeroporto di Gardolo e Riva del Garda.
  • 1945: i quotidiani locali hanno (anche) il tempo da dedicare alla realizzanda funivia Trento-Bondone!
  • 1945, Italia, manca il pane. De Gasperi invia un telegramma a Fiorello La Guardia, addetto in USA agli aiuti all’estero. La Guardia dirotta verso l’Italia 60 navi Liberty e in Italia si riscopre il pane bianco, che viene stoccato a Treviso e da lì inoltrato nel Paese.

Insomma, un libro da leggere.

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L’intervento di Boato

In chiusura, il discorso cade sull’imminente referendum costituzionale. Viene invitato al tavolo dei relatori Marco Boato per esprimersi sul rapporto “referendum-Autonomia”. Egli afferma doversi considerare il testo e non il contesto. Il testo, afferma è lacunoso, impreciso, e indebolisce l’Autonomia che è garantita solo nelle norme transitorie, quale frutto di una necessaria intesa Stato-Provincie e regioni autonome, e solo fino alla revisione dello Statuto. Anticipa il proprio “no”. Per contro Postal anticipa il “si” per considerazioni politiche.

Io mi permetto una osservazione: in caso di vittoria del no, alle prossime elezioni si vorerebbe per il Parlamento con la legge attuale e per il Senato – stante la dichiarata illegittimità costituzionale– con il proporzionale puro. E sarebbe il caos. Peraltro, concordo sul fatto che questa riforma non sia stata scritta con la dovuta attenzione: tuttavia l’UE ce la chiede e “il meglio è nemico del bene”. Ma questa è un’altra storia.

Ricordo bene? De Gasperi appoggiò il primo governo Mussolini sulla base di un impegno al proporzionale puro. Poi Mussolini chiese il premio di maggioranza per chi avesse raggiunto il 30%. I Popolari si divisero. Nel 1953 fu varata la cd “Legge Truffa” che comunque prevedeva il premio (il 65% dei seggi) al raggiungimento della maggioranza dei voti. (qQi si inserisce il Mattarellum). Successivamente (2005) Berlusconi  peggiorò la situazione: al senato comanda con il 55% dei seggi chi prende più voti, senza obbligo di raggiungimento preventivo di alcun quorum. Oggi questa legge è stata dichiarata incostituzionale. Ma anche questa è un’altra storia.

Buona lettura a tutte e a tutti del libro dell’amico Luigi Sardi!

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