NATALE IN FUGA …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Dicembre, 2016 @ 7:45 am

(proseguo nei miei “post natalizi”)

Detto altrimenti: … dalla guerra, dalla tirannia, dalle malattie, dalla fame dall’assenza di un futuro     (post 2567)

Giacomo Leopardi distingueva i selvaggi dai barbari: selvaggi erano coloro che non avevano omologato la propria cultura a quella “nostra” (notate che parlo di “omologazione alla nostra cultura ” e non di “raggiungimento del nostro livello di cultura”, ma questa è un’altra storia). Barbari invece erano per il Leopardi coloro che da un modello di cultura “moderna”, basata sul dialogo, l’ascolto, la reciproca comprensione, la pacifica convivenza, la condivisione, le regole della democrazia, erano retrocessi allo stato primitivo, ovvero – e qui sono parole mie – selvaggi di ritorno. Ecco, oggi purtroppo siamo di fronte a forme di barbarie: interessi egoistici macropolitici; dittature; colonialismi all’antica e in forme moderne (multinazionali); enorme disuguaglianze sociali a livello planetario, stanno producendo nel mondo milioni di vittime. Ma sono gli “Altri” a morire, non noi. Ed allora …

E gli Altri?

E’ solo per caso che vivi

in questa tua piccola

ingiusta

riserva di gioia

che invano

a te stesso

ed agli Altri

vorresti celare.

downloadE gli Altri

(son tanti)

innalzano voci

a incidere il marmo

di un mondo

che ha chiuso le porte

per non farli entrare.

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Dopo quelli della prima guerra mondiale e quelli dei campi nazisti, ecco i reticolati di ultima generazione

E gli Altri

(son tanti)

percorrono tristi

usuali sentieri di morte

e dolore

insieme a speranze

lacerate da scogli

che strappan dal cuore

brandelli di fede

e di futuro.

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Oggi Pellizza da Volpedo avrebbe dipinto così il suo famoso quadro

E gli Altri

(son tanti)

seguono muti la rotta

di chi li precede

e guardano avanti

ben oltre quel liquido muro.

 

(Son tanti)

il tuo sguardo li vede

e subito tendi la mano

a chi ti è vicino

e un poco lo aiuti

nel suo lungo

insicuro

cammino.

 Ma gli Altri

(son tanti)

a quale destino?

 

Gli Altri guardano avanti, cercano di “vedere un futuro, avere un futuro”. E’ della nostra cultura il “guardare avanti, l’andare oltre”. Ma … a ben pensarci, ha ragione la cultura cinese che dice che per progredire occorre guardare indietro: infatti solo il passato può essere esaminato, rivisto, ripensato: il futuro è invisibile. Orbene, se gli Altri, disperati come sono, “guardano avanti”, noi occidentali dobbiamo “guardare indietro” e analizzare le cause che hanno innescato i micidiali processi attuali. E molte di queste cause sono riconducibili a nostri comportamenti: il colonialismo e gli interessi delle multinazionali.