RIFONDARE L’UE?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Marzo, 2018 @ 12:51 pm

Detto altrimenti: … con gradualità ma senza disconoscere le origini  (post 3127)

  1. Partiti politici. La corrente interna (chiamiamola A) di un partito sopraffà la corrente interna (“B”) che se ne esce. La corrente A alle elezioni va malissimo. “Ci vuole un rinnovamento!” grida la massa A che aveva sostenuto i propri “capi” ! E allora costoro si mettono in moto, con iniziative che escludono proprio i loro ex capi!  Mi chiedo … anzi … chiedo loro: dove eravate quando si trattava di intervenite proprio su quei vostri “capi”? Ora volete rinnovare?  Natura non facit saltus, diceva quell’uno, e invece voi di salti ne avete fatti eccome! Peccato che sia mancato uno sviluppo critico progressivo. Anche in barca a vela, sapete, occorre gradualità: se imprimete un movimento troppo repentino al timone può succedere una delle due cose: la pala del timone entra in cavitazione, ovvero in stallo e attorno ad essa si genera un mulinello d’acqua; oppure si spezza l’asse del timone: in ogni caso non siete riusciti a modificare la rotta.
  2. Un’associazione di ciclisti. Abbiamo cambiato la sede, rinnovato lo statuto. Io ho insistito ed ottenuto che all’art. 1 si dicesse “… associazione che fu ed è costituita …”. Ciò per non fare una “novazione” che cancellasse il passato. L’UE, Francia e Germania al lavoro per “rifondare” l’Unione. Ma 60 anni fa sono stati i Trattati di Roma a dare l’avvio al processo di unificazione: non permettiamo che si cancellino le (nostre) origini.

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