LIBERTA’ VA CERCANDO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Gennaio, 2017 @ 7:58 am

Detto altrimenti: l’attualità di Dante!   (post 2518)

 images“Libertà va cercando, ch’è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta” – Le parole sono quelle che Virgilio, parlando di Dante, indirizza a Catone, il quale essendo pagano e suicida, dovrebbe stare fra i grandi spiriti del Limbo nel I cerchio o fra i suicidi nel VII cerchio dell’Inferno, e che, invece, troviamo come custode del Purgatorio. Questa scelta di Dante, apparentemente strana, può essere spiegata studiando la vita di Catone. (Purgatorio, canto I, vv 71-72). Catone morì ad Utica nel 16 a.C. Scelse il suicidio piuttosto che rinunciare alla libertà politica che ormai Cesare aveva tolto a chi, come lui, era un pompeiano.

downloadAttualità, modernità di Dante, dicevo. Oggi Dante scriverebbe “Libertà va cercando, ch’è sì cara, / come sa chi per lei posto rifiuta”. Un posto, il posto, la poltrona, in Trentino o a Roma, basta mettersi d’accordo. Libertà … ma quale libertà? La “libertà politica”, quella del pensiero e della sua espressione politica (il voto, la partecipazione). Infatti qui da noi (come nel resto del paese) esistono due tipi di partiti politici: quelli entro i quali puoi esprimere il tuo giudizio, quelli che se voti il tuo voto va a buon fine (e sono la maggioranza); e quelli no, quelli che non è cosa … quelli “proprietà privata” di una oligarchia che tanto facciamo come abbiamo deciso noi … tu vota come vuoi tanto non conta.

Libertà … intendiamoci: non quella che “pensiamo alla libertà, per la democrazia vedremo dopo”. No, non certo la “libertà” del liberalismo inglese che – bontà sua – no, i bambini sotto i nove anni non devono lavorare in fabbrica! Ci mancherebbe altro! Piuttosto la “libertà nella democrazia”, ovvero la libertà dentro quel contenitore più raro di un vaso cinese Ming che è la “democrazia”, quello status politico oggi sulla bocca di tutti ma nei fatti di pochi. Diceva quel tale: “La democrazia è quella cosa che voglio per me ma nego agli altri”. Una battutaccia, ovvio, ma con contenuti reali. Ecco, libertà di superare la democrazia delle parole per costruire quella dei fatti. Lo so, lo so che qualcuno mi potrà dire che scrivo come un “profeta che parla al vento del deserto” … ma dalle profezie nascono idee, dalle idee le utopie (obiettivi semplicemente non ancora raggiunti), dalle utopie i progetti concreti. Ecco, partiamo dalle idee ed arriviamo al risultato di un progetto pienamente realizzato, quello della migliore democrazia possibile, una democrazia “dinamica” mai totalmente realizzata ma sempre migliorata. Un contributo, anche minimo, da parte di ognuno di noi e state pur certi: gutta cavat lapidem!

IMG-20170130-WA0004Dice … ma concretamente, che fare? Be’ un piccolo contributo con alcuni amici lo stiamo dando: ieri sera a Rovereto abbiamo costituito una Associazione, la “Restart Trentino” (la trovate su Facebook) per sollecitare la libera espressione di ognuno, quanto ad aspirazioni, bisogni, necessità, sogni, utopie,  progetti: un luogo di espressione e di reciproca comunicazione, nel senso di communis actio, azione comune. E … al centro? Al centro la Persona, ogni Persona, la sua Libertà di espressione, e il rispetto della espressione (e del voto) di ognuno. Per arrivare dove? Per arrivare alla costruzione del Bene Comune, ovvero di quel quid che è tale (“Comune”) proprio perché “costruito in comune, sin dall’inizio, con l’apporto di tutti, nessuno escluso “. Restart, ripartenza, un sostantivo ma anche un imperativo: “Riparti, Trentino!”

Riccardo, il vostro blogger, Presidente di Restart Trentino