ASSOCIAZIONE CULTURALE RESTART TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Febbraio, 2017 @ 6:08 am

Detto altrimenti: … Trentino? Comincia da te stesso, Riccardo (mi sono detto …) (post 2658)

 Da VIP a V.I.P.(Vecchietto In Pensione)

Abituato com’ero ad un vita di lavoro, con l’età della pensione avrei potuto dedicarmi all’ozio in italiano: il dolce far nulla. E invece … ho scoperto l’ozio in  latino, una lingua che definiva positivamente i due valori: il nec otium” (l’essere dedicati al lavoro-dovere) e l’ otium (il dedicarsi volontariamente ai propri interessi). Ed ecco che ho iniziato a vivere l’ ozio  in latino, ovvero come “spazio per ulteriormente fare”, “tempo disponibile per pensare, per creare ancora”. E questo mi ha salvato da una sensazione sgradevole: quella di sentirmi un po’ emarginato – data l’età – rispetto a chi era invece ancora in piena attività creativa.

(Qui mi soccorre Nietzsche, che affermava che si lavora per soddisfare bisogni, fino a quando si lavora per soddisfare il bisogno di … lavorare! Forse era successo così anche a me così …)

Come prima cosa, mi sono reso disponibile per la Politica, ma non per una “politica macchina” (le lettere maiuscole e minuscole non sono utilizzate a caso, n.d.r.), nella quale tutto (il pensiero) è organizzato e tu sei solo un operaio alla catena di montaggio, bensì per una Politica innovativa, Liberamente, Autonomamente e Coraggiosamente Pensante. Infatti ho sempre rifiutato, in me come pure nelle persone di cui nella mia vita lavorativa avevo la responsabilità, di accettare e praticare la “cultura della macchina”, la quale impegna, in coloro che la subiscono, solo forze (fisiche e) mentali di basso livello, cultura questa che non sprona chi la subisce a “portarsi avanti”. Coerentemente ho anche rifiutato la politica (le lettere maiuscole etc. … v. sopra) nella quale tutti parlano ma

  • nessuno ha voglia di ascoltare (gli Altri)
  • nessuno ha voglia di capire (gli Altri)
  • nessuno ha voglia di fare (per gli Altri)
  • nessuno a voglia di imparare (dagli Altri)
  • nessuno a voglia di dire (realmente qualcosa di concreto agli Altri ).
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La location del nostro prossimo evento: a Isera, la patria del “divino Marzemino”

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Ma non mi è bastato. Infatti  mi sono detto: Riccardo, cerca di ripartire, devi ripartire, concretamente. Ed ecco la mia adesione a  Restart, l’Associazione Culturale Restart Trentino, culturale nel senso  che è “politica” solo nel significato latino (non partitica), quando “politica” era un aggettivo che si accompagnava a “tecnè”, capacità tecnica (di pensiero e di azione) per il governo della polis, ovvero “capacità politica”: “politica”, un aggettivo che noi moderni  abbiamo sostantivato e che quindi utilizziamo da solo: “p/Politica” e basta (molti con la “p”  minuscola, pochi con la “P” maiuscola!)

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Auto-intervista (diciamoci la verità: tanto spesso le interviste sono preconcordate! Ed allora, tanto vale …)

1) Restart è una tua creatura? 2) Si fa politica in Restart? 3) Restart è per i giovani?

 1) No, Restart non è una mia creatura. Mi hanno solo chiesto di presiederla. 2) In Restart non si fa politica (partitica), semmai si fa Politica (le lettere maiuscole etc. … v. sopra), nel senso di sollecitare il contributo positivo di ogni Persona e non dell’oratore di turno. 3) Si, soprattutto per i giovani, per aiutarli attraverso un  confronto inter-generazionale.

Per i giovani con un Presidente “seventy” e non seventeen?

Restart mi ha fatto un grande regalo, quello di farmi sentire di nuovo in piena azione, con lo stesso entusiasmo creativo che avevo quando ero giovane anche anagraficamente, creativo di un progetto di idee, libero di pensare, coraggioso nell’esprimere le mie idee per il cambiamento. Ecco, libertà, coraggio, cambiamento, qualità  che tutti noi vogliamo siano il motore dei giovani. E poi, sai che in Olanda esistono istituzioni per la trasmissione ai giovani dell’esperienza di coloro che come me sono diversamente giovani? Infine: se ci fosse un giovane che volesse fare l’ “apprendista Vicepresidente” di Restart, si faccia avanti: lo facciamo crescere, lo prepariamo per un ruolo portante in Associazione. Nel frattempo, sarebbe un inutile spreco buttare alle ortiche la nostra esperienza maturata.

Ma come “funziona” Restart?

RestartTrentino_4marzo_A6 03Un evento al mese; due ore nella mattinata di un sabato; un argomento all’ordine del giorno (i primi temi sono: a) 4 marzo 2017, il rapporto fra uomo e donna alla luce dei tre concetti di libertà, coraggio, cambiamento; b) aprile 2017, il lavoro. Tavoli intergenerazionali per la  libera espressione da parte di ognuno; sintesi finale. Insomma, ognuno è “doverosamente” libero di  pensare, di esprimersi, di comunicare, di partecipare sin dall’inizio alla costruzione del Bene Comune inteso come un quid alla cui realizzazione ognuno – nessuno escluso – ha contribuito sin dall’inizio in prima persona: in Restart solo contributi positivi e nessuna conferenza frontale, quindi!

Il prossimo evento Restart?

Guarda la locandina qui a fianco.

Per partecipare, occorre essere Associati? E per Associarsi, come si fa?

1) No, tutti sono ben accetti. 2) Per associarsi (al costo di €10,00) basta inviare una mail a info@restart.trentino.it.

Ma … alla fine? La conclusione?

Be’ … alla fine … aperitivo di bollicine e salatini!

Firmato Riccardo (ove “Firmato” non è il mio cognome: infatti non vorrei essere frainteso come accadde a quel “Firmato Diaz”), vostro blogger di fiducia  e Presidente di Restart.

COMUNICATO STAMPA RESTART

All’indomani della sentenza della Corte di Appello di Trento che riconosce il legame tra i figli ed il padre non biologico, ed alla vigilia della festa della donna, Restart Trentino dà inizio  al “laboratorio generativo” (quella che un tempo chiamavano “scuola politica”) e dà appuntamento ad Isera per parlare di comunicazione paritaria fra uomo e donna.

Sabato 4 marzo ore 10, alla Casa del Vino di Isera, Restart Trentino darà avvio al “laboratorio generativo”  che non nasce nei partiti o dai partiti (ecco il cambiamento) ma sarà espressione diretta della  società attuale. Un luogo di autoformazione e auto-informazione, aperto a tutti, ove non ci sono maestri ed allievi in posizione frontale ma ove tutti si confrontano dialogicamente.

Più interazione  e meno lezione: vi saranno infatti dei facilitatori esperti in gestione di gruppi di lavoro orizzontali. Perché il sapere, come il saper essere e il saper fare, avviene in primis con l’interazione dal basso: un luogo dell’educÄ•re (cioè del “trarre fuori”, “tirar fuori”, “tirar fuori ciò che sta dentro”) ove tutti potranno esprimere liberamente il proprio punto di vista.

Trattasi di un laboratorio generativo che affronterà temi d’attualità, senza timori, (con coraggio) perché se ai confini dell’Italia è permesso attuare il “fine vita” anche agli Italiani, non è non parlandone che potremmo trovare una via d’uscita al problema.

All’indomani della citata sentenza della Corte di Appello di Trento, Restart si occuperà di comunicazione paritaria tra uomo e donna. Non darà giudizi in merito, secondo la consueta dicotomia giusto-sbagliato o bianco-nero, ma si vorrà comprendere la portata della sentenza all’interno di una società che sta evolvendo ad una velocità ben superiore di quella della politica che la dovrebbe governare.

A cadenza periodica, i temi più rilevanti della nostra società saranno affrontati da Restart insieme alla gente, i Trentini, fuori da ogni “palazzo”, in un luogo aperto ove condividere pensieri, idee, percorsi. Ci incontriamo sabato 4 marzo alle ore 10.00 e fino alle ore 12,00, alla casa del Vino di Isera (Piazza San Vincenzo, 1). Ingresso libero e gratuito. La cittadinanza è cordialmente invitata.

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