LA STORIA DI UNA PAROLA: “DEMOCRAZIA”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Febbraio, 2018 @ 3:42 pm

Detto altrimenti: la democrazia e la storia del suo significato nei millenni, ovvero successivamente potere sul popolo; strapotere del popolo; potere del popolo.     (post 3075)

Innanzi tutto: se oggi non fossimo in democrazia, probabilmente verrei condannato all’ergastolo come i sei giornalisti turchi. Fatta questa premessa, la democrazia è sicuramente il migliore fra i peggiori sistemi di governo: infatti è un ottimo sistema imperfetto entro il quale operano due categorie di persone: quelle che “ci marciano” e quelle che si sforzano di migliorarla (io sono in questo gruppo).

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Esiste un libretto, poche paginette, lo trovate in libreria, autore anonimo: chiedete l’Anonimo Ateniese e se ve ne chiedono l’autore (è successo!) dite pure che è anonimo. L’autore era probabilmente un esule ateniese contrario alla cosiddetta democrazia ateniese (1), il quale si “permise” di criticarla proprio perché era esule! Egli sottolinea i difetti del sistema, e fino a qui niente di nuovo. Poi prosegue spiegando come mai, nonostante tutti quei suoi difetti, quel sistema durasse così a lungo.

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La parola democrazia , nei millenni, ha assunto in successione i tre significati del sottotitolo. Oggi siamo al terzo significato e … per favore, cerchiamo di fermarci a questo! Ma oggi, a quali rischi è esposta la nostra democrazia? Alla eccessiva “lunghezza della democrazia”, cioè alla eccessiva distanza fra la democrazia espressa con il voto del cittadino e la democrazia realizzata dagli eletti/nominati a legiferare e governare. In un post di poco precedente ho paragonato la democrazia ad un ruscello di acqua limpidissima, ma dal corso troppo lungo, durante il quale taluno deriva illegalmente acqua purissima ed altri ugualmente illegalmente vi immettono acqua torbida. Stando così le cose, può capitare che al cittadino “a valle” resti – purtroppo – poca acqua da bere e spesso nemmeno del tutto pura.

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(1) Ma qua’ democrazia ateniese … ma mi facci il piacere! Era un impero coloniale guidato da un princesp, Pericle, per trent’anni filati (evitando in tal modo il previsto rendiconto finanziario annuale!) durante i quali egli fece i soldi con le OO.PP. (sue e dell’arch. Fidia) e fece politica e poichè la politica era solo di guerra, fece molte guerre, tutte perse (Siracusa, Egitto, Sparta). Nel frattempo però andava vincendo di volta in volta quelle contro le isolette che “spintaneamente” costringeva a diventare sue alleate. La formula era: “Diventate nostri alleati: ci pagate tributi, ci fornite soldati e donne. In caso contrario sbarchiamo e vi rendiamo schiavi. A voi la libera scelta, perché noi siamo democratici e la scelta spetta al popolo, in questo caso al vostro popolo”.

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Quesito per le lettrici ed ai lettori: secondo voi, anche oggi, esistono novelli principi ateniesi che ci dicono: “Alleati con me o ti distruggo”?

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