SOLO E PENSOSO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Giugno, 2017 @ 4:42 pm

Detto altrimenti? Si, certo, altrimenti da come lo aveva scritto qualche anno fa tale Francesco Petrarca nel suo Canzoniere …. (post 2743)

 

dav.

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“Solo e pensoso i più deserti campi

vo pedalando a giri tardi e lenti

e gli occhi porto per fuggire intenti

ove la ruota uman quest’erba stampi”

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davNo raga, non sono un misantropo-misogeno, ma ogni tanto una pedalata in solitaria fa bene. Fa bene perchè mantieni la tua andatura; perché parli con te stesso; perché ti puoi fermare a scattare tutte le foto che vuoi. Sono nelle campagne e nelle pinete che da Cervia (si scrive Cervia ma si legge Zirvia) si stendono fino a Ravenna. Conosco sentieri, viottoli, stradine, pinete, laghetti (artificiali) ex cave ora biotopi, per cui mi posso concedere il lusso di “perdermi” con la mia mountain bike Wilier, posso lasciarla andare dove lei mi conduce.

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In un campo di grano che dirvi non so, un dì la mia bici pian piano passò …

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Uccelli bellissimi, colorati, un airone, un lucertolone, un serpentello … tutti sorpresi da questo intruso che pedala dove di solito nessuno pedala. E poi i colori: dal rosso dei papaveri alle varie sfumature di verde e giallo intervallate a strisce di grigio. Una tavolozza. Insomma, vai e vieni, per fare 20+20 km (A/R Milano Marittima-S. Apollinare in Classe) sono riuscito a farne 50 che però nelle gambe ne sentivi 70, a pedalare sull’ erba e su sentieri non battuti … che quando sono entrato in pineta mi pareva velluto!

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ago a cervia.jpg (7)Il mare? Si, qui vicino c’è anche il mare: vado a trovarlo domani … domani la porto io al mare la mia Wilier, magari alla foce del porto canale di Cervia. Lei c’era già stata al mare, a quel mare, ma sulla battigia si era fermata (v. foto a fianco) e non c’è stato verso di farla proseguire: non sa nuotare e non le piace che si sappia in giro, sapete, la bicicletta di uno nato a Genova … non farebbe una bella figura!

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