UNA GIORNATA PARTICOLARE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Novembre, 2016 @ 7:22 am

Detto altrimenti: … anzi due!                                (post 2554)

No, amici, non si tratta del bellissimo film di Ettore Scola (1977) con la Loren e Mastroianni, no. Ma di due giorni vissuti qui a Trento, venerdì e sabato appena trascorsi …

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Venerdì eravamo in America, nell’Hotel America, ospiti della proprietaria Maria Teresa Lanzingher, insieme a Roberto Sani e Donatella Conzatti:  una conferenza stampa di amici che hanno riaffermato la propria dignità e autonomia di pensiero di fronte al tentativo di soffocare due valori fondamentali del nostro vivere civile: la Democrazia e l’Autonomia, appunto. Ieri poi, sabato … non vi dico! Anzi si, vi … scriverò qui sotto! Trento è una città viva … dire che respira sarebbe sminuente! Infatti, più che respirare, “si ossigena a pieni polmoni” come un sub che si prepari ad una immersione in apnea. Il respiro? Lo toglie a te se hai la pretesa di volerla seguire in tutte le sue tantissime manifestazioni, in tutti i momenti di socializzazione e culturali! Ma veniamo al dunque di ieri. (A fianco: contro la violenza non solo fisica, ma anche psicologica e “politica”).

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wp_20161126_004Ieri, sabato, sempre in America (v. sopra), una conferenza sul Si/No del prossimo referendum, tutta di Donne (Donna, dal latino Domina, padrona di se stessa!) nel corso della quale si è contrapposto il “fatto” di un tentativo di aggiornamento  della Carta Costituzionale, alle “parole” di chi dice no, dite no che poi noi faremo meglio. Parole contro fatti. Ma poi, quasi automaticamente, si è trattato anche del problema della proposta di legge provinciale ( a firma Lucia Maestri) sulla parità di genere, in attuazione di quanto previsto dalla nostra Costituzione, per far sì che la nostra Terra non sia ultima in Italia a raggiungere questo risultato di civiltà. Come rischia di accadere “grazie” ai quasi 5000 emendamenti proposti dalla maggioranza maschilista!

La bellezza della riunione? Che le conferenziere appartenevano ad una gamma variegata di schieramenti politici, il che ha un significato molto profondo rispetto a  tutti coloro che “fanno politica” solo strumentalmente a vantaggio della loro posizione personale (si legga: “mantenimento della –“ ) e non per affermare qualcosa di buono “a prescindere”. E poi, a dimostrazione che questo risultato (dell’agire sulla base del raggiungimento di un obiettivo condiviso) meglio si raggiunge dalla politica al femminile, meno astiosa, puntigliosa, autoreferenziale e aggressiva della politica al maschile.

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Dice … ma tu, caro il mio blogger …tu non ti rilassi mai? Certo raga! Infatti, subito dopo, eccomi al bellissimo concerto organizzato dalla Associazione Ars Modi (Presidente il pianista compositore Edoardo Bruni), concerto della arpista Flora Vedovelli che ha eseguito musiche di M. Tournier, A. Roussel, G. Faurè, C. Salzedo, V., Palermo, A. Caplet e dello stesso E. Bruni. Edoardo, un amico, ci ha spiegato la sua tecnica compositiva e la tecnologia dello strumento. Il tutto seguito da una esecuzione magistrale in un ambiente magico, la sala affrescata della SOSAT di Trento.

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Ok, direte, giornata finita? Quando mai! A cena, direte voi … Quando mai! Via, di corsa in quel di Sardagna, un quarto d’ora di strada in arrampicata libera sui tornati che salgono al monte Bondone: nella Chiesa Parrocchiale, ad assistere al recital “1914 Degasperi e il Papa” (Benedetto XV°, n.d.r.), uno spettacolo di e con Luigi Sardi, voce narrante (anche di) Antonia Dalpiaz, accompagnamento musicale (chitarra e fisarmonica a bocca) e canto: Piergiorgio Lunelli.

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La chiesa, piena di gente. Il testo di Luigi (altro caro amico) … Luigi, chi era costui? Anzi chi è, perchè classe 1939 gode di ottima salute! Luigi è stato giornalista, oggi è un ex giornalista, un documentarista (nel senso che rende pubblica la sua ampia documentazione raccolta in 50 anni di lavoro), uno scrittore sulla vita e storia locale, un prezioso testimone del passato a vantaggio di un futuro possibilmente migliore. Grazie Luigi!

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img_4197Antonia, altra persona amica, Donna (v. prima) di cultura, di interessi a pratica artistica, poetessa, attrice e regista teatrale. Una coppia formidabile. La musica poi … il canto di Piergiorgio Lunelli … quelle canzoni “di guerra” che hanno accompagnato l’esposizione della “Tragedia ’15 – ‘18” … gli ho chiesto di mandarmi l’elenco completo delle sua esecuzioni … ma intanto vi segnalo quelle che ricordo: “Stelutis Alpinis” nella edizione in lingua italiana di Francesco De Gregori arricchita da due strofe nell’originale lingua furlana (friulana); “Siam prigionieri di guerra”, in Siberia; “Stille Nacht” come fu cantata dai soldati tedeschi durante l’armistizio spontaneo del Natale 1914 sul fronte occidentale, insieme ai fratelli inglesi, con i quali poi intonarono l’Adeste Fideles …; “Ta pum”, e molte altre.

imagesL’azione di Alcide Degasperi, la cui famiglia era originaria proprio del paese di Sardagna, di quel giornalista trentino cioè “austriaco”, di quell’ “odiato cancelliere ti prenderemo a calci nel sedere” che ebbe l’idea, l’ardire il successo di riuscire a farsi ricevere dal Papa per sollecitare il suo invito alle potenze in conflitto a che decidessero la Tregua di Natale prodroma alla Pace del Natale, ovvero alla fine della strage. Una strage degli innocenti da fare impallidire quella del “povero” Erode! Infatti nella guerra del ’15 – ’18 , come in tutte le guerre di ieri e di oggi – si sono uccisi milioni di innocenti! Quella guerra finì, ce ne siamo concessi una seconda, e poi altre a decine: oggi una “terza guerra mondiale a scacchiera”  o a rate se preferite, nella quale si utilizzano le seguenti armi: la fame; le malattie; la schiavitù; il colonialismo economico; la sproporzionata  disuguaglianza sociale ed economica a livello planetario; l’egoismo della nazioni ricche; lo sfruttamento del lavoro altrui; la pazzia di novelli Hitler; i nazionalismi; la distruzione della natura; etc.   Ah, dimenticavo: anche le armi “tradizionali”: armi da fuoco e da taglio. Vabbè, si … ma quelle le armi tradizionali, si sa, ci sono sempre state …

E per finire, sul mormorio del Piave … “non passa lo straniero” … Ma … lo straniero erano molti dei nostri nonni! Fratelli  diventati nemici … per ordine di chi?

img_4201Subito dopo, tutti nella sala di lettura per un rinfresco (che per me era la cena! Alle 22,30 … ma quanto panettone mangia quello li?). Mia moglie Maria Teresa – insegnante in pensione – parla con un vicino: Sardagna … 25 anni fa a Trento avevo un’alunna di Sardagna, una bellissima bambina bionda che quando nevicava arrivava con dei bei stivali bianchi, Eleonora …” “Si – dice l’altro – ecco quelli sono i suoi genitori!”. Un  abbraccio, la mamma di Eleonora si ricorda di quella prof … ora quella bimba ha 35 anni ed è madre di due bimbetti … Insomma: una commozione dopo l’altra!

Ecco, fine di una giornata particolare anzi di due Mentre fuori la “gente di fuori”, tanta,  affolla già la nostra bella città ed il suo Mercatino di Natale.

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