Progetti a confronto – Parte seconda: Brennero, Euregio, Europa

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Gennaio, 2012 @ 7:20 am

(dalla puntata precedente)

Detto altrimenti: pensiamo in modo sistemico. Altrimenti gli altri Sistemi prevarranno su di noi. E il nostro sistema è l’Europa.

Sistema Europa. Pare che sempre meno ci si creda, nei fatti, da parte di  chi “vuol(si) così colà dove si puote ciò che si vuole” (e più non domandare, dice il padre Dante!), cioè da alcuni  top politici europei.
Infatti costoro pensano sempre di più al proprio giardinetto, al proprio  elettorato, al proprio “stipendio”, al potere “proprio” che consente loro, talvolta, di sentirsi e di operare “legibus soluti”. Ed allora, la strada per chi crede nell’Europa è il rafforzamento dei poteri e delle funzioni europee, diminuendo quelle statali, senza che ciò sia interpretato come cessione della sovranità statale e conseguentemente aumentando molto le remunerazioni dei parlamentari e del governo europeo e diminuendo molto quelle delle corrispondenti posozioni  statali. Li voglio vedere, allora, i politici “locali” a fare gli europeisti tiepidi o – nei fatti – gli anti europeisti! Anche per questo motivo vanno ridotte, e di molto, le remunerazioni dei parlamentari di ciascuno stato!

Ciò premesso, veniamo ad un caso concreto. Dopo decenni di gestione “locale”, si pensa di mettere a gara (europea) la gestione dell’Autostrada dl Brennero. E se a vincere fosse un inglese? Io, gli amici targati GB li escluderei a priori, visto che loro non si fanno carico di importanti impegni europei. Va bene, escludiamoli pure. Ma allora, se a vincere la gara fosse un Belga? Rispetto a noi “locali”, costui avrà la stessa conoscenza del territorio, la stessa sensibilità, lo stesso interesse a risolvere e gestire il problema della viabilità lungo l’Asse del Brennero cioè attraverso l’Euregio? Già, l’Euregio, questa sconosciuta … per i non Trentini –  i non Sud Tirolesi –  i non Tirolesi : l’Euregio è la Regione Europea Funzionale che comprende il Tirolo, il Sud Tirolo e il Trentino. E’ una Piccola Europa, un esempio di come, da anni, si può mantenere la propria identità ed al contempo fare sistema. Vi pare poco? Altro che combattere l’Autonomia Speciale delle “Provincie del Brnnero”!  La nostra esperienza può e deve essere portata a modello di come l’Europa può costruirsi in entità sempre più coesa. L’Europa, si, l’Europa che è la sola via della “salvezza nazionale” e non solo, che è anche la migliore via per rispondere alla globalizzazione planetaria selvaggia.
E allora, proponiamoci all’Europa come i promotori di un GEIE, Gruppo Economico di Interesse Europeo per organizzare e gestire il sistema della Mobilità attraverso l’asse del Brennero, cioè attraverso l’Euregio (usiamolo questo termine, cribbio!) entro il quale la concessione della gestione locale dell’A22 è un fattore strategico indispensabile e insostituibile. Voglio vedere a negarcela!
Infatti, che la gestione delle eccezioni in Europa non sia ammessa solo per evitare ad qualcuno (GB) assunzione di impegni, ma anche per consentire ad altri (cioè a noi) la migliore soluzione di un problema europeo.
Come si collega questo mio intervento con quello di cui al mio post precedente? Nel senso che i problemi vanno visti alla luce delle esigenze e delle situazioni odierne, non sotto l’ottica del tempo ormai abbondantemente passato in cui furono impostati. Detto altrimenti: quando è stato deciso il progetto TAV? Qual è il flusso previsto prevalente di merci, quello Lione – Torino – Trieste o quello Sud Italia – Innsbruck – Monaco di Baviera? Dove conviene investire prioritariamente?

Prima di perderci in inutili dettagli o in lunghissime elencazioni tecniche, cerchiamo di inquadrare i problemi di fondo. La discussione è aperta.