UNA NUOVA FUNICOLARE A RIVA DEL GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Dicembre, 2016 @ 6:17 pm

Detto altrimenti: là dove una volta c’era una seggiovia     (post 2575)

 

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Passeggiavo per Riva. Ho alzato lo sguardo verso il Bastione, quello costruito dai Veneziani nel 1440 (1)  a controllo del sottostante porto, dopo una vittoriosa battaglia navale contro i Milanesi e i Genovesi, al fine di aprirsi la strada per soccorrere la propria alleata Brescia, assediata dai Milanesi. In tale prospettiva, i Veneziani avevano compiuto un’impresa storica,  “galeas per montes conducendo”, ovvero trascinando le proprie navi dall’Adige al Passo S. Giovanni, per poi farle scendere fino a Torbole!

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E mi è venuto alla mente il progetto, ormai approvato, di realizzare una funicolare dal livello del lago fino al torrione. Ed ecco che ho pensato: ma perché non si costruisce un impianto ad acqua? Sopra abbiamo il Lago di Ledro, le condotte che scendono a Riva ci sono già: si potrebbero utilizzare quelle “a vista”, ormai non più funzionanti, sostituite come sono da quelle nuove dentro la montagna.

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006-scarico-dellacqua-con-volantini-alla-stazione-superiore-anni-cinquanta-publifoto Ed ecco in fatti un altro ricordo, quello di una funicolare ad acqua nella mia città natale, Genova, la funicolare di Sant’Anna – 350 metri per 50 di dislivello – il più antico degli impianti funiviari genovesi. Inaugurato il 26 novembre 1891, l’impianto aveva all’epoca finalità turistiche. Era stato progettato con un sistema di funzionamento ad acqua basato sul principio dei contrappesi: il conducente della vettura a monte riempiva il grande serbatoio posizionato nella parte bassa del veicolo calcolando la quantità d’acqua sulla base del numero di passeggeri a bordo delle due vetture. Il maggior peso della vettura a monte consentiva il trascinamento di quella a valle a essa collegata tramite un cavo che scorreva su una puleggia. Sulla massicciata erano presenti tre rotaie, quella centrale, a dentiera, era utilizzata per l’impianto frenante le vetture erano inoltre dotate di un ulteriore freno a contrappeso che sarebbe entrato in funzione in caso di rottura del cavo.

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Mentre la stazione a valle fu inglobata all’interno di un palazzo, dove si trova tuttora, la stazione a monte che sarà soprannominata, per la presenza di una rivendita di latte fresco, “vaccheria” dagli utilizzatori della funicolare, era stata costruita con l’utilizzo prevalente di legno e cotto che gli davano l’aspetto di uno chalet.

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Sul finire degli anni ’70, per adeguarsi alla legge che equiparava questo tipo di impianti alle funivie aeree, si dovette elettrificare la funicolare. L’attuale impianto, ammodernato ulteriormente nel 1991, ha una portata oraria di 900 passeggeri e trasporta annualmente un milione di persone.

Curiosità? Archeologia industriale? Ritorno all’antico? Soluzione intelligente?

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(1) rivincita (parziale) veneziana contro Genova, da cui nel 1298 era stata sconfitta nella battaglia navale dell’isola di Curzola, con la cattura – quale ciliegina – di tale Marco Polo che poi ebbe così modo e tempo di dettare al suo compagno di cella, Rustichello da Pisa – prigioniero pisano della battaglia della Meloria (1284) - il suo Milione.

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