INCONTRI: LUISA CHIODI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Ottobre, 2017 @ 6:10 am

Detto altrimenti: era un po’ che non intervistavo personaggi, e allora … (post 2874)

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Quest’estate, accompagnando (a pedali) Lucia Bruni nella sua pedalata Roma-Bruxelles pro UE (per la parte regionale nostra, cfr. numerosi post al riguardo), le fui al fianco nella visita all’ Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa di Rovereto, ove Lucia volle salutare la sua ex docente, Luisa Chiodi appunto. E siccome un post tira l’altro, eccomi oggi a intervistare Luisa, anche per invitarla alla conferenza che Lucia terrà a Trento la sera del 6 novembre presso il Circolo Culturale Accademia delle Muse.

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downloadOsservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa (OBCT) è un think tank e media online, con base a Rovereto, specializzato sulle questioni dell’Europa sud-orientale, della Turchia, Ucraina e Caucaso. OBCT riferisce sugli sviluppi sociali, culturali e politici in 6 Stati membri dell’UE, 7 stati candidati e potenziali candidati, e i 5 paesi del partenariato orientale attraverso una rete di 50 corrispondenti dall’estero, tra cui giornalisti, ricercatori e gli attivisti, pubblicando notizie, analisi e multimedia su base giornaliera. I suoi archivi ospitano più di 10.000 articoli, e il suo sito web ospita 130.000 visitatori unici al mese in media. OBCT produce e circola anche documenti di ricerca, libri scientifici e strumenti didattici e formativi, e si avvale di crowd-sourcing, social media e dibattiti online come strategia dal basso. Tutti i suoi contenuti sono disponibili con licenze Creative Commons.[1]

Inizia

Luisa, nata a … e ivi residente a Rovereto …?

Già, Riccardo, ti rifai a quella battuta di Fruttero (o di Lucentini?) ne “La donna della domenica”: “Nato a Canicattì e ivi residente a Torino in via …”. Alle rimostranze dell’impiegato dell’anagrafe torinese, l’interessato protestava: “Quando ero in Sicilia andava benissimo così”. Ecco, io, nata a Bergamo e “ivi” residente a Rovereto. Sposata, un figlio di 8 anni. Dottoressa di ricerca presso l’EUI-European University Institute di Firenze; già professoressa di Scienze Politiche a UNIBO; dal 2006 Direttrice Scientifica dell’Osservatorio.

Cos’è l’Osservatorio …

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4 novembre 1965: il ricollocamento sul Colle Miravalle a Rovereto

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17 anni fa. Costituito nella città che aveva un Simbolo (la Campana dei Caduti) e un Ente affine,  l’ UNIP, l’Università per la Pace. Una rete – Rovereto ne è il centro – per studiare e capire l’est: inizialmente i paesi dell’ex Jugoslavia e l’Albania. Poi via via la Turchia, il Caucaso e non è ancora finita.

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Conoscere … perché?

Per sapere a chi si danno gli aiuti, per aiutare quei paesi a integrarsi nell’UE, solo per dire due fra i tantissimi  motivi. E poi noi viaggiamo, sia fisicamente che “intellettualmente” e quel tale Cartesio, all’inizio del suo Discorso sul Metodo, affermava che viaggiare è conoscere e viceversa. Sai … le persone nostre solidali durante le guerre degli anni ’90 sono state 20.000, un bel numero, non ti pare?

Il ritorno del vostro lavoro qual è?

La conoscenza da parte loro dei nostri sistemi e viceversa. Nei casi clinici poi (dittature) sensibilizzare la nostra opinione pubblica a sostenere le forze democratiche locali. Anche questo è importante per chi lotta per la pace e la democrazia in quelle terre: non sentirsi solo. E poi le nostre analisi sono a disposizione di ogni cittadino e di tutte le istituzioni, pubbliche e private.

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     Le strisce! Mettiamole le strisce! (N.d.r.)

Come è’ finanziato l’Osservatorio?

Per il 35 % con contributi provinciali. Il resto arriva dall’UE, a fronte della realizzazione di numerosi progetti di interesse europeo, quelli sui quali anche ora stiamo lavorando a pieno ritmo.

Mi fai qualche esempio?

PRESS & MEDIA FREEDOM, per tutelare la libertà di stampa e promuovere il diritto pubblico transnazionale inerente.

EDNJNET per l’informazione sull’UE attraverso i dati (open data e non)

IL PARLAMENTO DEI DIRITTI, per far comprendere ai Cittadini dell’UE il ruolo e l’importanza del loro Parlamento. Al riguardo stiamo organizzando i MOC-Muster On line Course.

ALLEANZA PER LO SVILUPPO e la valorizzazione dell’agricoltura familiare nel nord dell’Albania.

THE TESTIMONY- TRUTH OR POLITICS, per superare la divisione nella memoria delle popolazioni delle guerre balcaniche.

E molti altri ancora … ma sai, Riccardo, oltre a questi progetti noi curiamo pubblicazioni scientifiche, teniamo seminari presso Università (uno, recente, presso UNITN articolato su 22 lezioni). Ci occupiamo poi anche di formazione con interventi rivolti a scuole, università, centri formativi, associazioni. Ma se vuoi puoi sapere di più su www.balcanicaucaso.org

Luisa, chi sono i tuoi colleghi? Mi piacerebbe citarli. Posso o devo farmi firmare la liberatoria per la privacy?

Dai Ric… anzi, te ne saranno grati. Eccoci qui! Staff di Direzione, oltre a me, per i progetti UE Chiara Sighele, amministrazione: Marco Vender e Chiara Cont – In redazione, giornalisti: Luka Zanoni, Nicole Corritore, Francesco Martino, Davide Sighele – Ricercatori: Marco Abram, Marzia Bona, Giorgio Comai, Fazila Mat, Nicola Pedrazzi, Lorenzo Ferrari, Irene Dioli, Rossella Vignola, Giuseppe Lauricella, Valentina Vivona– Webmaster: Roberto Antoniazzi – Webdesigner:  Roberta Bertoldi – Servizio civile: Sofia Verza.

Il futuro più immediato?

download (1)Stiamo per essere trasferiti a Trento, per diventare Unità Operativa all’interno del Centro per la Cooperazione Internazionale affidato al Presidente Mario Raffaelli.

Be’ … vi auguro che questa collocazione possa dare maggiore impulso alle vostre già lanciatissime iniziative. Comunque grazie del tempo che mi hai dedicato e … dai … il 6 novembre sera vieni a Trento ad incontrare la tua ex allieva Lucia Bruni!

Grazie a te, Riccardo, ma il sei sera sarò in arrivo – tardi – dall’Albania, temo che non ce la potrò fare. Salutamela tu!

Finisce

download (1)Cara Luisa ti scrivo … anch’io nell’immediato dopoguerra balcanico, sono stato più volte laggiù,  nella Repubblica Serba di Bosnia, a Prijedor e a Banja Luka, a portare aiuti, con l’ Associazione Progetto Trento-Prijedor: Erano gli albori dell’iniziativa che ora vedo molto ben sviluppata (Trentino 22 ottobre 2017 pag. 24). Per questa mia esperienza diretta, posso affermare di comprendere appieno il significato ed il valore della vostra opera, per il “Bene” che si fa agli Altri e – lasciamelo dire – anche a se stessi. Un tale che io apprezzo solo come poeta (Gabriele D’Annunzio) disse: “Io ho quel che ho donato” e voi donate conoscenza reciproca, accettazione reciproca, rispetto reciproco, accoglienza reciproca. All’epoca scrissi due poesiole che mi permetto di riportare qui sotto:

Guerra

(senza maiuscole, senza punteggiatura: l’interessato non ne aveva il tempo …)

la testa schiacciata / la bocca ricolma / di sangue e sudore / nessuno richiude / la mia ferita / di luce del giorno che fugge / nemici colpiscon da terra / amici dal cielo / vicino al mio viso / un’ape / senza ricordi / che altri le possan rubare / sugge il suo fiore / respiro il sapore / di guerra / è freddo / il cuscino di terra / mi copre soltanto / la voglia del tempo / un’ape d’acciaio / precipita al suolo / un miele che incendia / svanisce il frastuono / ma no / non cambiate canale / perdono / chi ha regalato / gioielli di piombo e di fuoco / ad un corpo ormai di nessuno / ed esco di scena / in fretta / in silenzio / da solo

Prijedor

Prijedor di pietra / scalzata / bruciata / stupita / perché / ti domandi / e lanci il tuo urlo / di rabbia / al cielo di tutti / ma solo per te / da troppo / lontano / perché / mi domando / e ti prendo per mano / e ascolto la voce / di spazi / ricolmi di muto dolore / e mentre sorridi / al piccolo gesto d’amore / io smetto / di esser straniero / a me stesso / e mi sento più vivo / grato del dono / che offri / al tuo pigro / distratto / amico tardivo

E tu Luisa, come pure le mie lettrici ed i miei lettori, per favore, perdonate questa aggiunta … questa sorta di “intervista a me stesso”!

THE END

downloadPrimo commento potremmo dire “on line”. Mi scrive una mail un collega dell’Associazione Restart Trentino e mi chiede, ove io condivida il suo pensiero, di pubblicarla a nome di Restart, cosa che da Presidente di quella Associazione faccio ben volentieri. Ecco il commento:  “In un mondo dove ormai si ragiona a colpi di clic sulla tastiera del computer, gli amici dell’Osservatorio cliccano sul loro cervello, sul loro cuore, sulla loro sensibilità, sulla loro attenzione all’altro, al diverso che poi non è “diverso” ma semplicemente “unico, irripetibile”: una lotta per la conoscenza e quindi per la pace, la loro”.

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