LEGGERE PER RITROVARSI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Aprile, 2017 @ 4:58 pm

Detto altrimenti: leggere libri per ritrovarsi       (post 2709)

(Ho terminato il post precedente parlando di libri … ed allora …)

imagesLeggi pensieri, sentimenti, considerazioni, situazioni altrui. Poi rifletti e ti accorgi che quei momenti di vita che l’autore ha affidato alla carta, sono stati o sono anche i tuoi. Ecco perchè leggere è ritrovare un po’ anche se stessi. Ma … allora? Potresti essere anche tu stesso uno scrittore? Può darsi, ma non è questo il problema. Il fatto è che leggendo ci si accorge dell’Altro, che poi è simile a noi, simile, non uguale perché ognuno di noi è qualcosa di irripetibile, di unico al mondo. E comunque simile significa che l’Altro è una Persona con la quale si può (e si deve) dialogare, fare comunicazione, communis actio, azione comune.

Leggere libri, ma anche leggere il Volto dell’Altro. Un filosofo, Emmanuel Lèvinas (1905- 1995, Lituano naturalizzato francese), è riconosciuto come il filosofo del Volto: “Il Volto dell’Altro ti guarda, ti interroga, si aspetta una risposta da te”. Leggere un Volto è come leggere un libro, un libro non scritto. E viceversa, dal libro al Volto. Leggendo libri e Volti altrui usciremo più spesso al di fuori del nostro io sconosciuto, autoreferenziale, per ritrovare il nostro vero io, quello relazionale. Pertanto

  • Leggere è Relazione,
  • La Verità è Relazione (Papa Francesco),
  • Leggere è Verità!

Viva i Libri!