UN VANGELO LAICO, QUASI POLITICO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Novembre, 2017 @ 1:24 pm

Detto altrimenti: oggi, Matteo, 23, 1.12                    (post 2897)

Dice, ma che … ci fai lezione di religione? No raga, scialla, calmi, niente di tutto ciò. Il fatto è che certi concetti hanno una validità “a prescindere”. Ma vediamo un po’ di leggere laicamente quello che Matteo scriveva nell’80 d. C..

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Riferisce Matteo che Gesù diceva: “Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei … fate ciò che dicono non ciò che fanno … non agite secondo le loro opere, perché essi dicono ma non fanno … legano fardelli pesanti e difficili e li impongono sulle spalle della gente ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito” (pesi sulle spalle altrui? Mi viene in mente la Fornero, chissà perché …n.d.r.) …”

Il fate ciò che dicono, non ciò che fanno non è un invito all’anarchia, anzi, è il riconoscimento del dovere di obbedire alle leggi se chi le fa è il primo a rispettarle in concreto.

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Matteo, nell’80 d. C. si accorse che la sua Chiesa, composta da ex ebrei, tendeva a far applicare le 613 regole che l’ebraismo imponeva ai propri fedeli. Le leggi, le tante leggi, le troppe leggi … nel 1518 al cardinale Caetano che gli gridava in faccia: “Leges, decreta!” Martin Lutero rispondeva: “Evangelia, Evangelia!”

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Nel Vangelo citato Gesù prosegue: “Non ascoltate i tanti maestri: Maestro ce n’è uno solo: tutti gli altri sono fratelli e sorelle” ovvero l’insegnamento del Vangelo. Si vede che Gesù era un Luterano ante litteram – a sua insaputa – diremmo oggi.

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613 regole? Plurimae leges corruptissima republica, scrivevano gli antichi romani e avevano ragione! La finisco qui. Occorre (cercare di) tornare all’essenzialità della parola, dei comportamenti, delle leggi e dei regolamenti: anche quelli dei partiti politici … In cauda venenum … direte voi. Evvabbè … sì … lo confesso … ma che volete … il 50% del mio sangue è toscano (Montalcino, scusate se è poco!), anzi … “toscanaccio” e quelli i Toscani si sa … malelingue sono … Maremma bona, ecchè un si sapeva?

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