STEFANIA NEONATO A PALAZZO DUCALE (Genova)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Agosto, 2017 @ 6:47 pm

 

Detto altrimenti: musica a Genova       (post 2808)

davL’ea za trent’anni forse anche ciù … Erano già trent’anni e forse anche più … così un verso della bella canzone genovese “Ma se ghe pensu” (riascoltatela cantata da Mina!). E anche di più sono gli anni trascorsi da quando io ho lasciato la mia città natale, Genova. Per lavoro. Genova, dove sono nato, cresciuto, studiato, sposato, diventato bi-padre. Ed ecco che ieri sera, nel cortile interno del Palazzo Ducale che si affaccia sulla bella ciassa (piazza) De Ferrari, la nostra cara amica Stefania Neonato, pianista su pianoforti moderni e storici, insegnante di pianoforte storico alla Hochschule di Stuttgart (città che raggiunge da Trento, dove risiede) improvvisamente, per la prima volta dopo tanto tempo, mi ha fatto sentire di nuovo partecipe e orgoglioso de la me Zena (già la camminata di avvicinamento aveva contribuito, a naso all’insù per le monumentali e nobili vie del centro: Da Piazza Tommaseo a Piazza Corvetto e a piazza De Ferrari: i nostri Champs-Elysées …)

sdr“I notturni en plein air – Cinque pianisti per cinque notti”, a cura de “Genova Palazzo Ducale – Fondazione per la cultura”. Il cortile maggiore pieno di gente, nella notte di San Lorenzo. E se guardando in su non abbiamo visto stelle cadenti, una stella per noi c’era, ed era Stella Stefania con la sua scia di note dolcissime che faceva emanare dal suo pianoforte a coda: una coda – appunto! – di note luminose e illuminanti. E fra la gente la mamma Mirna, orgogliosa e commossa, e noi, amici  trentini, in prima fila, a restituire a Stefania un po’ del molto calore che ogni volta lei ci regala.

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Presentazione della musicista e dei brani e dei loro autori da parte del M° Pietro Borgonovo, Direttore artistico della GOG-Giovane Orchestra Genovese. Stefania ha suonato su un pianoforte del 1926, di Erard, la casa costruttrice storica di Parigi che ha attraversato la storia del pianoforte, da Beethoven a Debussy. Chopin anche usava pianoforti Erard nell’800…. La differenza qui risiede più che altro nel suono, come conseguenza di un progetto di costruzione non-standard, ancora peculiare di Erard.

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Quindi il programma eseguito:

  • IMG-20170811-WA0014Melanie Bonis, da “Femmes de legende: Phoebé op. 30
  • Claude Debussy, da Préludes I libro: Des pas sur la neige; Ce qu’a vu le vent d’Ouest
  • Melanie Bonis, Melisande op 109
  • Claude Debussy, da Préludes I libro: La serenade interrompue – La Cathedrale engloutìe
  • Melanie Bonis, Viviane op. 80
  • Claude Debussy, da Preludes II libro: La puerta del vino; Les fees sont d’exquises danseuses
  • Fryderyk Chopin; Preludio in do diesis minore op. 45; Notturno in si maggiore op. 62 n. 1; Notturno in mi maggiore op. 62 n. 2

 

 

 

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Ogni brano è stato preceduto da una breve ed illuminante spiegazione da parte di Stefania, applaudita al pari dell’esecuzione. Solo un appunto: peccato che il concerto sia durato solo un’ora e mezzo!

Ancora brava, Stefania e un grazie anche a la me Zena ….

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 Un commento. Scrive Mirna: “Non riesco con questo PC a scrivere un commento. Letto il tuo post. Grazie Riccardo che riesci sempre a regalarci speciali atmosfere e vive emozioni. Che bello rivedervi tutti a Zena, questa magica città di mare. Ed avervi vicino durante il concerto di Stefania. Ci siamo sentite abbracciate dal vostro calore affettuoso. Aggiungo anche che i tuoi scritti fanno vivere più intensamente i momenti importanti della vita. Un abbraccio, Mirna.”