“LA FERSINA – ANTICA SIGNORA DELLA VALLE”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Luglio, 2018 @ 6:21 am

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Detto altrimenti: storia di un fiume e di un libro e di nuovi amici e di …   (post 3250)

N.B.: questo è un pre-post. Il post “vero” lo scriverò dopo avere letto il libro …

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Alle volte, si dice … il caso. Trento. Abito  sul Viale Trieste, un regalo della Storia alla città, adagiato su un bastione austriaco lambito dalla Fersina. Un giorno ho scritto una poesia: “Il canto di Trento a la Fersena”. Un altro giorno apro il giornale e scopro che due persone stanno per pubblicare un libro su questo fiume. Le cerco, le contatto, invio la mia poesia e dopo qualche tempo la so pubblicata all’interno dell’opera alla quale questo post ha rubato il titolo.

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       Lino Beber e Claudio Morelli

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Mesi dopo. Maria Teresa ed io “saliamo” a Pergine a incontrare Lino Beber e Claudio Morelli, due dei tre curatori dell’opera (il terzo è  Mario Cerato), attivissimi soci della locale Associazione Amici della Storia. Lino è medico dell’Ospedale di Borgo Valsugana; Claudio maestro elementare. Entrambi in pensione dal 2007. Due giovanotti classe ’50 (giovanotti perché io sono del ’44!) attivissimi nel “vivere e far vivere” la storia, il teatro, la poesia, la cultura locale. Ci incontriamo al bar del Teatro (e dove, sennò?).

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Pergine il pubblico in sala

      Presentazione del libro a Pergine

Prima arriva Claudio, sottobraccio una copia del libro, un regalo per me, grazie! Parliamo. Claudio è (anche) poeta, molte delle sue creature sono pubblicate nell’opera: trenta, una per ogni km del percorso dal Lago Erdemolo d’origine a quota 2006,  all’Adige. E poi ci regala anche un suo libro di poesie “Io, di molti”. Mentre parliamo arriva Lino che da vero amico del suo amico ci descrive le molte qualità: poeta, commediografo, animatore del Museo di Canezza, già ciclista dilettante “che – dice – una volta ha battuto anche Francesco!” (Francesco Moser, n.d.r.).

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L’aria condizionata del locale non ci piace. Sediamo all’aperto e siamo accarezzati dall’Ora del Garda che arriva sin qui a portarci le storie del Lago dal quale poche ore prima  Maria Teresa ed io siamo partiti in auto, brezza  che ci invita a leggere le pagine del libro che essa stessa sfoglia, curiosa, facendo posare il nostro sguardo su una sorta di film a sequenza di immagini. Lino ci descrive per sommi capi l’opera, preceduta dall’esame di una impegnativa ricerca sui cognomi perginesi fatta da Don Tomaso Vigilio Bottea. Il lavoro si articola su tre sezioni: storia e difesa del territorio (Mario Cerato); il mondo della natura (sulla base della tesi di laurea di Silvia Beber che poi non è sua parente); la parte letteraria e poetica a cura di Claudio Morelli, le cui poesie sono accompagnate dai disegni di Guido Paoli.

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Iole Piva, P. Ass.ne Amici della Storia; Lino Beber; Mario Cerato (opere di difesa sulla Fersina); Claudio Morelli; Guido Paoli (copertina e 32 disegni)

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Prima di lasciarci, ci impegnamo a tenerci reciprocamente informati sulle rispettive iniziative culturali. Io li invito a far parte dell’Accademia delle Muse a Trento; loro ad aggiornarmi sulle iniziative culturali locali. Come ho detto, questo post è solo un anticipo di quello che potrò e vorrò scrivere dopo che avrò letto il libro dei nuovi amici. Ma non voglio chiudere qui queste prime note senza riportare una poesia di Claudio:

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“Il primo tratto”

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      La Fersina a Viale Trieste (foto Luigi Zullo)

Precipita allegra verso la valle / danzando sull’erta dei sassi / giovane vita non ancora signora / vergine e pura ignara del male: / il primo ponte è per greggi e pastori / passaggio per volpi lupi e predoni / comodo slancio per chi sale la china / balcone sul bosco di larici e pini / vicino la strada che porta alla grua / la più alta a dispensare tesori. / Poi giù verso le case sparpagliate / sui prati attorno alla chiesa / di Maria Maddalena verso baite / e fienili coperti di scandole / a lambire Palù e il monte ripieno / di ori argenti e metalli preziosi.

La mia poesia? La trovate qui sul blog, al post del 30 dicembre 2017, cliccando La Fersena. Il libro? Lo trovate – e lo potete acquistare – in internet oppure lo dite a me che passo il messaggio ai suoi Curatori.

Buona Fersina a tutte e a tutti, ed “Evviva!” queste nuove, belle Amicizie!

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P.S.: in settembre riprenderanno le presentazioni e una sicuramente sarà a Trento, visto che la Fersina è stata protagonista anche per il nostro capoluogo quando l’1 giugno 1890, grazie alla centrale idroelettrica di Ponte Cornicchio, Trento fu illuminata quale prima città italiana, anche se allora era Austria.

FOTO FERSINA

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Bianco Fersina


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Verde Fersina (ovvero: “Sotto i ponti di Trento Fersina scorre …”

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Musica Fersina

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Fichi Fersina

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Pescatore Fersina (foto L. Zullo)

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Pesci Fersina (foto L. Zullo)

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Pranzo Fersina (foto L. Zullo)

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Riflessi Fersina

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.5 -Anatre urbane

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Fiori Fersina

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.6 - La piena

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Piena Fersina

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