UNO, TANTI …? ALLORA NESSUNO!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Giugno, 2017 @ 2:56 pm

Detto altrimenti: come nella pila dell’acqua santa, che tutti ci mettono la mano … (post 2765)

imagesCastel Romano, 30 km “vicino Roma”. Campo ROM di 1000 persone alloggiate in container predisposti dal Comune su area predisposta dal Comune che vi ha installato anche un “Ufficio Comunale” in un container sempre chiuso e mai presidiato dal Comune (in burocratichese dicesi “sportello impresenziato”). Da 40 giorni manca l’acqua (!!??). L’ACEA ha fatto un sopralluogo ed ha “scoperto” (!?) che l’acqua veniva fornita da un privato (!?) e che comunque non era potabile (!?) per inquinamento da amianto (!?). Nel campo ci sono circa 500 bambini, alcuni malati di scabbia, altri di tumore. Container a temperatura costante: 40 gradi!

Mi chiedo: come si snoda la catena dei compiti, delle autorizzazioni, dei controlli, degli interventi, delle omissioni, delle responsabilità? Mi pare di essere di fronte al naviglio di Bereguardo, che, pieno d’acqua si stacca dal naviglio grande e man mano che scende verso Pavia tutti “ci mettono la mano” (derivano acqua per le risaie): lui si assottiglia fino a scomparire! Così la responsabilità in questa catena di inciviltà: molti se ne occupano, alla fine il risultato non c’è. E nemmeno il responsabile.

Dice … la fai facile tu … ma le strutture operative sono complesse … Rispondo: quando trovo cicche di sigaretta spente dentro gli ascensori di un grande ospedale e mi lamento, mi dite la stessa cosa. Al che replico: ho imparato in Siemens che un Capo di un certo livello deve avere non più di cinque persone alle sue dipendenze. Ed allora prendiamo questa struttura:

  • Direttore Generale
  • Sotto di lui due VDG di cui uno per la Gestione Non Medica (VDG-GNM)
  • Sotto di lui cinque direttori, di cui uno per i Servizi Generali (DSG)
  • Sotto il DSG cinque Capi Servizio (CS) di cui uno per la pulizia (CSP)
  • Sotto il CSP cinque Vice Capi Servizio (VCS) di cui uno per ascensori (VCSA)
  • Sotto il VCSA cinque controllori di cui uno per i controlli, un altro per la pulizia, un altro per la prevenzione, …. Etc.

Insomma, se io trovo cicche si sigaretta negli ascensori, so chi deve provvedere a che ciò non accada, chi a ripulire, chi a sanzionare. Ovviamente la mia è solo una indicazione di metodo, non ho certo la pretesa di avere disegnato l’organigramma di un grande ospedale.

Ma torniamo al campo ROM. In questo caso, noi italiani ci stiamo dimostrando (disumani, incivili, inadempienti e) incapaci managerialmente.

Mi scrive un lettore (G.L.) e mi prega di pubblicare: “Caro blogger, io non sarei d’accordo nell’investire ulteriore denaro pubblico in favore dei Rom. E’ già molto quello che facciamo”.

Rispondo: innanzi tutto la mia osservazione è di metodo, ovvero mi sono permesso ci osservare che l’organizzazione di cui sopra è una cialtronata inaccettabile, in favore (si fa per dire, in favore!) di chiunque essa sia stata  attuata. Essa è indice di una inaccettabile superficialità, incompetenza, disattenzione … per non dire di peggio (mi chiedo: il privato che dovrebbe fornire l’acqua, è pagato dal Comune per l’acqua che … non fornisce?).

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Poi viene il problema di fondo: immigrati si/no; Rom si no. Sugli immigrati ti invito a leggere il libro di un  professore universitario canadese che insegnava negli USA, Daniel R. Headrick: “Il predominio dell’Occidente” Ed. Il Mulino. Capirai come le ondate di immigrati siano il frutto della nostra esportazione plurisecolare di colonialismo. I Rom? Su di essi lo confesso non sono preparato, ma se tutti li respingono … che facciamo? Una nuova marcia (della morte) degli Armeni? Ma – ripeto – in questa sede io ne ho fatto soprattutto una questione di metodo. Grazie per essere intervenuto nel dibattito.

Riscrive G. L.: “Migranti? Ma vedi bene che anche il nostro governo ha detto che non se ne può più …”. Rispondo: “Il nostro governo ha detto che anche gli altri Stati devono partecipare … gli altri Stati che invece stanno aderendo all’UE “alla carta”, ovvero questo sì, questo no. La mia proposta sarebbe che l’UE sanzionasse non solo chi sfora il deficit, ma anche chi NON partecipa all’accoglimento (non solo al salvataggio in mare) dei migranti.”

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