PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, ANZI, COMUNITA’ AUTONOMA DEL TRENTINO, ANZI, UNIONE TRENTINA DELLE COMUNITA’ AUTONOME DI VALLE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2012 @ 10:58 am

Detto altrimenti: visione d’insieme della Politica o percezione sensoriale di singoli fatti gestionali?

In periodi di crescita si decentra. In periodi di crisi si accentra. Il Trentino ha tanti, troppi piccoli Comuni. Il loro accorpamento è molto complesso. Le singole politiche comunali sul territorio dovrebbero essere meno comunali e più intercomunali per aree funzionali omogenee. Gli accordi e le politiche intercomunali potrebbero comunque essere troppo lente nel tempo rispetto all’urgenza di una razionalizzazione del sistema amministrativo e degli investimenti. I Comprensori … taluno dice: sarebbe bastato attivare quelli. Ma se un sistema informativo non funziona, è molto meglio e assai più economico crearne un secondo ex novo e poi abbandonare il vecchio, piuttosto che cercare di intervenire con numerosi interventi sul vecchio.

Il Governatore Lorenzo Dellai

Ed allora? Decentrare accentrando. Decentrare poteri e risorse sulle Comunità di Valle, accentrando su di esse poteri e risorse comunali per una politica intercomunale. Il Governatore Dellai ha fatto come Cristoforo Colombo: “guadagnare l’oriente par l’occidente”. E’ riuscito cioè a decentrare accentrando. Senza accentrare sulla Provincia se non il ruolo di coordinatrice delle politiche e del finanziamento delle diverse Comunità di Valle. Piuttosto, ogni resistenza da parte dei Comuni potrebbe essere superata se a guidare le Comunità fossero chiamati principalmente i Sindaci, con la presenza di un esponente della Provincia per l’eventuale coordinamento fra: A) possibili accordi fra Comunità di Valle diverse e B) la finanza provinciale.

Ancora, il nostro Governatore Dellai è stato preveggente: altro che creare tante minuscole “pseudo mini provincie” (le Comunità di Valle) all’interno della “pseudo regione” Trentino! Egli ha pre – disposto (cioè, organizzato prima) la risposta alla domanda romana di contenere le spese: infatti le risorse investite sul funzionamento delle Comunità di Valle sono nulla rispetto alle enormi economie che politiche intercomunali di aree funzionali omogenee realizzeranno rispetto alla somma di tante singole politiche comunali.

Infine: anche il lessico ha la sua importanza. Di questi tempi, molto meglio essere una Unione di Comunità Autonome che una Provincia. Anzi, dirò di più, io vedrei bene anche un nuovo simbolo “araldico”: uno stemma con in alto le parole “Unione Trentina” e sotto “delle Comunità Autonome di Valle”. Al centro, immutabile, la nostra aquila.

 E voi Trentini, cosa ne pensate?