E TU AUSTRIA CHE SEI LA PIU’ FORTE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Giugno, 2012 @ 3:41 pm

Detto altrimenti: e continuava “…fatti avanti se hai del coraggio, che se la buffa ti lascia il passaggio, noialtri alpini fermarti saprem” (La “buffa” sarebbe la fanteria, l’arma di pianura).

Maria Fekter, Min. Fin. Austriaco

Così recitava una canzone degli Alpini nella prima guerra mondiale. Ora, è pur vero che l’Austria, insieme all’Olanda ed alla Germania, oggi è “più forte” nel senso che è un paese in cui l’occupazione ed il PIL crescono, ma via … i suoi ministri … anzi, una sua ministra … andare a dire che “presto sarà l’Italia a chiedere aiuti all’UE” … via, anche se fosse vero … avrebbe ben potuto farne a meno … se la poteva risparmiare, non vi pare? A meno che non sia una pre-mossa per … annettersi l’Alto Adige-Sud Tirol!

 

 

Loss von Trient, Herr Durnwalder?

Sarà un caso, ma è di questi giorni l’uscita del Giovernatore del Sud Tirolo Luis Durnwalder, il quale vuole cancellare l’Ente Regione “Trentino Alto Adige”. Risiamo al “loss von Trient”?

L’Austria, è qui, vicino a noi (a noi che abitiamo in Trentino), la conosciamo bene, l’ammiriamo per molti aspetti: ad esempio, in tempo di crisi, in Austria diminuiscono e non crescono le tasse universitarie, almeno per gli studenti che studiano, non per altri. In Austria è molto incentivato l’avvio di nuove iniziative agricole. In Austria l’occupazione ed il PIL stanno crescendo. Tanto per fare tre esempi. Ma le situazioni austriaca ed italiana sono ben diverse. Se non altro l’Austria ha perso il suo impero che oggi, probabilmente, sarebbe stato la sua palla al piede. L’Austria, per dimensioni e popolazione, si potrebbe confrontare con il nostro Lombardo Veneto, tanto per mettere i puntini, ed allora vedremmo chi canterebbe vittoria. Noi invece di impero abbiamo conquistato il nostro, cioè il nostro meridione e invece di valorizzarlo (come avremmo dovuto!) lo abbiamo depredato sino a ridurlo ad essere un problema (ma non il nostro unico problema!). Ma questa è un’altra storia. Torniamo ai giorni nostri. La ministra parla e sparla e lo spread sale. Chiediamole i danni! La “speculazione” vende i nostri titoli pubblici in quanto giudicati più rischiosi e l’ondata delle vendite fa aumentare le pretese dei compratori: si, te li compero ma voglio rendimenti maggiori.

E qui io non capisco, per cui aspetto che qualcuno me lo spieghi. Se si trattasse di emissioni dirette dello Stato, capirei che i compratori gli dicessero: te li compero i tuoi tioli, ma li devi emettere con incorporati rendimenti maggiori. Ma trattandosi di compravendite fra speculatori ed altri soggetti … il titolo ha già in sé incorporato un certo rendimento, come fa il venditore (ad esempio il fondo pensioni x) a garantire all’acquirente (ad esempio al fondo pensioni Y) un rendimento maggiore di quello indicato sul titolo stesso? Sono ignorante, lo ammetto, e ringrazio sin d’ora chi mi spiegherà la cosa.

Nel frattempo in Spagna un parlamentare costa ad ogni spagnolo €4,00 all’anno e in Italia €27,00 all’’anno. La benzina in Spagna costa €1,4 al litro e noi siamo quasi ad €2,00. Sono solo due esempi, per carità, ma a questo punto, nel mio post successivo, elencherò i “benefit” dei nostri parlamentari!

Nel frattempo il nostro debito pubblico e la disoccupazione aumentano ed il PIL diminuisce. Orbene, credo che sia tornato il momento delle “decisioni irrevocabili” quali una seria e decisiva legge anticorruzione; il ripristino del reato penale del falso in bilancio; una lotta efficace contro l’elusione fiscale e non solo contro l’evasione; far pagare ai grossi evasori le multe comminate e non patteggiare per somme decisamente minori; non acquistare i cacciabombardieri F35; lasciar perdere le megaopere quali la TAV; avviare molte mini opere a difesa del territorio; abolire molte (o tutte le) provincie; verificare l’operato dei tesorieri di tutti i partiti (la somma assegnata ed inutilizzata da un solo partito è superiore all’intero stanziamento a salvaguardia di tutti i beni culturali del paese!!!); ricondurre l’autorizzazione a procedere contro i parlamentari alla sua funzione e cioè alla valutazione se l’accusa sia strumentale in funzione politica, senza invece sostituirsi al giudizio della magistratura, come invece sta avvenendo; ridurre i costi della politica, in modo serio, e non limitandosi a “dimezzare i furti” cioè i rimborsi elettorali; rispettare le decisioni popolari referendarie, etc.. Cioè occorre abbandonare scelte che non ci possono più appartenere e indirizzarci verso nuove e più serie priorità.

Debito pubblico? Che fare? Nel mio post del 30 aprile scorso riportavo una proposta non mia, ma che ho condiviso in pieno: che lo Stato lanci un prestito irredimibile al 5%, ad esempio per una prima tranche di 500 miliardi di Euro, cioè per un quarto dell’intero debito. Cosa significa? Quali sarebbero i vantaggi? Navigate, andate a rileggere il post citato. E’ inutile che io qui faccia un “copia-incolla”.

(Continua)