“BISOGNEREBBE ESSERE SORDI E CIECHI PER NON …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Maggio, 2017 @ 6:30 am

 Detto altrimenti: … uno scritto di Marcello Farina         (post 2731)

Marcello è un filosofo, saggista, storico, persona di grandissima umanità, un amico prezioso … ed è anche Don Marcello Farina. Riporto qui di seguito alcuni passi del suo intervento sulla rivista ACLI trentine n.5/2917 pag. 6:

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  • IMG_0669“Bisognerebbe essere sordi e ciechi per non accorgerci della stanchezza e delle frustrazioni, talvolta delle paure e anche della collera, che pervadono una larga parte di coloro che abitano il nostro territorio, nazionale e locale, e che esprimono attese e profondo desiderio di cambiamento.
  • Bisognerebbe essere indifferenti e insensibili, per non venir toccato dalle situazioni di precarietà di esclusione che tanti vivono in questo periodo della storia dell’umanità.
  • Bisognerebbe, ancora, essere molto distratti, per non avvertire lo scandalo dell’ avidità e della sfacciataggine nell’esibirla, che a intervalli regolari (ma frequenti) invade le cronache della nostra vita civile, portando con sé sconcerto, amarezza …. E molto altro!”

Marcello prosegue sottolineando “l’incertezza che pervade la nostra società, la mancanza di una visione comune di futuro, la mancanza di riflessione di ricerca interiore, l’assenza di partecipazione, della cultura del dialogo ormai diventata cultura dello scontro”. Conclude il suo prezioso contributo evidenziando “la contraddizione fra la richiesta dell’intervento pubblico e la critica alla sua sempre maggiore ingerenza anche legislativa, per la quale scompare l’etica e cresce (a dismisura) il diritto nonostante le promesse di semplificazione”.

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imagesCambiamento. Cosa cambiare? E’ semplice: tutto ciò che vediamo se non siamo sordi, ciechi, indifferenti, insensibili e distratti. Semplice. Dicevo che Marcello è “anche” Don Marcello, ovvero un prete, così come Francesco Bergoglio è anche il Papa. Dico questo perché i valori ed i principi che Marcello e Francesco propugnano sono innanzi tutti laico-politici, ovvero hanno una loro grande validità a prescindere da qualsiasi appartenenza e credenza religiosa. Per farmi capire: sono solito dire che vedrei Bergoglio come Presidente degli Stati uniti d’Europa.

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Anche i valori etici (morali) che Francesco e Marcello esprimono, sono laici, in quanto – chiariamoci le idee – la religione, ogni religione, non “è” la morale, bensì “ha” una morale (in particolare la nostra religione – per chi ci crede – “è” Creazione e Resurrezione: the rest are details, per dirla con un tale Einstein). Valori laici, dicevo, che sono anche “politici” nel senso che alla prova dei fatti i disvalori attuali (cioè: l’esatto contrario di quei valori!) stanno dimostrando, alla prova dei fatti, l’inadeguatezza a garantire l’equa distribuzione delle risorse, un futuro accettabile, la preservazione della natura, la civile convivenza, la pace.

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.La pace … già … la pace. E infatti oggi stiamo vivendo la “Terza Guerra mondiale a pezzi”. Per restare in ambito ACLI, segnalo che mercoledì 24 maggio (ben soverchiante il mormorio dei nostri fanti …) ad ore 18,00, potremo ascoltare la seconda parte del reportage di guerre (guerre, al plurale) nella sala don Pizzoli – Acli Trentine – IV° piano – Via Roma, 57.  Ci si parlerà delle guerre in Sud Sudan, Burundi, Repubblica Centrafricana, Zimbawe, Saharawi. L’iniziativa è di IPSIA – Cta_Acli Trentine – Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani & Centro per la formazione alla Solidarietà Internazionale.

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https://www.youtube.com/watch?v=QJ_xdG52wHA

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