SCIARE DA TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Gennaio, 2018 @ 8:41 am

Detto altrimenti: la fortuna di essere “altrimenti giovani” a Trento (post 3033)

Una grande città … prendiamo Roma. Decidi di concederti un’ora di tennis: ti prepari vai in strada, cerchi la tua auto perché ogni volta non ricordi dove sei riuscito a parcheggiarla … finalmente la trovi. Guidi per 40 minuti nel traffico, litighi con le auto già posteggiate per altri 20, trovi un posto libero e già fa un’ora di tribolazione. Partita, doccia e .. ricomincia il calvario di ritorno. Insomma, la mattinata (o il pomeriggio) se ne è andato o quanto meno poco ne resta. Se poi la tua ora di tennis è a cavallo della giornata, hai spezzato il ritmo per tutte le 12 ore per un’ora di relax.

Prendiamo una città medio piccola a caso … prendiamo Trento. Tennis? Ma no, dai … andiamo sulla neve … per il tennis c’è tempo tutto l’anno. Dice: si … vabbè … ma oggi hai da fare … hai altri impegni … Dico: eccevvordì? Mica ci sto tutto il giorno sugli sci! Infatti … il momento migliore per farsi delle belle sciate è la mattina presto: piaste tirate a specchio, deserte.

dav

Nella foto, in alto, a sinistra, in ombra, l’orologio segna le 08,12: ingrandire per credere! E gli sci appoggiati al cancelletto sono gli stessi della foto successiva

.

E allora via dal letto diciamo alle 07.00, partenza da casa alle 07.30, arrivo alla stazione di partenza della funivia (Andalo) alle 08,10. Bene. Sei il primo ai tornelli. Poco dopo arriva qualche altro “bonorivo” (espressione dialettale trentina che significa mattiniero). Alle 08,30 via! Si parte! Avete presente i piloti di Indianapolis ai quali viene dato il via mentre sono ancora a piedi? Corrono alle auto e la gara inizia. Qui lo stesso, guai a perdere la prima cabinovia. Però se la perdete c’è un trucco per recuperare: infatti alla stazione intermedia sono allineate e quasi ferme tre cabine alla volta e se volete potete scendere dalla vostra e avvantaggiarvi di due posizioni!.

.

.

dav

        Le Dolomiti di Brenta da Cima Paganella

Stazione a monte, seggiovia, Cima Paganella, piste vergini, sole pieno (laggiù, in basso, Trento è ancora sotto la nebbia mattutina). Si vola! Questa volta sei solo, non hai telefonato ai tuoi amici … niente soste … si scia per quasi tre ore filate … una sosta per un caffè alla Malga Zambana o alla Malga Lovara (a seconda del versante: Fai/Andalo). Alle 11,15 sono alla mia auto ed alle 12,00 a casa. Un amico mi dice: “No … a me piace il panorama … piace cambiare … vado al Tonale, a Madonna di Campiglio, all’Alpe di Siusi …” Dico: bravo merlo, ecchè forse che io non ci vado in quei bei posti? Si che ci vado, ma mica posso sobbarcarmi questi viaggi tutti i giorni, mica posso! E poi io ciò (voce del verbo “ciavere”) anche tante altre cose da fare … io sono un V.I.P. attivo, molto attivo. Cosa? Dite che non è bello che io mi descriva come una Very Important Person? Ma cosa avete capito? Io sono un V.I.P. – Vecchietto In Pensione!

P.S.: come avete capito dall’ora di pubblicazione del post, oggi NON sono andato a sciare. Evvabbè … mi rifarò nei prossimi giorni …

.

.