MARCELLO FARINA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Marzo, 2017 @ 10:26 pm

Detto altrimenti: Don Marcello Farina     (post 2662)

Vedi post precedente (ma, su Marcello, anche tanti altri post!). Venivo da un Evento Restart Trentino, Associazione Culturale nella quale si esalta il libero e coraggioso pensiero e il pensare di ognuno per un futuro migliore (ecco il cambiamento): libertà, coraggio, cambiamento.

Infatti in ogni “sistema” ogni tanto conviene “cambiare”: occhi nuovi che vedano ciò che ormai altri sono solo capaci di guardare; menti diverse per sostituire comportamenti logori, come quel tappeto al quale ci si è abituati al punto che lo accettiamo così com’è, mal ridotto, tanto è parte di noi … e non ci poniamo nemmeno  il problema della sua sostituzione … Ma per cambiare occorre essere liberi ed avere il coraggio di provarci – almeno – a smuovere radicate incrostazioni di vecchi poteri diffusi, sclerotiche oligarchie del pensiero indifferenti alla libera espressione popolare, ipocritamente tese al miglioramento di un sistema democratico imperfetto per sua natura ma che di quelle imperfezioni si nutrono …

Poi a Messa, non ad una qualunque, ma alla prima del “ritorno” di Marcello quale celebrante a Trento città. Una volta era in Duomo, e lo riempiva. Oggi, nella piccola chiesetta della SS. Trinità a fianco del Liceo Prati (tutti i sabati alle 18,30) si entrava a stento. Ora che si sparge la voce occorrerà andare una mezzorata prima, per dirla con il Commissario Montalbano!

Marcello era visibilmente emozionato. Noi commossi (e felici!).

WP_20170304_009Marcello, la fede è una continua ricerca, una relazione fra te e … la fede, appunto (Papa Francesco: “La Verità è relazione”). Marcello: fra le tentazioni del demonio a Gesù che aveva digiunato H24 per 40 gg, la peggiore è la tentazione del potere. Ma, prosegue, esistono anche “tentazioni buone” come il farsi tentare dal desiderio di raggiungere  la FEDE (se non proprio la FEDE, almeno la fede), la tenerezza, l’attenzione verso l’Altro, la libertà (dai condizionamenti: “Schiavi tormentati dalle tre M: il Momento, le Mutevoli opinioni, le Mode”, scriveva Nietzsche, ma questa l’ho inserita io!)

La libertà. Uno dei punti fermi anche del programma Restart, libertà che non vuol dire “fare ciò che si vuole” bensì “poter scegliere fra diverse soluzioni e vedere realizzata la propria scelta”. Vicino a me il giornalista RAI scrittore Alberto Folgheraiter. Io lo conosco e questo è normale, data la sua notorietà. Scambiamo poche parole: lui è molto amico da sempre di Marcello e questo è una garanzia in più, se mai ce ne fosse stato bisogno. Sono lusingato nel riscontrare che per lui non sono un nome del tutto sconosciuto. Chissà se riuscirò a parlargli di Restart. Dice che legge i miei post: se legge questo spero che mi telefoni (335 5487516).

(Alberto, nel frattempo ti puoi leggere nel mio post n. 1745 del 14 novembre 2014  “Louis Brunelli a Vezzano”).

Salutiamo Marcello che ci regala una copia della poesia che ci ha appena letto. Probabilmente parte per il suo paese natio, Balbido-il Paese Dipinto  (Giudicarie Esteriori) per via dei suoi murales, paese dove ogni domenica mattina alle 10,00 dice Messa. Un mio amico, presente con la moglie  a Restart la mattina e a Messa il pomeriggio, dice: “Oggi ho respirato ossigeno due volte”. Io pure: ascoltare Marcello è nutrimento per lo spirito, un passo in più verso la vera Fede, una iniezione di umanità, di comprensione, di speranza. Grazie, Marcello, bentornato! Good restart to you too …