LETTURE D’ESTATE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Settembre, 2017 @ 3:34 pm

 

Detto altrimenti: e tu, caro blogger, cosa hai letto quest’estate?       (post 2838)

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Oggi è la prima giornata d’autunno. Sono anche andato in bici: molto coperto alla partenza, poi via via ci si alleggerisce: l’escursione termina giornaliera è notevole, dagli 8-10 gradi della prima mattina, ai 20 gradi del mezzogiorno … (qui a fianco al Lago di Cavedine).

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Si, vabbè … non cambiare discorso: ti stavo chiedendo quali sìano state le tue letture dell’estate …

(Ohi ohi … capite cosa è successo? Il blog è diventato “intelligente”, ha un suo pensiero, si esprime nella nostra lingua … i suoi interventi sono automaticamente di colore rosso … cosa sarà successo? Oppure … un pirata informatico si è insinuato nel sistema editoriale? Ne parlerò subito alla mia redazione, cercheremo di scoprirlo. Nel frattempo farò finta di stare al gioco)

… si, si, ora ti rispondo. Ho letto moltissimo, anche qualche libro di carta …

Perché? Hai letto anche e-book?

No, io non leggo e-book, sai … sono all’antica, people love papers …

E allora?

Allora non si leggono solo libri. Io ho letto moltissimo la natura di cui mi sono circondato; i paesaggi creati dall’uomo (“paesaggio” = ambiente naturale sul quale l’uomo è intervenuto, n.d.r.); le albe e i tramonti; le onde del mare; le cime dei monti; gli orizzonti “ciclabili” … ma soprattutto ho letto le persone che ho incontrato.

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Emmanuel Lèvinas, il filosofo del Volto: “Il Volto dell’Altro ti guarda, ti interroga, si aspetta una risposta da te”

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Spiegati meglio, blogger

Ok. Vedi caro … come devo chiamarti, “spirito del blog”? Insomma, caro te: ogni persona, ogni “Altro” è allo stesso tempo anche un po’ di noi stessi: già, allo stesso tempo ognuno di noi è l’altro per l’Altro … insomma, cerca di capirmi. Ogni persona è un unicum irripetibile ma allo stesso tempo ha qualcosa in comune con te: la sensibilità, parte della sua storia, parte dei suoi successi e dei suoi insuccessi, le stesse aspirazioni … Dicono che in tre passaggi arrivi al Papa (tu parli con tuo parroco: parrroco-vescovo-papa ed è fatta!): io ho potuto riscontrare che in tre passaggi – in tre brevi discorsi – che decidi di avere con l’Altro intuisci parte della sua storia, della sua vita, del suo “essere”.

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Ma … se no conosci le persone, come fai a parlare con loro?

downloadOk, non le conosco, ma le incontro. Le incontro, le guardo e le “vedo”: ecco, “vedere” ciò che si guarda, cerco di condividere il loro essere. Sai … noi ciclisti talvolta usciamo a pedalare da soli … i primi cinque minuti, poi noi “colleghi a pedali” ci sorridiamo, ci salutiamo, ci aiutiamo a differenza dei pedoni che si ignorano e degli automobilisti che si insultano (questa non è mia, è di Jacques Goddet, 1905-2000, giornalista francese, direttore de L’Auto, dell’Unione dei giornalisti francesi nonché storico direttore e patron del  Tour de France). Ma anche al di fuori del ciclismo … ad esempio: in un bar nel quale prendo spesso un caffè … il barman è stato dipendente della Sirti (Gruppo Stet) ed io lavoravo nella Capogruppo: conoscenze e storie in comune! Un altro caso: sono in vacanza in Basilicata. Nella casetta accanto alla mia, un cardiologo locale. Buongiorno, buongiorno, di dove siete? Di Trento ma io sono genovese … Genova, dice lui, avevo un amico carissimo che dirigeva l’Ufficio IVA … Il dr. Guida, dico io, amico e collega di mio suocero, l’ho conosciuto! Potrei citare molti altri casi simili …

Si, vabbè, ho capito: sei un “lettore” di cose e persone. Ma … libri niente?

downloadCome niente? Da due mesi sto “studiando” più che leggendo Also sprache Zarathustra, Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche. Dico “studiando” perché è un testo molto complesso dal quale tuttavia, capitoletto dopo capitoletto, estraggo autentiche perle di saggezza. E’ un po’ come andare per funghi e solo con molta, molta fatica, ogni tanto, scovare una bella brisa; o come cercare rare pagliuzze d’oro in una marea di terra smossa; o come estrarre faticosamente un diamante da centinaia di metri di tunnel scavati a fatica. Se tu scorri alcuni miei recenti post vi troverai traccia di questi “diamanti”.

A fatica dici … ma non ti stanca questa lettura?

Anche superare una salitaccia con la bicicletta stanca, eppure lo facciamo e ci dà soddisfazione … e poi, per riposarmi leggo altro.

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Aliano (Matera) dal terrazzo di “Casa Levi”

Cos’altro, ad esempio?

“Cristo si è fermato ad Eboli” di Carlo Levi. Infatti a fine agosto sono stato in Basilicata ed ho visitato Aliano, il paese del confino fascista di Carlo Levi e … ti assicuro … leggere (anzi, rileggere) quel libro dopo avere visitato quei luoghi e quella regione è tutt’altra cosa. Poi ho iniziato a leggere Lisistrata, una commedia di Aristofane, perché con alcuni amici stiamo per trarne un canovaccio per una rappresentazione fra di noi. E poi ho “i compiti delle vacanze” quelli che mi ha dato la mia prof di classici latini e greci, Maria Lia Guardini, per il corso di letture classiche nella Biblioteca Comunale di Trento: la nascita della città, da Platone (450 a. C.) a O. Murray (1950- …).

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Passi per gli altri … ma Aristofane, roba vecchia …

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       “Chiuso per sciopero”

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Vecchia? Macchè! Attualissima! Lisistrata, una donna ateniese che voleva che le donne avessero voce in politica e siccome ai suoi tempi la politica era solo politica di guerra, voleva che esse potessero decidere se fare o meno la guerra (ad esempio, far cessare la guerra del Peloponneso, allora in corso). E per ridurre gli uomini alla ragione fece proclamare a tutte le donne lo sciopero del sesso.  Oggi la politica non è più principalmente guerra (almeno lo speriamo, anche se … !) ma ugualmente le leggi sulla parità di genere fanno fatica  ad essere approvate (in Trentino, n.d.r.): ed ecco che il loro sciopero del sesso sarebbe un’ottima arma di persuasione …

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Ho capito, te la passo, ma che mi dici dei compiti per le vacanze?

La nostra prof ci ha “ritagliato” molti passi sulla nascita della città, ovvero della polis, da cui “politica” termine che altro non è che un aggettivo sostantivato che presuppone il sostantivo “capacità” … cioè “capacità politica”, capacità di governare la polis che in allora era lo stato …

Vabbè … ho capito, sei uno “studiato” …

Ma no .. dai … leggi i miei post e vedi che faccio anche tante altre cose … e poi sei stato tu a chiedermi cosa leggo …

Si, hai ragionnnnnnnxnxxxxxyyyttt ….zzzzz… macchecazzsucce …. ////::::…..

Ecco, il pirata informatico (o il suo robot?) ha perso il controllo del sistema … meglio così … comunque la mia redazione dovrà far bonificare il sistema SW … non possiamo essere esposti a queste interferenze …

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