A CHI TOCCA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Novembre, 2016 @ 11:24 am

Detto altrimenti: code all’italiana  

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Tanti anni fa. Roma. Via Veneto. Posteggio taxi. Auto posteggiate un po’ alla rinfusa. Mio avvicino: “Per Fiumicino?” Un tassista: “A chi tocca?” Un altro, dopo esesrsi guardato intorno indeciso: “Famo a conta” (“tiriamo a sorte”, per i non romani). Mi tocca una vecchia Fiat 128. Dopo pochi metri un rumoraccio: il tubo di scappamento tocca terra. “Nun se preoccupi, dottò … ho il filo de fero”.  La foto? Embè, … se ce l’avrei l’avessi messa e chevve pare?

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Strana apparecchiatura dall’uso sconosciuto …

Oggi in un ospedale qui a Trento. Appuntamento per le 09,30. Arrivo alle 09,00. C’è già molta gente. Chiedo. “A che ora siete voi, per favore?” Tutti in coro: “Alle nove e mezza!”. Evvabbè, dico fra me e me.  In corridoio c’è la macchinetta distributrice dei “numerini” ma senza i numerini. Passa un infermiere, gli porgo la “carta”: “No, chiamiamo noi”. Passa un altro infermiere. Un “collega di attesa” gli porge la sua “carta”. Quello la prende e sparisce dietro una delle tante porte. Dopo un po’ una porta si apre: “Venga Tizio”. Mi domando …  con quale criterio chiama per nome se non ha preso la “carta” di tutti? Infatti uno può essere prenotato ma non essere presente e invece tutti i chiamati erano presenti. Mi consulto con la mia simpatica e distinta vicina di sedia che accompagna la suocera. Insieme parliamo con un’altra signora nostra dirimpettaia. Dopo una breve analisi stabiliamo l’ordine: io ero prima di lei, lui dopo di me, lei prima ancora e lei dopo ancora. Finalmente! Abbiamo chiarito l’ordine di ingresso!

Qualche post fa avevo perlato dei “numerini” per prenotare il Teatro al S. Chiara. Talvolta anche nella mia farmacia: i numerini ci sono ma il “tabelon” non si aggiorna. Evvabbè, “A chi la tocca … la tocca”, rispose Tonio rimanendo poi con la bocca aperta (A. Manzoni, I Promessi Sposi, cap.33).

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