ALLORA IO ERO … TU ERI ….

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Novembre, 2016 @ 5:22 am

Detto altrimenti: giochi d’infanzia e … di oggi!    (post 2553)

Io sono del 1944. Coetanei, ricordate i giochi da ragazzini? Molto da “dopoguerra”, molto da indiani cattivi e cow boy buoni: nei “cinema” parrocchiali sciabolate di “arrivano i nostri” ai cattivi indiani e sciabolate (tagli) ai baci fra innamorati. Morale del dopoguerra.

downloadI giocattoli. Si dividevano orizzontalmente e verticalmente. In orizzontale, giocattoli da guerra e tutti gli altri. In verticale, quelli fabbricati in Germania made in USA Zona Germany (ad iniziare dai trenini elettrici) e tutti gli altri.

Giocattoli da guerra: in miniatura (soldatini, cannoncini, carrarmati, etc,); a dimensione “reale”, ovvero armi individuali: pistole, fucili soprattutto. E noi si giocava, soprattutto agli … indiani e cow boy. Ma serviva un capo, innanzi tutto quello dei cow boy. In genere si autonominava tale il bambino più ricco, quello che aveva armi in abbondanza per per sé e da armare il nostro piccolo esercito: “Io ero il capo della banda, tu il sottocapo, lui la guida …” E se un altro si permetteva di dire che no,  che tutti volevano un altro capo, allora lui diceva che si, va bene, ma allora io ero il capo di tutte le bande di tutta la prateria.

Ecco, quando si perde in un ambito, si va “oltre”, ci si pone in un ambito visuale più grande, si vola più in alto, come se la sconfitta al livello inferiore potesse funzionare da spinta per (auto) collocarsi in un livello superiore.

Anche in politica, oggi.

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