ESSERE O NON ESSERE … E-BIKERS?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Dicembre, 2016 @ 8:03 am

Detto altrimenti: una cosa non esclude l’altra …     (post 2576)

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Io, Lino Benassi e Rigoni sul Manghen

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Una volta … saranno quei trent’anni in meno, ma partendo co i amizi da Trent fevem (facevamo) Vigolo Vattaro-Valsugana-Telve di Sopra, di Sotto – Passo del Manghen – Val Floriana – Segonzano – Trento. Oppure, partendo da Cesana Torinese – Monginevro – Lautaret – Galibier – Telegraf – Moncenisio – Susa. Non male, vero?

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Verso Castel Drena

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Evvabbè, gli anni passano, il lavoro e la famiglia ti impegnano e certe cose non le puoi più fare, a meno che … ma sì, dai, mi compero una bici a pedalata assistita! No, le altre (corsa e mtb) non le abbandono … no! Solo che ogni tanto mi concedo cose che non avrei più potuto concedermi. Ecco, un paio di piccoli esempi, non certo come quelli citati sopra, tuttavia significativi.

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Cavedine See

Parto da Riva del Garda – Arco, indi dopo la città, verso nord, giro a destra verso il Bosco Caproni. 6 km al 10-15%. Terminata la salita, falsopiano e discesa sul castello di Drena. Indi risalgo a destra fino a sfociare nella Valle di Cavedine paese, che attraverso verso sinistra con una salita corta ma secca fino a scavallare verso la Valle del Sarca, esattamente sopra il Lago di Cavedine, sul quale plano con divertenti percorsi a curve e tornantini. Sosta al lago al Centro velico di Andrea Danielli, scavalcamento delle Marocche verso sud, planata su Arco, ciclabile fino a Riva.

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Sopra il Maso Limarò

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Altra gita. Fausto mi porta in auto fino a Ranzo. Iniziamo a pedalare – io “elettrizzato” lui no, fino al Lago di Molveno che circumnavighiamo. Ritorno sulla stessa strada.

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Qui a fianco: arrivando al Maso Limarò  da quella ciclabile che arriva da sinistra, nella foto precedente …

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Verso Terlago

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A Ranzo Fausto riprende l’auto e va ad aspettarmi a Terlago, regalandomi una discesona da favola. Mi fermo per un paio di foto. Grazie, Fausto!

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Ecco, queste sono due pedalate che non avrei più potuto “permettermi”. E invece … grazie, E-Bike!

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