MUSICA A RIVA DEL GARDA: MIDORI KUHARA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Maggio, 2017 @ 6:03 am

Detto altrimenti: ieri, 6 maggio 2017, al pianoforte per l’Associazione Amici della Musica           (post 2718)

IMG_4388Midori. Lei stessa fa parte del direttivo dell’Associazione, nata in Giappone, vincitrice di tutto ciò cui ha partecipato,  insegnante di musica, sposata, marito italiano diplomato in pianoforte e composizione, laureato in sociologia, insegnante, due figli,  vive in Val di Ledro.

Concerto preceduto dalla illuminante introduzione del Prof. Franco Ballardini, già direttore del Conservatorio rivano e presidente dell’Associazione organizzatrice. Oltre un’ora e mezza di concerto, ovviamente tutto a memoria. Mozart e Schumann. Mozart, 1756-1791; Schuman, 1810-1856. Cento anni fra la nascita del primo e la morte del secondo. Per 19 anni il mondo fu privo di entrambi.

In questi cent’anni la Musica cambia: classica con Mozart, romantica con Schuman.

Cambia anche lo strumento, il pianoforte, che si allontana dalle sue origini priomordiali (clavicembalo, fortepiano) e sempre più si avvicina allo strumento attuale.

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IMG_4384Mozart. Lo ascolti e ti accorgi che quell’ “Allegro maestoso (quasi drammatico) primo movimento della Sonata in la minore KV 310 lo conoscevi, solo che non sapevi che si chiamava così. Lo stesso vale per l’ “Adagio” secondo movimento della Fantasia in re minore KV 397. Figurarsi poi se non conoscevi l’ “Allegretto Alla Turca”, terzo movimento della Sonata in la maggiore KV 331!

Schumann. Geistervariationen, Variazioni dei fantasmi in mi bemolle, Anh. F39. Schumann la compose due anni prima della morte, anni in cui, malato e ricoverato, nulla più scrisse. Egli stesso raccontava di essere stato ispirato in sogno (ecco il riferimento ai fantasmi) da Schubert e da Mendelssohn. A seguire Arabesque op. 18; Faschingsschwank aus Wien, op.26.

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IMG_4390Chopin, Improvviso-Fantasia: il bis non poteva mancare, come i meritatissimi, scroscianti applausi!

Una mia considerazione “tecnica”: l’enorme capacità della mente del musicista di gestire a memoria una combinazione di milioni di variabili, ovvero l’intrecciarsi delle note, la loro velocità, intensità … ha dell’incredibile. Il risultato, per noi che ascoltiamo, è il “rapimento” in una dimensione oltre l’umano.

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Grazie Midori, grazie Associazione, grazie Conservatorio (che ci ospiti). Firmato: il vostro blogger, tesoriere di quella Associazione da 10 anni.

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