BITCOIN, ATTENTI A NON ABBOCCARE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Aprile, 2017 @ 7:48 am

Detto altrimenti: “ATTENZIONE, CADUTA MASSI … FINANZIARI!”   (Post 2687)

images

Uno dei molti libri-saggi (saggi, anche nel significato di “sapienti”) di Gianluigi

.

Amici, questo è un “postaltrui”, ovvero non l’ho scritto io, bensì un mio vecchio amico, Gianluigi Demarchi, Ligure d’origine Torinese d’adozione, autore di molti saggi sulla finanza e sulla banca. Mi ha indotto a recepirlo qui, fra le mie sudate carte elettroniche, il recente, tristissimo episodio di omicidio-suicidio familiare accaduto qui a Trento (post “Orrore a Trento”, 29 marzo) e motivato dal tracollo finanziario del responsabile (ma almeno il grassetto, l’impaginazione e le foto sono mie, ecche!?)

.

.

Inizia

images (1)Molti adulti amano ancora giocare a Monopoli, lottando fino all’ultimo per costruire case o alberghi in Bastioni Gran Sasso o in Vicolo Stretto. E per ore passano di mano migliaia di bigliettoni colorati con i quali ci si sente ricchi. Se però i giocatori, una volta alzatisi dal tavolo da gioco, continuassero a battersi per conquistare quei bigliettoni, usandoli per comprare un appartamento o un’automobile, sarebbero considerati dei poveri dementi. Eppure c’è gente che si comporta così, anche se in maniera un po’ diversa (e sicuramente più pericolosa): sono coloro che comprano i “bitcoin”, la moneta elettronica inventata da un estroso giapponese (tale Satoshi Nakamoto; ma non è sicuro che il nome sia reale, nessuno l’ha mai conosciuto di persona…) che ha rapidamente conquistato un vasto numero di utilizzatori.

BITCOIN, CHI ERA COSTUI?

download

Carneade .. chi era costui?

.

Una moneta virtuale che si può acquistare solo su Internet cedendo dollari o euro “veri” ed aprendo un deposito che può essere utilizzato per fare acquisti presso tutte le aziende che accettano la nuova valuta o per trasferire liquidità ad altre persone od aziende. L’idea alla base dei bitcoin è quella di creare una valuta indipendente da ogni tipo di autorità e di effettuare pagamenti elettronici a livello globale senza controlli, in maniera istantanea e anonima. Dal 2009 (quando ufficialmente il bitcoin si è affacciato sulla ribalta) la diffusione è stata esponenziale; a fine 2012 ne erano stati creati alcuni milioni, nel 2013 si era arrivati a 12,2 miliardi di dollari, oggi ne circolino circa 16 miliardi.

.

.

images (2)La breve storia del bitcoin è stata accompagnata da gravi scandali ed ancora oggi è avvolta in una coltre di misteri. I misteri più fitti riguardano la “creazione” della valuta che pare sia “regolamentata” dal suo inventore con sistemi rigidi che impediscano una circolazione eccessiva e non controllata (ma nessuno conosce esattamente il cosiddetto algoritmo, cioè la formula che crea il bitcoin). Altri misteri riguardano il valore della moneta, che non è legata a fattori economici come avviene ad esempio per il dollaro, l’euro, la sterlina e qualunque altra moneta nazionale, ma agli umori di chi compra e vende. E le quotazioni di questi anni hanno dimostrato quanto il cambio del bitcoin sia inaffidabile, o per lo meno pericolosamente volatile: nel 2012 “valeva” 14 dollari, nel 2013 739 (con una punta massima, rimasta ad oggi non più uguagliata, di 1.100), a fine 2014 era crollata a 315 per risalire poi a 430 a fine 2015 ed agli attuali livelli intorno a 770.

Chi ha guadagnato e chi ha perso. Probabilmente nessuno (tranne il fantomatico Nakamoto) ha acquistato il bitcoin a 14 tenendolo fino ad oggi e guadagnando qualcosa come il 5.500%; pochi l’hanno acquistato ai minimi tenendolo come in vestimento (guadagno teorico 144%), mentre qualche pollo l’ha comprato durante il boom del 2013 e perde il 30%!

images (3)

Miiii … e come mai non ci abbiamo pensato prima, ahhh?

A cosa servirebbero i bitcoin? Secondo i suoi faut-autori, è uno strumento utilissimo per chi vuole fare acquisti in rete, perché consente trasferimenti immediati, senza costi e senza controlli (non esiste alcuna autorità che possa ficcare il naso su questi movimenti, né alcuna regolamentazione). Nei siti che ne caldeggiano l’utilizzo si leggono frasi come: “Le transazioni Bitcoin sono rese sicure grazie alla crittografia a livello militare. Nessuno può addebitare il tuo denaro o effettuare pagamenti sul tuo conto.”, oppure “Non c’è alcuna banca che rallenti il processo, che pretenda spese esorbitanti o che blocchi il trasferimento. È possibile trasferire dei bitcoin ai propri vicini di casa esattamente allo stesso modo in cui si può trasferirli ad un membro della propria famiglia, che viva in un altro continente.” E infine: “E’ anche possibile inviare un pagamento senza rivelare la tua identità, proprio come avviene con i soldi veri.” Ecco alcuni “vantaggi” che sono stati sfruttati, secondo i detrattori del bitcoin, per alimentare enormi transazioni illegali legate alla droga o al commercio di armi; la frase magica “senza rivelare la tua identità” stimola sicuramente più un criminale che un normale risparmiatore …Anche per questo motivo in Cina e in Giappone la valuta è stata vietata. In Italia in vece tutto tace ed il bitcoin prende sempre più piede, tanto che nel 2013 è nata anche l’associazione, senza scopo di lucro, Bitcoin Foundation Italia (!?).

download (1)

Piuttosto fatevi legare, ma non cedete a queste ammalianti sirene!

.

Avviso per i lettori: state alla larga, se volete acquistare un libro su Amazon o un frullatore da Expert, usate la vostra cara, vecchia, ma tranquilla carta di credito, oppure usate un sistema “primitivo” ma sicuramente efficace andando in un negozio e portando via il pacchetto pagando (se volete l’anonimato) in contanti. E i miliardi continuate ad accumularli, senza rischi, giocando a Monopoli … quello originale, incruento! Per non fare la fine di “un vaso di terracotta costretto a viaggiare fra vasi di ferro …”

www.demarketing.it

Finisce

 Due mie considerazioni:

  • Una “nuova”: i bitcoin di fatto si presentano sotto una duplice natura: vengono offerti quale strumento di pagamento ma in realtà sono strumenti di speculazione. In altre parole: vengono offerti per acquistare beni e servizi, ma in realtà acquistano … se stessi!
  • Una “vecchia”: la trovate nel post circa la mala-finanza (“Orrore a Trento”, del 29 marzo u.s.): in finanza, come in natura, nulla si crea nulla si distrugge, ma tutto si trasforma (o si sposta!): se uno guadagna improvvisamente grosse somme, c’è chi quelle stesse somme improvvisamente le perde. E’ una guerra al massacro, senza prigionieri. E’ questo che vogliamo?